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2009 dal 5 al 12 Aprile

8a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

" i Quattro VANGELI " della CHIESA CATTOLICA , Matteo, Marco, Luca, Giovanni, testi a lettura affiancata scarica i file cliccando sopra Italiano-Latino Italiano-Inglese Italiano-Spagnolo

L'ARGOMENTO DI OGGI

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dai GIORNALI di OGGI

FEBBRE SUINA: 152 Morti in Messico

Il ministero della salute:

"poco probabile un'epidemia a breve"

Farnesina: "Rinviate i viaggi in Messico"

L'ultimo bilancio dell'influenza da suini è salito a 152 morti. Nuovi casi in Nuova Zelanda e negli Usa

Che sintomi ha? Quali le precauzioni? Domande e risposte dal Ministero della Salute

2009-04-26

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

Più sotto, copo il mio commento, trovate la Rassegna Stampa.

Il mio Commento:

Qualcuno parla di una influenza di tipo normale, ma come si fa a definire normale una influenza che ai dati odierni ufficiali di :

- 615 casi confermati i casi confermati dall'Organizzazione mondiale per la sanità (OMS)

- 17 i morti confermati dall'Organizzazione mondiale per la sanità (OMS). L'ultimo bilancio parlava di 367 casi.

La mortalità risulta quindi del 2,864%.

Tale percentuale è centinaia di volte superiore alla mortalità di una influenza normale, altrimenti nella sola Italia avremmo ogni anno almeno 572.800 morti su 20.000.000 di casi di influenza, è assurdo !

Tale cifra corrisponde invece quasi alla mortalità totale per malattia in Italia, da annuario Istat del 2006, risulta essere di 588.000 persone, così suddivisa per gruppi di malattie :

Mortalità per grandi gruppi di cause, età e sesso (valori assoluti) - Anno 2003

Cause di morte

Totale

Maschi

Femmine

Maschi +

Femmm.

Malattie infettive e parassitarie

3.910

3.463

7.373

Tumori

96.127

71.017

167.144

Malattie del sistema circolatorio

105.874

135.882

241.756

Malattie dell'apparato respiratorio

23.017

17.835

40.852

Malattie dell'apparato digerente

12.139

11.869

24.008

Disturbi psichici e malattie sist. nervoso org. sensi

8.161

11.217

19.378

Cause esterne dei traumatismi e avvelenamenti

15.568

10.116

25.684

Altro

25.030

37.672

62.702

Totale

289.826

299.071

588.897

Mortalità per grandi gruppi di cause, età e sesso (valori percentuali) - Anno 2003

Cause di morte

Totale

Maschi

Femmine

Maschi +

Femmm.

Malattie infettive e parassitarie

1,3

1,2

3

Tumori

33,2

23,7

57

Malattie del sistema circolatorio

36,5

45,4

82

Malattie dell'apparato respiratorio

7,9

6,0

14

Malattie dell'apparato digerente

4,2

4,0

8

Disturbi psichici e malattie sist. nervoso org. sensi

2,8

3,8

7

Cause esterne dei traumatismi e avvelenamenti

5,4

3,4

9

Altro

8,6

12,6

21

Totale

100,0

100,0

200

Fonte: ISTAT-Istituto Nazionale di Statistica

 

Attualmente il virus si è diffuso in 15 Paesi: in Messico le persone contagiate sono 397, con 16 morti accertati. Negli Stati Uniti 141 (1 morto), in Canada 34, in Spagna 13, in Nuova Zelanda 4, in Gran Bretagna 8, in Germania 4, in Israele 2. Almeno un caso è stato accertato in Austria, Olanda, Svizzera, Cina e Danimarca.

 

 

 

CORRIERE della SERA

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.corriere.it

2009-05-02

Il virus H1N1 è arrivato anche in Estremo Oriente: 300 in quarantena a Hong Kong

Influenza A, primo caso in Italia

Si tratta di un paziente già guarito ricoverato nei giorni scorsi all'ospedale di Massa dopo il ritorno dal Messico

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Alcuni clienti al Metropark di Hong Kong (Ansa)

Alcuni clienti al Metropark di Hong Kong (Ansa)

MILANO - La nuova influenza A/H1N1 è arrivata anche in Italia ma il paziente, 53 anni, è già guarito. Il direttore generale della Asl 1 di Massa, Antonio Delvino, ha confermato infatti che un paziente ricoverato nei giorni scorsi in ospedale dopo essere tornato dal Messico il 23 aprile è risultato positivo ai test: "Il paziente non presenta più nessuna sintomatologia, è guarito", ha detto. "Dopo due giorni non aveva già più febbre". Si tratta del primo caso accertato in Italia, che diventa così la 16ª nazione in cui è stato riscontrato il contagio. "È stato telefonicamente confermato dall'Istituto superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a Massa all'influenza di tipo A, ceppo H1N1", ha spiegato Delvino. I campioni biologici erano stati inviati al laboratorio dell'Istituto superiore di sanità per gli esami specifici. Sono risultati invece negativi altri sette test effettuati in Toscana, tutti riguardanti persone tornate dal Messico o dagli Stati Uniti. Il ministero della Salute intorno alle 15 terrà una conferenza stampa.

ORIENTE - In Estremo Oriente si sono registrati i primi due casi a Hong Kong e in Corea del sud. Trecento persone sono state poste in quarantena in un grande albergo di Hong Kong dove un cliente, un giovane di 25 anni arrivato dal Messico via Shanghai, è risultato positivo al test del virus. Circa 200 clienti e un centinaio di dipendenti del Metropark Hotel non potranno lasciare l'edificio prima di una settimana e solo dopo essere stati sottoposti a un trattamento con anti-virale. Gli ingressi dell'albergo, che si trova nel distretto di Wanchai, sono sorvegliati da agenti di polizia che portano una mascherina protettiva sulla bocca. Il giovane contaminato dal virus, un cittadino messicano, è ora ricoverato in ospedale. Le autorità hanno decretato l'emergenza sanitaria ma hanno invitato tutti i cittadini e i visitatori a non lasciarsi prendere dal panico. La Cina ha sospeso i voli con il Messico e deciso che invierà un aereo per rimpatriare i cittadini attualmente nel Paese centroamericano.

COREA - Le autorità sanitarie sudcoreane hanno confermato il primo caso nel Paese. Si tratta di una donna di 51 anni ricoverata in ospedale dopo il ritorno dal Messico. Ora si trova in buone condizioni ma è ancora in reparto di isolamento. Un altro caso sarebbe sotto esame. Secondo gli organi di stampa sudcoreani si trattebbe di due suore di un convento non lontano da Seul, ma le autorità si sono rifiutate di confermare l'indiscrezione.

MESSICO - Continuano ad aumentare i casi di influenza A/H1N1 in Messico. Le strade di Città del Messico restano deserte, con ristoranti e locali pubblici tutti chiusi per evitare il diffondersi dell'epidemia. Per la stessa ragione, venerdì sono state cancellate tutte le manifestazioni organizzate in occasione della festa del lavoro.

OMS - L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha diffuso i nuovi dati ufficiali (aggiornati alle 8 ora italiana): i casi accertati sono 615, 17 quelli mortali (mortalità del 2,76%). Il virus è diffuso in quindici nazioni. In Messico le persone contagiate sono 397 con sedici decessi. Negli Stati Uniti 141 (un morto), in Canada 34, in Spagna tredici, in Nuova Zelanda quattro, in Gran Bretagna tredici, in Germania quattro, in Israele due. Almeno un caso è stato accertato in Austria, Olanda, Svizzera, Danimarca, Francia, Hong Kong e Corea del sud. I dati dell'Oms possono essere più bassi di quelli comunicati dai singoli Paesi (manca per esempio il caso italiano) a causa delle procedure di verifica adottate dall'organizzazione.

AEREI - Le compagnie aeree statunitensi Delta, United, Us Airways e Continental hanno annunciato la riduzione dei voli per il Messico a causa del calo della domanda provocato dall'epidemia di influenza A/H1N1.

02 maggio 2009

 

 

 

NUOVA INFLUENZA

Gli assistenti di volo: nessuno ci ha ancora detto come dobbiamo comportarci

Il segretario del sindacato Avia: la Sanità aerea non ci ha dato indicazioni né spiegato quale precauzioni usare

"Siamo stupiti perché, a circa due settimane dal primo allarme pandemia, continuiamo a lavorare senza informazioni, senza che l'ufficio della Sanità aerea abbia fornito indicazioni specifiche al personale viaggiante". A dirlo è Antonio Di Vietri, segreterario nazionale dell'Avia, il maggiore sindacato degli assistenti di volo. Numerosi iscritti lo stanno chiamando -alcuni anche oggi, appena sbarcati dal volo di ritorno da Cancoon messo sotto osservazione nel pomeriggio a seguito del malore di una hostess - per chiedergli quali precauzioni prendere prima di partire per i paesi dove sono stati segnalati i casi di febbre suina. "Ma in concreto dalla Sanità aerea non è arrivata alcuna direttiva - spiega il sindacalista, steward da 30 anni dopo essere stato ufficiale di marina e ispettore di polizia -. Tutto sembra sinora affidato al buon senso del singolo".

INCONTRO - Lunedì Di Vietri chiederà un incontro all'Alitalia "che peraltro - chiarisce il segretario Avia - ha indirizzato a tutti i dipendenti, tramite la rete interna intranet, consigli e indicazioni di massima. Ma il punto è che deve essere la Sanità aerea a spiegarci come comportarci". Secondo il sindacalista, la profilassi scattata con l'"allarme aviaria" era stata più rigorosa: "A bordo, vennero sistemati filtri da sostituire dopo ogni volo. E steward e piloti vennero subito istruito da una commissione medica". Per Di Vietri, anche il personale di terra dovrebbe "avere delle mascherine, perlomeno quelli addetti ai voli diretti verso i paesi a rischio".

Alessandro Fulloni

02 maggio 2009

 

 

 

 

 

 

2009-05-01

Primo caso in Asia a Hong Kong, ma è un cittadino messicano

Influenza A, nuovi casi sospetti in Italia

Ricoveri in Umbria e a Bologna. In Germania il primo caso di trasmissione interna. Messico, 343 in ospedale

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Febbre suina anche in Svizzera e Olanda Fazio: "Stia in casa chi torna dal Messico" (30 aprile 2009)

Macellai con mascherine chirurgiche in un mercato di Città del Messico (Afp)

Macellai con mascherine chirurgiche in un mercato di Città del Messico (Afp)

MILANO - Ancora un caso sospetto in Italia di influenza A/H1N1, come viene ora denominata l'influenza suina: un turista americano di 58 anni è stato ricoverato giovedì, a titolo precauzionale, all’ospedale di Assisi. L’uomo presentava lievi sintomi simil-influenzali ed era arrivato in Italia da pochi giorni insieme alla moglie e alla figlia, provenienti da New York. "Le condizioni del paziente, trasferito per ulteriori accertamenti presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia - fa sapere l’assessorato alla Sanità della Regione Umbria - sono risultate soddisfacenti e anche la moglie e la figlia stanno bene". Un uomo di 38 anni arrivato in volo da New York giovedì sera con sintomi influenzali è stato trasportato dal 118 all'ospedale Sant'Orsola direttamente dall'aeroporto di Bologna. Nel reparto malattie infettive dello stesso ospedale è già ricoverato un altro uomo di 55 anni, segnalato come "caso probabile" della nuova influenza A H1N1 essendo risultato positivo alle analisi: i nuovi accertamenti compiuti dai medici hanno però escluso che si tratti dell'influenza suina. L'uomo, in ogni caso, è in buone condizioni.

OMS - L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato che i casi confermati di influenza A/H1N1 nel mondo finora sono 331 con dieci vittime. I dati dell’Oms sono inferiori rispetto a quelli diffusi dai singoli Paesi a causa della tempistica dei controlli che deve eseguire l’organizzazione.

"STATE A CASA" - L'allerta a livello internazionale resta alta. L'Organizzazione mondiale della Sanità aveva già alzato da 4 a 5 il livello di attenzione (il massimo è 6) e le autorità di tutti i Paesi si preparano ad affrontare quella che secondo molti sarà una inevitabile pandemia. Il governo italiano, per bocca del sottosegretario Ferruccio Fazio, invita i concittadini che rientrano dal Messico ad autoisolarsi per un periodo di una settimana, per evitare che un'eventuale affezione in corso possa poi essere propagata.

L'ALLARME IN EUROPA - In Europa i casi registrati, sospetti o accertati, non sono ancora in numero particolarmente elevato, rispetto al continente americano, ma dalla Germania arriva la notizia di un'infermiera che ha contratto l'influenza nonostante non sia mai stata in Messico. Si tratta del primo caso di contagio interno e del quarto nel Paese: la donna, che è già guarita, era stata in contatto per motivi professionali con uno dei malati. Primo caso confermato anche in Danimarca. Il ministro francese della Salute, Roselyne Bachelot, ha invece annunciato che l'influenza A "è probabilmente in Francia anche se al momento non abbiamo ancora nessun caso confermato" e ha precisato che la Francia conta "una quarantina di casi sospetti sui cui si stanno facendo analisi e altri quattro casi che sono molto probabili".

AMERICA E ASIA - Altri nuovi casi di influenza da suini sono nel frattempo stati confermati in Messico, portando a 343 il numero dei ricoverati, e il numero dei decessi sale a quindici, secondo il bilancio diffuso dal ministro della Sanità messicano José Angel Cordova. Secondo l'Oms invece i casi sono 156 e le vittime nove. Il Paese centroamericano ha iniziato uno stop di cinque giorni, approfittando anche del 1° maggio, che riguarda la maggior parte degli uffici e delle imprese, con l'obiettivo di fermare la diffusione del virus. Gli Stati Uniti, l'altro grande Paese colpito in maniera massiccia dal virus, hanno invece deciso di stanziare 25 milioni di dollari per comprare 13 milioni di trattamenti antivirali per ricostituire le scorte strategiche e per inviarne 400 mila in Messico, epicentro dell'epidemia. In Canada i casi accertati sono saliti a 35. Primo caso accertato anche in Asia: a Hong Kong è stato portato in ospedale un cittadino messicano proveniente da Shanghai.

01 maggio 2009

 

 

 

 

 

 

Lo riferisce il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs

H1N1: possibile caso in delegazione Usa durante visita di Obama in Messico

Si tratta del responsabile della sicurezza che lavora con il segretario all'Energia, Stephen Chu

WASHINGTON - Potrebbe esserci un caso di influenza A/H1N1 fra i membri della delegazione americana che ha accompagnato il presidente Barack Obama nel suo viaggio in Messico. Lo riferisce il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, precisando che gli altri componenti della delegazione stanno bene e non hanno alcun sintomo. Si tratta del responsabile della sicurezza che lavora con il segretario all'Energia, Stephen Chu.

OBAMA - Obama si è recato a Città del Messico lo scorso 16 aprile per discutere con le autorità messicane della lotta al narcotraffico. Il responsabile della sicurezza del segretario Chu - che non ha volato sull'aereo presidenziale ma ha partecipato a una cena di lavoro alla quale era presente Obama, dal quale è comunque rimasto sempre distante almeno due metri - era arrivato in Messico il 13 aprile, dove ha iniziato a non stare bene, ed è tornato negli Stati Uniti il 18, riprendendo il suo lavoro al dipartimento, ha riferito Gibbs. Tre suoi famigliari hanno da allora avuto sintomi influenzali e sono stati sottoposti a esami per accertare l'eventuale presenza del virus H1N1, ha detto ancora il portavoce della Casa Bianca, precisando che Chu non ha lamentato alcun problema. Gibbs ha poi assicurato che, considerato il tempo ormai trascorso dalla visita in Messico "è molto, molto, molto improbabile" che qualcun altro della delegazione possa essere stato contagiato.

30 aprile 2009

 

 

2009-04-30

l'oms: i casi mondiali accertati sono 236, ma il livello di allarme non sale per ora a 6

Febbre suina anche in Svizzera e Olanda

Fazio: "Stia in casa chi torna dal Messico"

Ue non blocca i voli da e per il Paese centroamericano. Bimba italiana tra i casi sospetti in Messico: sta bene

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VIDEO - "Italia pronta ad affrontare la pandemia"

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L'Oms alza a 5 il livello di allarme. Febbre suina, primo morto in Usa (29 aprile 2009)

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GUIDA - Domande e risposte

MILANO - Poche ore dopo l'innalzamento da 4 a 5 del livello di allarme sulla febbre suina da parte dell'Oms, che non vuole più che si chiami così per non screditare gli allevamenti di maiali, il vice direttore Keiji Fukuda ha aggiornato il bilancio dei contagiati: sono 236 a livello mondiale, rispetto ai 148 di mercoledì. Nonostante ciò "non c'è ancora evidenza di un'allerta di pandemia a livello sei, massimo livello della scala di rischio", ha aggiunto Fukuda. Da ora in poi per l'Organizzazione mondiale della sanità il nome corretto del morbo è: H1N1 influenza A.

BIMBA ITALIANA TRA CASI SOSPETTI - Una bambina italiana di 21 mesi è ricoverata da mercoledì in un ospedale di Oaxaca "con sintomi che sembrano essere quelli dell'influenza da suini". Lo rende noto l'ambasciata italiana in Messico, precisando che la bambina "ha ricevuto tutte le cure mediche del caso, sta meglio e ha passato la notte tranquilla". La piccola è figlia di una coppia residente a Oaxaca.

SVIZZERA E OLANDA - Intanto il contagio è arrivato in Svizzera e in Olanda. Un caso è stato confermato dall'ospedale cantonale di Baden, nel nord della confederazione elvetica: il paziente, uno studente di 19 anni arrivato dal Messico, era stato dimesso mercoledì dopo un primo test negativo del Centro nazionale influenza di Ginevra: un secondo test ha dato invece esito positivo. Tutte le persone che erano state in contatto con lui sono state informate e pregate di rimanere in casa. In Svizzera sono 25 i casi sospetti. Anche in Olanda il ministero della Salute ha confermato il primo caso: è un bambino di tre anni, rientrato il 27 aprile dal Messico con i genitori. Il piccolo viene curato in casa e non è in isolamento.

FAZIO CONSIGLIA LA QUARANTENA PER CHI TORNA DAL MESSICO - In Italia invece "la situazione è sotto controllo": viene ribadito in una relazione dei ministri Sacconi e Matteoli, dove si sottolinea che l'Italia si adeguerà alle iniziative europee. Tuttavia, come misura precauzionale, i cittadini che rientrano dal Messico sono "invitati a rimanere a casa per sette giorni a partire dalla data di rientro in Italia", si legge in un comunicato diffuso dal sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio. Intanto in Toscana vi sono tre nuovi casi sospetti a Viareggio, Grosseto e Massa: si tratta di adulti tornati negli ultimi giorni dal Messico. Un turista americano di 58 anni è stato ricoverato a titolo precauzionale all’ospedale di Assisi.

Una partita di calcio a Bridgeview, Illinois: tifosi con la mascherina (Afp)

Una partita di calcio a Bridgeview, Illinois: tifosi con la mascherina (Afp)

MESSICO: OTTO MORTI - L'Oms ha chiesto a tutti i Paesi del mondo di "attivare immediatamente il loro piano di preparazione". Il maggior numero di nuovi contagiati si registra in Messico, dove il ministro delle Finanze ha detto che l'emergenza sanitaria potrebbe durare anche "tre mesi" e il Pil subire un calo dello 0,5%. Il bilancio delle vittime accertare per influenza A H1N1 sale a otto, su un totale di 99 casi positivi, ma il numero delle morti sospette è sceso da 159 a 84. E sui 99 casi positivi "91 stanno bene". La Federazione di calcio messicana ha deciso di far giocare tutte le partite di calcio del fine settimana a porte chiuse. Il gran premio automobilistico del campionato A1 è stato cancellato e il Mexico Open di golf rinviato. Il sindaco della capitale ha però indicato che, se l’epidemia si stabilizzerà, potrebbe revocare l’ordine di chiusura dei luoghi pubblici fino al 5 maggio. Il presidente Felipe Calderon ha consigliato ai cittadini di rimanere in casa durante il ponte del 1° maggio.

OBAMA: NON CHIUDIAMO FRONTIERE - Negli Stati Uniti la situazione non è ancora così grave, ma diventa sempre più preoccupante: oltre alla morte di un bambino messicano di due anni - che era in Texas con la famiglia - sono stati confermati 109 casi in undici Stati. Il presidente Obama ha detto che l'influenza A H1N1 è preoccupante, ma non deve provocare il panico e non c'è motivo di chiudere i confini con il Messico. Il governo - ha aggiunto - farà quanto possibile per far fronte all'epidemia, ma le famiglie e i singoli americani devono fare la loro parte. Il governo federale ha deciso di distribuire riserve dell’antivirale Oseltamivir sufficienti al trattamento di 11 milioni di persone.

VECCHIO CONTINENTE - In Europa ci sono 13 casi in Spagna (di cui uno che non proveniva dal Messico, anche se la fidanzata era stata recentemente in quel Paese); otto in Gran Bretagna, 3 in Germania e uno in Austria, oltre a quelli già citati in Svizzera e in Olanda. La Nuova Zelanda ha confermato il contagio di 13 persone tornate dal Messico e il Canada 19. Secondo la Commissione Ue in Europa ci sarà un certo numero di decessi per la nuova influenza, anche se il Vecchio continente è ben preparato. "Non è questione di se qualcuno morirà, ma di quanti moriranno. Non conosciamo le dimensioni di questa pandemia, ma l'Europa è pronta più che mai", ha detto il direttore generale per le Politiche della salute e dei consumatori Robert Madelin. In Europa il vaccino potrebbe essere pronto in cento giorni. L'Ue ha escluso la sospensione dei voli da e per il Messico, come richiesto dalla Francia. "La restrizione dei viaggi per il Messico non rallenterà la diffusione del virus", ha affermato Fukuda. Ma l'Onu ha chiesto ai propri funzionari di evitare i viaggi nei Paesi a rischio.

ABBATTIMENTO MAIALI - In Egitto, dove non è stato segnalato finora nessun caso di influenza, il governo ha tuttavia ordinato l’abbattimento di tutti i 250 mila maiali negli allevamenti. Una misura che ha rilanciato le polemiche: la contrazione della malattia, ha detto la commissaria Ue alla Salute Anrdroulla Vassiliou, "nulla a ha che fare con la carne di maiale, che se mangiata cotta è perfettamente sana".

30 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-29

Francia chiederà a Ue stop voli da e per il Messico

Febbre suina, primo morto in Usa

Fazio: "Virus poco aggressivo"

La vittima è un bimbo di 23 mesi. Obama: "La situazione è grave". Venti casi sospetti in Italia. Salgono a 20 i casi confermati in totale in Europa: 10 sono in Spagna

Il virus H1N1 (Ap)

Il virus H1N1 (Ap)

MILANO - Primo decesso per febbre suina al di fuori dal Messico. Le autorità sanitarie americane hanno confermato la morte di un bambino di 23 mesi in Texas. Il bimbo però era messicano e si era ammalato nel suo Paese prima di essere trasportato in Texas per essere curato. Proprio oggi il vicedirettore generale dell'Oms, Keiji Fukuda, in una teleconferenza da Ginevra, ha fatto il bilancio ufficiale della situazione nel mondo. Sono 114 casi finora accertati, ha detto Fukuda: 13 sono in Canada, 64 negli Stati Uniti, 26 in Messico, 2 in Israele, 4 in Spagna, 2 in Gran Bretagna e 3 in Nuova Zelanda. Le morti comprendono le 7 accertate in Messico e una, appunto, negli Stati Uniti. Ma le cifre vanno poi aggiornate di ora in ora. Poco dopo la conferenza stampa di Ginevra, la Spagna ha per esempio comunicato che i casi accertati di contagio sono passati da 4 a 10. Portando così il totale europeo a 20.

OBAMA - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato "che la situazione è grave". Obama ha spiegato che il governo americano farà qualsiasi cosa è necessario fare e ha dato l'ordine di chiudere tutte le scuole in cui si siano verificati casi di contagio.

CHIUSA SCUOLA A CHICAGO - Poco dopo la dichiarazione di Obama una scuola primaria di Chicago è stato chiusa dopo che un ragazzino di 12 anni si è ammalato, forse contagiato dal micidiale H1N1. L'istituto rimarrà chiuso due giorni, in attesa di ulteriori verifiche, ha fatto sapere il il direttore scolastico dell'area di Chicago, Ron Huberman. L'affluenza scolastica nella scuola, largamente frequentata da alunni ispano-americani, era comunque più bassa del normale e le autorità sono al lavoro per verificare eventuali ulteriori casi sospetti.

FAZIO - Dopo le rassicurazioni dell'Oms che ha parlato di "pandemia evitabile" e di solo sette casi accertati di decessi in Messico, il sottosegretario alla Salute italiano Ferruccio Fazio ha invece gettato ulteriore acqua sul fuoco: " Ci attendiamo a breve i primi casi anche in Italia, ma siamo tranquilli perché abbiamo visto l'evoluzione clinica negli altri Paesi. Questo virus si sta dimostrando poco aggressivo, inferiore a una normale influenza". In Italia non c'è "nessun caso" di influenza della tipologia che si è diffusa in Messico ha spiegato Fazio, aggiungendo che in Italia ci sono "venti casi sospetti", ma nessuno è "confermato".

CASI SOSPETTI IN ITALIA - Come detto da Fazio, i casi sospetti sono 20 ma in particolare due casi sono comunque sotto la lente degli addetti ai lavori in queste ore in Italia. Una turista che si trovava in un albergo di Salerno ha accusato una sintomatologia tale da convincere i sanitari a predisporne un trasferimento a Napoli nel reparto specializzato in malattie infettive dell'ospedale Cotugno. Dopo la smentita della autorità sanitarie sugli undici casi sospetti in Italia fino a martedì, sembra essere arrivato a un chiarimento anche quello relativo a un paziente lodigiano, rientrato dalla California con febbre alta e problemi respiratori. Le analisi sui campioni biologici prelevati all'uomo presso il laboratorio di virologia del Policlinico San Matteo di Pavia avrebbero sancito che l'infezione è sostenuta da un virus influenzale H1N1, ma non dello stesso tipo di quello che sta circolando in Messico. Negativi anche tre casi a Padova. Secondo il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, "l'allarme è ingiustificato; le pandemie, come nel caso della mucca pazza o dell'aviaria, sono mediatiche"..

 

IN EUROPA - Tre casi confermati anche in Germania. Lo riferisce l’istituto Robert Koch. Uno proviene dall'area di Ratisbona, il secondo è una 22enne ricoverata dopo un viaggio in Messico in un ospedale di Amburgo, contagiata anche una donna di 37 anni rientrata dal Messico. Anche l'Austria ha ora il suo primo caso accertato, mentre altri 3 casi sono stati registrati in Gran Bretagna. In Spagna cominciano ad arrivare i responsi di laboratorio: secondo quanto ufficialmente comunicato dalla ministra della Sanità, i malati accertati di influenza suina non sono più 4 ma 10. I 6 nuovi casi sono tutti in Catalogna e uno degli infetti non era di ritorno dal Messico. E' il primo caso di contagio avvenuto in Spagna: è un ragazzo e la sua fidanzata era appena tornata invece dal Messico.

MESSICO - Intanto il Messico si è allineato all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms): sono solo sette i casi "accertati" di morte dovuta all'H1N1. "Delle 159 morti sospette, soltanto sette decessi sono confermati", ha dichiarato il ministro messicano della Sanità. Le persone ricoverate sono 1.311 mentre i casi sospetti sono in totale 2.498. Il sindaco di Città del Messico ha ordinato la chiusura di tutti i locali pubblici della città. Il governo ha anche annunciato la chiusura dei siti archeologici "fino a nuovo ordine". Anche tutti gli incontri sportivi messicani si disputerano a porte chiuse.

NEL MONDO - Questa la situazione dei casi nel mondo. Stati Uniti: un morto e 65 casi leggeri confermati in sei Stati; in California si sta indagando su un decesso che avrebbe potuto esser causato dal virus. Canada: 13 i casi accertati in quattro Stati. Costarica: un caso accertato, il primo nell’America centrale. Gran Bretagna: due casi accertati in Scozia, altri 3 accertati nel resto del Paese. Altre sette persone avrebbero sviluppato lievi sintomi. Spagna: 10 casi accertati, altri 32 oggetto di analisi. Israele: due i casi accertati e tre sospetti. Nuova Zelanda: 14 casi accertati, altri 44 casi sono oggetto di analisi. Australia: un centinaio di casi potenziali, tra cui alcuni bambini; almeno cinque persone risultano portatrici di un virus di tipo A. Francia: 20 i casi sospetti oggetto di analisi, nessuno con sintomi gravi. Germania: tre casi accertati, altri in corso di accertamento. Austria: un caso accertato. Svizzera: 21 casi sospetti fra turisti di ritorno dal Messico. Irlanda: quattro casi sospetti. Polonia: tre casi sospetti fra turisti di ritorno dal Messico. Danimarca: cinque casi sospetti tra turisti di ritorno dal Messico e dal sud degli Stati Uniti. Svezia: almeno cinque i casi sospetti. Olanda: "qualche caso sospetto", senza che sia stato precisato il numero. Cile: 24 casi sospetti, tutti in osservazione. Colombia: 42 persone tornate dal Messico poste sotto osservazione. Brasile: 20 persone sotto osservazione, anche se le autorità non ne considerano nessuno come sospetto. Corea del sud: nove casi sospetti oltre a uno classificato come probabile. Hong Kong: quattro casi sospetti. Thailandia: un caso sospetto di una turista rientrata da un viaggio in Messico e California. Sudafrica: due casi sospetti, i primi nel continente africano; Croazia: un caso sospetto.

NUOVI PROVVEDIMENTI - L’Omsin tanto fa il punto oggi sull’evoluzione della crisi dell’influenza suina nel mondo con degli esperti dei Paesi colpiti dal virus. L’Argentina ha annunciato il blocco per cinque giorni dei voli provenienti dal Messico. Francia e Canada hanno sconsigliato ai loro cittadini di recarsi in Messico. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha convocato una riunione straordinaria del governo sull'emergenza pandemia. Sempre la Francia chiederà all'Unione europea lo stop di tutti i voli da e per il Messico e un vertice straordinario dei ministri dei Trasporti dell'Ue. La Protezione civile di Cuba è stata posta in stato d’allerta. La febbre suina potrebbe raggiungere anche la Russia in una settimana, ha detto il capo dell’Istituto di virologia dell’accademia delle scienze di Mosca. In Gran Bretagna il governo ha ordinato più di 30 milioni di mascherine. Il governo del Cairo ha deciso la soppressione di tutti i circa 350 mila maiali allevati in Egitto esclusivamente dalla comunità cristiana.

29 aprile 2009

 

 

 

 

 

Usa, cresce la paura febbre suina

Oms: "Pandemia evitabile"

Cresce il bilancio delle vittime, ma Ginevra smorza l'allarme:7 i decessi dovuti all'influenza. In Europa 4 casi

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Un barbiere messicano taglia i capelli a un cliente indossando una mascherina di protezione (Afp)

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MILANO - Gli Stati Uniti alle prese con i timori legati alla diffusione della febbre suina. In California, dove una decina di persone hanno finora contratto la malattia, il governatore Arnold Schwarzenegger ha proclamato lo stato di emergenza. Intanto a Washington il presidente,

Barack Obama, ha chiesto al Congresso di stanziare 1,5 miliardi di dollari per combattere l'epidemia. Serviranno a "rafforzare le capacità" del paese di rispondere all'influenza da suini e per far fronte ad eventuali emergenze sanitarie, "ma non sono il segno di un aumento della preoccupazione", ha detto il portavoce Robert Gibbs. La nuova influenza ha ucciso circa 150 persone in Messico (anche se l'Oms ha ridimensionato il numero delle vittime) ma finora negli Stati Uniti, dove i casi accertati sono a oggi una settantina, quelli registrati ufficialmente sono legati a forme leggere. A Los Angeles, però, si sta indagando su due morti che potrebbero essere riconducibili alla febbre suina: un giovane di 33 anni di Long Beach ricoverato sabato con sintomi del'influenza respiratoria e un uomo di 45 anni morto il 22 aprile in un ospedale di Norwalk. Nessuna conferma ancora sui risultati dei test, di cui dà notizia sul suo sito online il Los Angeles Times. Mentre dei 45 casi confermati finora a New York un bambino di due anni del Bronx è finito in ospedale e così una donna a Brooklyn, ha detto il sindaco Michael Bloomberg. I due casi, entrambi fuori pericolo, non sembrano essere in rapporto con la scuola di Queens dove finora si erano concentrati i casi di febbre suina confermati a New York. Secondo cifre ufficiali ma provvisorie fornite dai Cdc federali (Centers for Disease Control and Prevention) e dai singoli Stati sono risultate finora positive al test per il virus H1N1 una settantina di persone: 13 in California, due in Kansas, uno in Ohio, uno in Indiana (un uomo di mezza età senza apparenti collegamenti con il Messico), sei in Texas. Quasi tutte sono guarite o in convalescenza.

EPICENTRO - In Messico, il Paese "epicentro" dell'epidemia che sta mettendo in allarme il mondo e per la quale l'Organizzazione mondiale della santità (Oms) ha fatto salire il livello di allerta da 3 a 4 (su una scala di 6), il bilancio "probabile" delle vittime dell'influenza suina è salito a 152 morti. I dati sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa dal ministro messicano della Sanità, José Angel Cordova, il quale però per la prima volta ha fatto notare che l'epidemia potrebbe essere in una fase di recessione: il numero dei decessi sospetti è infatti in calo (sono stati 6 sabato, 5 domenica, 3 lunedì). Il Comune di Città del Messico ha disposto la chiusura di tutti i ristoranti della capitale.

LE STIME OMS - Da parte sua l'Oms ridimensiona il numero delle vittime, mettendo comunque in guardia dal pericolo che anche un'epidemia dalle origini fiacche può generare, come avvenne nel 1918 con la Spagnola. Keiji Fukuda, vice direttore generale dell'Oms, ha detto che i casi di influenza certificati da test in laboratorio sono 79 e che "solo 7" hanno avuto esito letale: tutti in Messico. Fukuda ha anche spiegato che l'evoluzione dell'epidemia in pandemia non è inevitabile, ma che i Paesi dovrebbero prepararsi al peggio.

QUATTRO CASI IN EUROPA - Nel frattempo, salgono a quattro i casi di contagio da influenza suina in Europa e a due quelli accertati in Israele. Oltre al giovane rientrato la settimana scorsa dal Messico e poi ricoverato in ospedale, anche su un secondo israeliano, reduce da un viaggio in Messico, è stato riscontrato il virus H1N1. In Europa, dopo i due riscontrati in Scozia e quello accertato in Spagna, le autorità di Madrid hanno confermato la presenza di un secondo caso di influenza suina nel Paese: lo riferisce la stampa spagnola citando dichiarazioni del ministro della Sanità Trinidad Jimenez. Il nuovo caso è stato registrato a Valencia. Secondo Jimenez comunque "data la evoluzione del suo stato, il paziente sarà dimesso nelle prossime ore". Il ministro ha inoltre indicato che anche il giovane di cui è stato accertato il contagio lunedì presenta un'evoluzione positiva del virus e potrebbe a sua volta essere dimesso "nelle prossime ore".

"NUOVA INFLUENZA" - La situazione nel Vecchio Continente sembra destinata a cambiare nei prossimi giorni. Stando almeno a quanto ha spiegato la commissaria Ue alla Salute, Androulla Vassiliou. "I casi accertati si stanno riprendendo in modo soddisfacente" ha confermato la commissaria, aggiungendo però che "ci sono altri casi sospetti e nei prossimi giorni ci aspettiamo che la situazione cambi". La Vassiliou ha poi aggiunto che il virus "non si chiamerà più influenza da suini", ma abbiamo deciso di chiamarla "nuova influenza"": "La definizione influenza da suini dava un'idea sbagliata nei confronti della carne di maiale, il cui consumo è sicuro purché sia cotta". La Vassiliou ha poi elencato i Paesi Ue nei quali si sono presentati dei casi sospetti: Italia (ma tutti i test sarebbero negativi), Danimarca, Svezia, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera, Austria, Francia, Grecia e Irlanda. Un caso sospetto rilevato in Belgio si è rivelato non di febbre suina.

LA SITUAZIONE IN ITALIA - Nel nostro Paese la situazione continua a essere sotto controllo. In Italia, ha spiegato il ministro Sacconi, hanno dato tutti esito negativo i test effettuati su undici casi sospetti.

I CASI NEL MONDO - Cresce nel frattempo l'allarme nel mondo e nessun Paese sembra più immune dal rischio. Infezioni conclamate sono state riscontrate anche in Nuova Zelanda (11 casi confermati). Ma sono ormai molti i Paesi con casi che destano seri sospetti: 17 in Australia, 8 in Cile, 13 in Canada, 9 in Colombia, 20 in Brasile, uno in Corea del Sud. Alcuni casi di possibili persone contagiate vengono intanto segnalati in Cina, dove le autorità hanno posto sotto osservazione diverse persone sospettate di essere portatrici del virus.

LA PSICOSI NEL MONDO - Ma quella della febbre suina sta diventando sempre più una vera psicosi. Ne risentono le Borse mondiali, che temono ripercussioni sull'economia globale. E ne risentono anche le politiche dei vari governi, combattuti tra l'esigenza di farsi trovare pronti per fronteggiare un'eventuale escalation dell'emergenza (molti stanno verificando o incrementando le scorte di antivirali) e quella di non diffondere panico tra la popolazione. In Egitto alcuni parlamentari hanno ad esempio chiesto il sacrificio di tutti i maiali del Paese, circa 35 mila suini, la cui carne viene consumata solo dalla minoranza cristiana. Un vice ministro israeliano lunedì ha spiegato che, pur di non citare il nome di questo animale non kosher, la pandemia sarà definita ufficialmente "influenza messicana".

28 aprile 2009

 

 

 

 

 

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MILANO - Gli Stati Uniti alle prese con i timori legati alla diffusione della febbre suina. In California, dove una decina di persone hanno finora contratto la malattia, il governatore Arnold Schwarzenegger ha proclamato lo stato di emergenza. Intanto a Washington il presidente,

Barack Obama, ha chiesto al Congresso di stanziare 1,5 miliardi di dollari per combattere l'epidemia. Serviranno a "rafforzare le capacità" del paese di rispondere all'influenza da suini e per far fronte ad eventuali emergenze sanitarie, "ma non sono il segno di un aumento della preoccupazione", ha detto il portavoce Robert Gibbs. La nuova influenza ha ucciso circa 150 persone in Messico (anche se l'Oms ha ridimensionato il numero delle vittime) ma finora negli Stati Uniti, dove i casi accertati sono a oggi una settantina, quelli registrati ufficialmente sono legati a forme leggere. A Los Angeles, però, si sta indagando su due morti che potrebbero essere riconducibili alla febbre suina: un giovane di 33 anni di Long Beach ricoverato sabato con sintomi del'influenza respiratoria e un uomo di 45 anni morto il 22 aprile in un ospedale di Norwalk. Nessuna conferma ancora sui risultati dei test, di cui dà notizia sul suo sito online il Los Angeles Times. Mentre dei 45 casi confermati finora a New York un bambino di due anni del Bronx è finito in ospedale e così una donna a Brooklyn, ha detto il sindaco Michael Bloomberg. I due casi, entrambi fuori pericolo, non sembrano essere in rapporto con la scuola di Queens dove finora si erano concentrati i casi di febbre suina confermati a New York. Secondo cifre ufficiali ma provvisorie fornite dai Cdc federali (Centers for Disease Control and Prevention) e dai singoli Stati sono risultate finora positive al test per il virus H1N1 una settantina di persone: 13 in California, due in Kansas, uno in Ohio, uno in Indiana (un uomo di mezza età senza apparenti collegamenti con il Messico), sei in Texas. Quasi tutte sono guarite o in convalescenza.

EPICENTRO - In Messico, il Paese "epicentro" dell'epidemia che sta mettendo in allarme il mondo e per la quale l'Organizzazione mondiale della santità (Oms) ha fatto salire il livello di allerta da 3 a 4 (su una scala di 6), il bilancio "probabile" delle vittime dell'influenza suina è salito a 152 morti. I dati sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa dal ministro messicano della Sanità, José Angel Cordova, il quale però per la prima volta ha fatto notare che l'epidemia potrebbe essere in una fase di recessione: il numero dei decessi sospetti è infatti in calo (sono stati 6 sabato, 5 domenica, 3 lunedì). Il Comune di Città del Messico ha disposto la chiusura di tutti i ristoranti della capitale.

LE STIME OMS - Da parte sua l'Oms ridimensiona il numero delle vittime, mettendo comunque in guardia dal pericolo che anche un'epidemia dalle origini fiacche può generare, come avvenne nel 1918 con la Spagnola. Keiji Fukuda, vice direttore generale dell'Oms, ha detto che i casi di influenza certificati da test in laboratorio sono 79 e che "solo 7" hanno avuto esito letale: tutti in Messico. Fukuda ha anche spiegato che l'evoluzione dell'epidemia in pandemia non è inevitabile, ma che i Paesi dovrebbero prepararsi al peggio.

QUATTRO CASI IN EUROPA - Nel frattempo, salgono a quattro i casi di contagio da influenza suina in Europa e a due quelli accertati in Israele. Oltre al giovane rientrato la settimana scorsa dal Messico e poi ricoverato in ospedale, anche su un secondo israeliano, reduce da un viaggio in Messico, è stato riscontrato il virus H1N1. In Europa, dopo i due riscontrati in Scozia e quello accertato in Spagna, le autorità di Madrid hanno confermato la presenza di un secondo caso di influenza suina nel Paese: lo riferisce la stampa spagnola citando dichiarazioni del ministro della Sanità Trinidad Jimenez. Il nuovo caso è stato registrato a Valencia. Secondo Jimenez comunque "data la evoluzione del suo stato, il paziente sarà dimesso nelle prossime ore". Il ministro ha inoltre indicato che anche il giovane di cui è stato accertato il contagio lunedì presenta un'evoluzione positiva del virus e potrebbe a sua volta essere dimesso "nelle prossime ore".

"NUOVA INFLUENZA" - La situazione nel Vecchio Continente sembra destinata a cambiare nei prossimi giorni. Stando almeno a quanto ha spiegato la commissaria Ue alla Salute, Androulla Vassiliou. "I casi accertati si stanno riprendendo in modo soddisfacente" ha confermato la commissaria, aggiungendo però che "ci sono altri casi sospetti e nei prossimi giorni ci aspettiamo che la situazione cambi". La Vassiliou ha poi aggiunto che il virus "non si chiamerà più influenza da suini", ma abbiamo deciso di chiamarla "nuova influenza"": "La definizione influenza da suini dava un'idea sbagliata nei confronti della carne di maiale, il cui consumo è sicuro purché sia cotta". La Vassiliou ha poi elencato i Paesi Ue nei quali si sono presentati dei casi sospetti: Italia (ma tutti i test sarebbero negativi), Danimarca, Svezia, Germania, Repubblica Ceca, Svizzera, Austria, Francia, Grecia e Irlanda. Un caso sospetto rilevato in Belgio si è rivelato non di febbre suina.

LA SITUAZIONE IN ITALIA - Nel nostro Paese la situazione continua a essere sotto controllo. In Italia, ha spiegato il ministro Sacconi, hanno dato tutti esito negativo i test effettuati su undici casi sospetti.

I CASI NEL MONDO - Cresce nel frattempo l'allarme nel mondo e nessun Paese sembra più immune dal rischio. Infezioni conclamate sono state riscontrate anche in Nuova Zelanda (11 casi confermati). Ma sono ormai molti i Paesi con casi che destano seri sospetti: 17 in Australia, 8 in Cile, 13 in Canada, 9 in Colombia, 20 in Brasile, uno in Corea del Sud. Alcuni casi di possibili persone contagiate vengono intanto segnalati in Cina, dove le autorità hanno posto sotto osservazione diverse persone sospettate di essere portatrici del virus.

LA PSICOSI NEL MONDO - Ma quella della febbre suina sta diventando sempre più una vera psicosi. Ne risentono le Borse mondiali, che temono ripercussioni sull'economia globale. E ne risentono anche le politiche dei vari governi, combattuti tra l'esigenza di farsi trovare pronti per fronteggiare un'eventuale escalation dell'emergenza (molti stanno verificando o incrementando le scorte di antivirali) e quella di non diffondere panico tra la popolazione. In Egitto alcuni parlamentari hanno ad esempio chiesto il sacrificio di tutti i maiali del Paese, circa 35 mila suini, la cui carne viene consumata solo dalla minoranza cristiana. Un vice ministro israeliano lunedì ha spiegato che, pur di non citare il nome di questo animale non kosher, la pandemia sarà definita ufficialmente "influenza messicana".

28 aprile 2009

 

 

 

LA FARNESINA SCONSIGLIA I VIAGGI in tutto il territorio della Repubblica Messicana

Berlusconi: "Nessun pericolo"

Influenza suina, Sacconi: "In Italia nessun caso". Fazio: "Avviata la preparazione degli antivirali per 4 milioni"

Silvio Berlusconi con il premier polacco Donald Tusk (Ansa/Epa)

Silvio Berlusconi con il premier polacco Donald Tusk (Ansa/Epa)

ROMA - "Allo stato attuale non c'è nessun pericolo": Silvio Berlusconi interviene così sull'emergenza della febbre suina, spiegando comunque, a margine dell'incontro con il premier polacco Donald Tusk, che "bisogna non dire troppo in questa fase" e che è necessario "lavorare per trovare un antidoto che ad oggi ancora non c'è". Le rassicurazioni del presidente del Consiglio fanno eco alle parole del ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Il quale, nel suo intervento al Senato, ha spiegato che al momento non risulta in Italia nessuna persona contagiata da influenza suina. "Nel nostro Paese c'erano 11 casi sospetti - ha affermato il ministro - ma sono risultati tutti negativi". Il ministro ha spiegato che i casi riguardavano persone rientrate da poco da viaggi in Messico.

ANTIVIRALI - Lo stesso Sacconi ha dato incarico all'Istituto farmaceutico militare di Firenze di procedere all'incapsulamento delle scorte in polvere degli antivirali sensibili all'influenza da suini. Lo ha annunciato il sottosegretario, Ferruccio Fazio, in un'intervista su Canale 5. "Le 40 milioni di dosi a nostra disposizione - ha spiegato - servono per trattare quattro milioni di cittadini. Dieci milioni di dosi sono pronte e trenta milioni da confezionare in capsule. Il motivo di questo è stata una decisione presa dal governo precedente ma giustissima: siccome il prodotto in polvere ha una durata media di dieci anni e in capsule solo di tre anni, se fosse stato acquistato due anni fa in capsule tra un anno scadrebbe".

"SIAMO IN ALLERTA" - "Siamo pronti all’eventualità che il virus arrivi anche in Italia - ha proseguito Fazio - però sono ormai degli anni che i Paesi si preparano, soprattutto dopo l'aviaria, quindi ci sono dei sistemi ormai allertati. Siamo fiduciosi che, se arriverà ed è possibile anzi probabile che prima e poi arrivi, saremo in grado di gestire la situazione senza problema per i cittadini". "Anche se arriva la pandemia - ha aggiunto -, non ci aspettiamo di avere immediatamente quattro milioni di italiani affetti. È una cosa progressiva, abbiamo anche fatto con l’Istituto di sanità delle simulazioni matematiche per capire in quanto tempo e come le cose procedono, queste cose sono state fatte da tempo e in base a questo sono stati effettuati gli acquisti anche dal punto della forma sotto la quale il prodotto è stato acquistato". Secondo il sottosegretario è possibile creare un vaccino contro la febbre suina. "Proprio oggi - ha annunciato - abbiamo una serie di incontri al ministero per studiare le strategia vaccinali, quindi potremo essere più precisi nei prossimi giorni".

L'AVVISO DELLA FARNESINA - La Farnesina nel frattempo sconsiglia, fino a nuovo avviso, viaggi in tutto il territorio della Repubblica Messicana che non siano strettamente necessari. È quanto risulta scritto nell'annuncio pubblicato martedì nella sezione "Avvisi particolari" del sito della Farnesina "Viaggiare sicuri". "Nelle ultime settimane - recita l'avviso - si è registrato in Messico un aumento di casi di influenza acuta, identificata come "influenza suina". Alla luce dei nuovi focolai che hanno interessato anche quegli Stati del Messico che fino al 27 aprile risultavano apparentemente immuni dal fenomeno ed anche dal livello di allerta dell'Oms, si sconsigliano, fino a nuovo avviso, viaggi in tutto il territorio della Repubblica Messicana che non siano strettamente necessari".

L'AIFA: BENE IL GOVERNO - Intanto dall'Agenzia italiana del farmaco arriva un giudizio positivo sull'operato del governo di fronte alla possibile emergenza sanitaria "Il ministero della salute e il sottosegretario Fazio - ha detto il direttore Guido Rasi a margine di un convegno di Farmindustria - stanno conducendo un lavoro tecnico efficiente". Il ministero, ha sottolineato, "sta analizzando tutti i dati epidemiologici, virologici e delle scorte per calibrare un'eventuale decisione nella realtà italiana". Mercoledìi le case farmaceutiche saranno a Bruxelles per un incontro convocato dalla Commissione europea: "Non posso anticipare nulla - ha spiegato Rasi - ma credo che questi tavoli saranno in grado di tirare fuori una decisione in un contesto europeo".

28 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-28

Nessun caso segnalato in italia dopo il falso allarme di venezia

Febbre suina, in Messico i morti sono 152

Cresce ancora il bilancio delle vittime, ma le autorità: l'epidemia sta registrando un calo. Casi sospetti in Cina

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MILANO - È salito a quota 152 il bilancio "probabile" delle vittime dell'influenza suina in Messico, il Paese epicentro dell'epidemia che sta mettendo in allarme il mondo e per la quale l'Organizzazione mondiale della Santità ha fatto salire il livello di allerta da 3 a 4 (su una scala di 6). I dati sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa dal ministro della sanità, Josè Angel Cordova, il quale però per la prima volta ha fatto notare che l'epidemia potrebbe essere in una fase di recessione: il numero dei decessi sospetti è infatti in calo (sono stati 6 sabato, 5 domenica, 3 lunedì). Alcuni casi di possibili persone contagiate dal virus vengono intanto segnalati in Cina.

I CASI NEL MONDO - Ma intanto l'allarme nel mondo cresce e nessun paese sembra più immune dal rischio. Infezioni conclamate sono state trovate in Gran Bretagna (2 casi in Scozia), in Canada (6 casi certi, 10-12 sospetti), in Spagna (un caso sicuro, oltre 26 probabili), negli stati Uniti (44). Ma sono ormai innumerevoli i Paesi con casi che destano seri sospetti: Australia 17, Cile 8, Colombia 9, Danimarca 5, Francia 1, Irlanda 3, Israele 1, Nuova Zelanda 66, Corea del Sud 1, Svezia 5, Svizzera 5.

LA SITUAZIONE IN ITALIA - Nel nostro Paese la situazione continua ad essere sotto controllo. Dopo un caso sospetto a Venezia nella giornata di lunedì (ma la persona che aveva manifestato sintomi simili a quelli dell'influenza suina è stata sottoposta ad accertamenti medici che hanno dato esito negativo) non si registrano al momento nuove segnalazioni.

LA PSICOSI NEL MONDO - Ma quella della febbre suina sta diventando sempre più una vera psicosi. Ne risentono le Borse mondiali, che temono ripercussioni sull'economia globale. E ne risentono anche le politiche dei vari governi, combattuti tra l'esigenza di farsi trovare pronti per fronteggiare un'eventuale escalation dell'emergenza (molti stanno verificando o incrementando le scorte di antivirali) e quella di non diffondere panico tra la popolazione In Egitto alcuni parlamentari hanno ad esempio chiesto il sacrificio di tutti i maiali del Paese. I deputati, riferisce un quotidiano locale, hanno chiesto al governo di isolare le aziende di allevamento suino e di trasportare gli animali lontano dai nuclei urbani per evitare che l'influenza suina possa estendersi. Paese a maggioranza musulmana, l'Egitto ha una popolazione di circa 35.000 suini, la cui carne viene consumata solo dalla minoranza cristiana (il 10 per cento della popolazione), visto che la religione musulmana considera infatti impuri i maiali e proibisce il consumo della carne suina. Il suino è considerato impuro anche per gli ebrei: un ministro israeliano ieri ha spiegato che pur di non citare il nome di questo animale non kosher la pandemia sarà definita ufficialmente "influenza messicana".

28 aprile 2009

 

 

 

 

obama: l'influenza è causa di preoccupazione. sei paesi mettono al bando la carne

La febbre suina è in Europa

L'Oms alza il livello di allerta

In Messico 149 morti. Due casi in Scozia e uno in Spagna. Ginevra: "Nessun Paese può considerarsi immune"

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(LaPresse)

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MADRID (SPAGNA) - L'influenza suina può diffondersi ovunque. Non si tratta di un problema limitato al continente americano e nessun Paese al mondo può considerarsi immune. È quanto sostiene l'Organizzazione Mondiale della Sanità che, come ampiamente annunciato, ha deciso di innalzare al quarto (su una scala fino a sei) il livello d'allerta per il rischio di pandemia, dopo avere verificato che il virus mutante della febbre suina A/H1N1 si trasmette direttamente fra esseri umani. L'Oms ha anche spiegato che saranno necessari dai quattro ai sei mesi per poter disporre di un vaccino efficace. L'influenza che si è diffusa in Messico, dove si contano 149 vittime, è arrivata intanto in Europa: un caso accertato è stato riscontrato in Spagna, due confermati in Scozia, mentre si contano diversi casi sospetti nel Vecchio Continente. Il governo messicano ha rafforzato le misure di prevenzione, imponendo lo stop alle scuole in tutto il paese da domani al 6 maggio. La notizia è stata data durante una conferenza stampa nella quale è stata avvertita una forte scossa di terremoto il cui epicentro è stato localizzato nel sud del paese.

UN CASO IN SPAGNA, DUE IN SCOZIA - La paura del contagio, dunque, si diffonde in tutta Europa. E se in Italia i controlli su una 31enne, in isolamento nel reparto di malattie infettive a Venezia, hanno scongiurato il pericolo che la paziente fosse affetta dall'influenza suina, in Spagna, il ministro della Sanità Trinidad Jimenez ha fatto sapere invece che sono risultati positivi i test effettuati su un 23enne di Almensa (sud-est della Spagna) rientrato dal Messico il 22 aprile. E due persone, ora tenute sotto osservazione e in isolamento nell'ospedale di Airdrie, nelle vicinanze di Glasgow, sono risultate positive ai test in Scozia, come ha reso noto il locale dipartimento per la Salute.

SI MUOVE L'UE - La preoccupazione per la diffusione del contagio in Europa ha spinto la commissaria europea alla Sanità Androulla Vassiliou a chiedere "una riunione straordinaria dei ministri della Sanità dell'Ue", che forse si terrà giovedì, per rispondere con misure concrete all'allarme internazionale sull'influenza da suini. Allarme che ha portato gli Stati Uniti a proclamare lo stato di emergenza nazionale. La Vassiliou successivamente ha anche raccomandato ai cittadini europei di evitare i viaggi in Messico e negli Stati Uniti se non è indispensabile. La commissaria Ue ha precisato che si tratta di consigli, non di disposizioni vincolanti che spettano solo a ciascun Stato membro.

Androulla Vassiliou (Reuters)

Androulla Vassiliou (Reuters)

In un secondo momento però il ministro degli affari europei Alexander Vondra, al termine del consiglio esteri della Ue a Lussemburgo, ha precisato che l'Unione europea non ha preso disposizioni comuni che limitano i viaggi dei cittadini europei. Vondra ha anche precisato che la commissaria Ue alla salute Androulla Vassiliou "ha parlato a titolo personale".

40 CASI NEGLI STATES - Negli Stati Uniti sono 40 i casi accertati di febbre suina. Lo ha reso noto il consiglio sanitario nazionale, Cdc, mentre il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha annunciato che i casi accertati a New York sono 28, tutti concentrati alla St. Francis Prep, un liceo cattolico di Queens. I malati stanno tutti reagendo bene alle terapie e sono in miglioramento. L’età media delle persone colpite è di 16 anni. Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che distribuiranno 11 milioni di trattamenti antivirali contro l’influenza suina, ma non consigliano alla popolazione l’uso di mascherine sui luoghi di lavoro.

OBAMA - L'influenza da suini è "causa di preoccupazione" per gli Stati Uniti, ha detto il presidente americano Barack Obama in un discorso all'Accademia Nazionale delle Scienze. L'amministrazione americana, ha aggiunto il presidente, "sta seguendo con attenzione" gli sviluppi dell'influenza da suini, ma "non c'è ragione di allarme". Il dipartimento di Stato Usa è pronto a lanciare un avvertimento consigliando ai cittadini americani di astenersi dal fare viaggi in Messico. È quanto riporta il canale televisivo Fox News.

BANDO DI SEI PAESI ALLA CARNE SUINA DALL'AMERICA - Cina, Ucraina, Kazhakstan, Filippine, Thailandia e gli Emirati Arabi Uniti hanno messo al bando carne di maiale proveniente da alcuni stati americani: lo ha confermato l'ufficio del Rappresentante Commerciale americano, l'equivalente del ministero del Commercio Estero. L'Ufficio del Trade Representative ha stigmatizzato il bando che a suo giudizio "non ha fondamenti scientifici e rischia di danneggiare gravemente i commerci".

LE MISURE DA PRENDERE - Tornando in Europa, sono almeno tre le misure di prevenzione per far fronte ai potenziali rischi di epidemia di influenza da suini di cui i ministri della Ue discuteranno. La prima misura possibile - riferiscono fonti europee - riguarda il rafforzamento delle azioni di prevenzione negli aeroporti, in particolare nei confronti dei passeggeri che provengono dalle aree considerate a rischio. La seconda misura, riguarda una campagna di informazione rivolta ai passeggeri europei. La terza prevede uno stretto coordinamento tra gli Stati membri per l'eventuale trasferimento di vaccini e medicinali ai partner che ne dovessero avere bisogno, secondo il principio della solidarietà normalmente seguito in caso di emergenza sanitaria. In vista della riunione straordinaria dell'Ue, la presidenza ha chiesto alla Commissione Ue di preparare proposte specifiche sulle azioni da prendere in modo coordinato tra i 27. Dal canto suo il ministro degli Esteri Frattini ha dichiarato che l'Italia "si attiverà come presidenza del G8" contro l'emergenza da febbre suina.

27 aprile 2009

 

 

Fuga dei turisti dal Messico Voli cancellati e nuove rotte

Italiani dirottati a Santo Domingo. I tour operator: paure infondate

ROMA — Inutile ripetere ai clienti preoccupati che Città del Messico sta lontana dalle spiagge bianche dello Yucatan centinaia di chilometri, e ancora di più le altre zone colpite dal virus, quelle al confine nord con gli Stati Uniti. La febbre suina ha fermato quasi tutti i turisti italiani in partenza per il Messico questa settimana e la prossima, nonostante lo "sconsiglio" della Farnesina riguardi solo alcune zone del Paese (pagine web Viag­giare Sicuri del ministero de­gli Esteri) e nonostante il 90 per cento del nostro turismo sia diretto alla sola "riviera Maya", dove non si registra­no focolai di infezione.

"Ha rinunciato al viaggio il 70 per cento dei nostri clienti — spiega il direttore commer­ciale di Viaggi del Ventaglio Luca Battifora —. A tutti ab­biamo offerto di cambiare la destinazione e il 40 per cento si è imbarcato per Santo Do­mingo. Agli altri offriremo un bonus che copre l’importo del viaggio. Stesso scenario la prossima settimana, siamo nell’ordine di altri 700 clienti. Nessuno ha pagato penali".

Anche Meridiano ha cancel­lato senza far pagare penali. Spiega Andrea Sino, responsa­bile del prodotto Stati Uniti e Messico del tour operator: "Sugli Stati Uniti non ci sono alcun allarme e nessuna can­cellazione, e del resto anche la Farnesina non sconsiglia di partire per gli Usa, quindi se un cliente chiede la cancella­zione pagherà la penale. Ma per il Messico è diverso. Noi in particolare abbiamo più tour e meno mare, i nostri vo­li atterrano anche a Città del Messico. Quindi non andia­mo lì per il momento".

Le associazioni dei consu­matori però sono pronte a dar battaglia. "Non tutti i tour operator si stanno comportan­do con responsabilità — attac­ca il Codacons, l’associazione dei consumatori presieduta da Carlo Rienzi —. E purtrop­po questo dipende dall’elenco irresponsabile della Farnesi­na che include alcune zone e ne lascia fuori altre: il Messi­co va tutto sconsigliato in que­sto momento e i viaggi tutti rimborsati". Anche il presi­dente di Federconsumatori Rosario Trefiletti si dice pron­to a dare assistenza a chiun­que chieda il rimborso ma am­mette che "è più facile avere la meglio se la destinazione è sconsigliata dal ministero".

Dispensa invece rassicura­zioni Roberto Corbella, presi­dente di Astoi, l’associazione che riunisce i più grossi tour operator. La stagione estiva è alle porte e, anzi, già maggio e giugno sono i mesi dei viag­gi di nozze, la febbre suina po­trebbe far crollare la destina­zione Messico. "L’allarme c’è, ci sono pure le cancellazioni ma non c’è un crollo delle pre­notazioni — dice Corbella —. Molti hanno paura perché c’è una scarsa conoscenza geogra­fica del Paese, tra lo Yucatan e le zone colpite dal virus la di­stanza in chilometri è più o meno quella che corre tra la Svizzera e la Sicilia".

Mariolina Iossa

28 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-26

Il ministero della salute: "poco probabile un'epidemia a breve"

Farnesina: "Rinviate i viaggi in Messico"

L'ultimo bilancio dell'influenza da suini è salito a 81 morti. Nuovi casi in Nuova Zelanda e negli Usa

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ROMA - La Farnesina sconsiglia a tutti i cittadini italiani di recarsi nelle aree del Messico interessate dal contagio dell’influenza da suini, che ha già provocato almeno 81 morti secondo il ministero della Salute messicano. Inizialmente infatti si era parlato di 20 morti certe da virus e altre 61 sospette. Nella sezione "Viaggiare sicuri" del sito del ministero degli esteri, la Farnesina avverte che "nelle ultime settimane si è registrato in Messico un aumento di casi di influenza acuta di origine non ancora definita particolarmente concentrati nella capitale Città del Messico". "Casi isolati dell`infermità si sono registrati anche negli stati di Sonora, Baja California, Stato del Messico e Oaxaca. Per evitare il contagio la popolazione è stata raccomandata di evitare la frequentazione di luoghi pubblici, di riporre particolare attenzione nella cura dell'igiene personale e di accudire a strutture sanitarie in presenza di sintomi influenzali", si aggiunge. "A meno di motivi improrogabili", precisa ancora la Farnesina, "si consiglia ai viaggiatori che intendano recarsi nelle zone sopra indicate di rinviare i propri programmi di viaggio in attesa che la situazione sanitaria locale torni alla normalità".

MINISTERO DELLA SALUTE - Intanto dal ministero della Salute arrivano le parole rassicuranti del sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio per il quale "sono bassi i rischi di un'epidemia a breve" (Ascolta l'audio). È stata comunque attivata presso il ministero del Welfare l'Unità di crisi sull'influenza da suini. L'Unità di crisi, già al lavoro, è composta da quattro-cinque esperti e lavora in contatto costante con le autorità sanitarie internazionali per monitorare la situazione. "Ci stiamo preparando da anni, fin dai tempi dell'aviaria, ad affrontare un'eventuale pandemia di influenza", ha detto Fazio.

IL BILANCIO - Intanto l'ultimo bilancio dell'influenza da suini in Messico è salito a 81 morti accertate dal 13 aprile ad oggi. Lo ha dichiarato il ministro messicano della salute, Josè Angel Cordova in una conferenza stampa, precisando che i malati sotto osservazione sono al momento 1.324. Cordova ha confermato la chiusura delle scuole e delle università della capitale, megalopoli con 20 milioni di abitanti, in atto da venerdì scorso. La riapertura è ora prevista per il prossimo 6 maggio. Sospese anche tutte le messe nella capitale messicana. Le misure di sicurezza sono state estese al vicino stato di San Luis Potosì, particolarmente toccato dal virus. Il ministro ha poi chiesto la collaborazione degli organizzatori per la "sospensione totale" di ogni manifestazione pubblica prevista, al chiuso e all'aperto, inclusi i luoghi di culto. Intanto, la polizia messicana ha arrestato due persone per aver venduto mascherine sanitarie a prezzi maggiorati di 25 volte.

STATI UNITI - E' stata confermata dalle autorità sanitarie statunitensi come sia influenza suina la natura del virus che a New York ha colpito otto studenti di una scuola superiore del Queens. Il Cdc di Atlanta ha poi aggiunto ai 7 casi della California e ai due casi del Texas già noti, anche due casi in Kansas e uno in Ohio, per un totale di 21 casi accertati.

NUOVA ZELANDA - Un gruppo di liceali neozelandesi di ritorno dal Messico è stato messo in quarantena in Nuova Zelanda, dopo avere accusato sintomi dell’influenza da suini: lo riferisce domenica la stampa locale, che cita gli enti sanitari locali. Tre insegnanti e 22 studenti del collegio Rangitoto di Auckland sono rientrati sabato da un soggiorno di tre settimane in Messico. Secondo i servizi sanitari della regione di Auckland, alcuni di loro (circa una decina) presentano sintomi dell’influenza da suini e sono stati posti in isolamento per tutti gli accertamenti del caso. Il risultato degli esami dovrebbero essere disponibili nella serata di domenica, ha detto un Michael Flyger, portavoce del ministero della Sanità.

ISRAELE - Un israeliano proveniente dal Messico e sospettato di aver contratto il virus dell'influenza suina è stato ricoverato in ospedale.

FRANCIA - Due casi sospetti di influenza suina sono stati riscontrati anche in Francia. Non v'è conferma ma, hanno riferito le autorità sanitarie di Parigi, sono sotto osservazione due viaggiatori provenienti dal Messico. Le autorità danno quasi per scontato che il il virus possa arrivare in Europa. Al quotidiano francese Le Parisienne, il direttore generale della Sanità francese, Didier Houssin, ha detto che vi sono stati numerosi rientri dal Messico e dunque "non si può escludere che qualche malato, potenzialmente contagioso, entri in Francia".

SPAGNA - Tre i casi sospetti segnalati in Spagna. Si tratta di persone tornate da un viaggio a Città del Messico e che accusano i sintomi dell'influenza. Attualmente sono in osservazione e in isolamento. Sono ricoverati ad Albacete, Bilbao e Valencia. Nessuno dei tre è in gravi condizioni e anzi il caso di Bilbao sembrerebbe in netto miglioramento. Soltanto fra 48 ore si potrà sapere se i tre casi sospetti sono davvero dovuti a influenza suina o se si tratta di un falso allarme. I tre sono arrivati con voli differenti. Tutti i passeggeri che viaggiavano con loro sono stati localizzati e avvertiti. Tutti quelli che arrivano dal Messico, d'ora in avanti, devono essere rintracciabili.

BRUXELLES: NESSUN CONTAGIATO NELL'UE - Ma da parte della Commissione Ue arrivano invece parole rassicuranti: "Non vi sono al momento sono casi riscontrati di contagio da febbre suina negli Stati dell'Unione Europea".

STANZIATI 450 MLN DI DOLLARI - Il Messico intanto ha stanziato fondi pari a 450 milioni di dollari, 340 milioni di euro, per la lotta contro l’influenza da suini. Lo ha reso noto sabato sera il ministero delle Finanze messicano. Grazie a questa riserva, "il ministero garantirà tutte le risorse per fronteggiare l’emergenza", è stato spiegato in un comunicato. I finanziamenti saranno utilizzati, in particolare, "per la sorveglianza dell’epidemia, le cure mediche, l’acquisto delle medicine, la ricerca e lo sviluppo". Dei casi mortali sono stati segnalati anche negli Stati Uniti e a Londra: la malattia, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, "potrebbe chiaramente provocare una pandemia".

COLDIRETTI: "CARNE SICURA PER OMS" - Il fatto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) abbia confermato che è sicuro il consumo di carne suina è una ragione in più per continuare ad acquistarla in un Paese come l'Italia che dal Messico non importa carne fresca, congelata o suini vivi da almeno dieci anni. È quanto afferma la Coldiretti in una nota, sottolineando che non c'è nessun caso di animale infetto da febbre suina nei cinquemila allevamenti italiani che sono sotto il controllo della più estesa rete di veterinari a livello comunitario. Un rischio vero per il nostro Paese in questo momento sono - sottolinea la Coldiretti - le paure ingiustificate che nel passato, per situazioni analoghe, hanno provocato senza ragione una psicosi nei consumi che è costata migliaia di posti di lavoro e miliardi di euro al sistema produttivo, con perdite stimate di 2 miliardi per la mucca pazza (2001) e di mezzo miliardo per il pollame con l'aviaria (2005).

26 aprile 2009

 

 

 

 

 

L'influenza da suini

Tutte le domande e le risposte sul virus

I sintomi avvertiti dall'uomo sono simili a quelli di una influenza: febbre alta, tosse, letargia e inappetenza

(Ansa)

(Ansa)

ROMA - Il virus dell'influenza dei suini è nuovo e sconosciuto ma bisognerà aspettare le analisi sulle sue caratteristiche genetiche per avere le risposte sulla sua natura. Gli esperti stanno valutando i rischi di una nuova pandemia di influenza, la quarta dopo la Spagnola del 1918, l'Asiatica del 1957 e la Hong Kong del 1968. La velocità con la quale si sta diffondendo nelle ultime 24 ore fa pensare a un virus "potenzialmente pandemico", come ha rilevato sabato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

ESISTONO VARI TIPI DI INFLUENZA DA SUINI - Come tutti i virus influenzali, anche quelli che colpiscono i suini cambiano in continuazione. I maiali possono essere infettati anche dal virus dall'aviaria. Nel corso degli anni sono emerse diverse varianti del virus. Al momento esistono quattro principali virus influenzali di tipo A (H1N1, H1N2, H3N2 e H3N1) ma la maggior parte dei casi isolati appartengono al H1N1.

I SINTOMI - I sintomi dell'influenza da suino avvertiti dall'uomo risultano essere del tutto simili a quelli di una influenza "stagionale". Febbre alta, tosse, letargia e mancanza di appetito. Alcune persone colpite dal virus hanno anche riferito di mal di gola, nausea, vomito e diarrea.

NON SI TRASMETTE CON IL CIBO - Non è possibile ammalarsi di influenza da suini mangiando carne di maiale o prodotti derivanti da carne suina. Per evitare qualsiasi rischio è preferibile, comunque, cucinare la carne ad almeno 70 gradi

FASI DEL PIANO ANTI-PANDEMIA - Delle sei fase di allerta previste nella scala di riferimento internazionale, quella indicata finora è la tre, che corrisponde a casi di trasmissione del virus da uomo a uomo nulli o molto limitati. Le fasi uno e due corrispondono, rispettivamente, alla fase interpandemica (basso o leggero rischio di casi nell'uomo). Con la terza fase scatta l'allerta pandemia. La fase successiva, la quarta, si riferisce a un aumento evidente di trasmissione del virus da uomo a uomo, con la comparsa di un virus mutato capace di infettare l'uomo. La quinta fase corrisponde ad un aumento significativo di infezioni da uomo a uomo e la fase sei è la pandemia vera e propria, con una sostenuta trasmissione del virus da uomo a uomo.

VACCINO - Gli esperti sono già al lavoro. Il primo passo è conoscere tutte le caratteristiche del virus. Le sta analizzando da ieri il Centro Novartis Vaccines and Diagnostics di Siena diretto da Rino Rappuoli. Dal 1997 lo stesso gruppo di esperti sta lavorando a un vaccino pre-pandemia, basato sul virus H5N1 diffuso nel 1997 a Hong Kong e, grazie all'esperienza accumulata in questi anni, secondo Rappuoli sarà possibile produrre i primi milioni di dosi in meno di sei mesi.

FARMACI - Secondo l'Oms non tutti i farmaci antivirali oggi disponibili sono efficaci contro il nuovo virus. Secondo quanto finora è noto del virus, questo è sensibile all'oseltamivirus, mentre è resistente all'amatadina e alla rimantidina.

SORVEGLIANZA CONTINUA - È la chiave per riconoscere in tempo l'arrivo della pandemia. L'Oms ha una rete di oltre 120 centri nazionali di riferimento in oltre 90 Paesi e ognuno di essi controlla l'andamento dell'influenza e isola i virus responsabili. Non appena viene identificato un virus insolito, questo viene immediatamente segnalato al programma globale dell'Oms sull'influenza.

25 aprile 2009

 

 

 

 

Intervista al professor Giorgio Palu’ presidente della Società europea di virologia

Il virologo: "Nessun allarme per l'Italia Bene attrezzati per farmaci e controllo"

"Dove esiste una buona organizzazione l’infezione viene identificata e non è mortale"

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La scheda: tutte le domande e le risposte sul virus 25 aprile 2009

Giorgio Palù (dal web)

ROMA – E’ una chimera il virus H1N1 che si propone come candidato per diffondere la nuova pandemia. "E’ un assemblaggio di virus di varie specie suine e aviare. Arriva dagli uccelli e si è riassorbito nel maiale", descrive le caratteristiche del microrganismo che in Messico avrebbe seminato 80 vittime Giorgio Palù, presidente della Società europea di virologia, nata proprio due giorni fa. Una coincidenza suggestiva. La società riunisce i massimi esperti internazionali del settore e sarà presieduta dal tedesco Otto Haller, della Albert Ludwigs University di Freiburg.

Come si è formata questa chimera?

"E’ il risultato del rimescolamento tra virus diversi, non umani, che si sono assemblati nel maiale e possiede i recettori, cioè gli agganci, per infettare le cellule sia dell’uomo sia di specie animali. Il suino ha avuto in questo caso la funzione di serbatoio del rimescolamento genetico, come è accaduto pare per la Spagnola, la grande pandemia del 1918".

Che tipo di pericolo corre l’Italia e in generale l’Europa?

"Questo H1N1 è un virus influenzale di tipo A e appartiene allo stesso sottotipo di quelli stagionali, che ci fanno ammalare d’inverno. Il vaccino con cui ci proteggiamo dall’influenza stagionale contiene anche il ceppo A H1N1. Però il virus responsabile dei casi californiani e messicani possiede un genoma diverso rispetto a quelli che conosciamo. Dunque è nuovo per il genere umano. Ha la caratteristica di trasmettersi da uomo a uomo ed è per questo che costituisce un potenziale rischio".

Perché dovremmo temerlo più dell’H5N1, il virus della febbre aviaria?

"Il virus dell’aviaria non ha la capacità di passare da uomo a uomo. La trasmissione interumana non è mai stata provata da quando fece la sua comparsa nel 1997 a Hong Kong e poi si spostò nella Cina del sud, Indonesia, Viet Nam e altri Paesi (ora sta creando problemi in Egitto, 70 infezioni circa, ndr). Gli unici pochi casi, non più di 4, di trasmissione interumana sono stati causati dall’estrema promiscuità tra gli animali infetti, i polli, e le persone infettate. Gli episodi hanno riguardato zone del Sud Est asiatico dove le famiglie convivono con i volatili. In altre parole l’H5N1 non è attrezzato per riconoscere i recettori delle cellule umane e aggredirle. Ecco perché dal ’97 ad oggi non è riuscito a compiere il cosiddetto salto di specie. E la pandemia non si è mai sviluppata".

La febbre suina è secondo lei un pericolo per l’Italia?

"L’Italia è bene attrezzata dal punto di vista della sorveglianza, organizzazione, rete di prevenzione e farmaci. Non c’è ragione di allarme".

Eppure l’Oms ha dichiarato lo stato di allerta numero 3, equivalente alla pre-pandemia. La scala prevede 6 livelli.

"E’ vero e non mi stupirei se si passasse al quarto livello, caratterizzato da un numero superiore di infezioni. Però abbiamo visto che dove esiste una buona organizzazione l’infezione viene identificata e non è mortale. Guardiamo l’esempio della California dove hanno immediatamente isolato il virus. Non c’è motivo di farsi prendere dal panico. E bisogna vedere se il virus che ha ucciso 80 persone in Messico è lo stesso della California. Il Messico non ha il sistema di sorveglianza occidentale".

I farmaci antivirali sono efficaci per contrastare l’infezione da H1N1? L’italia ha diverse scorte, come ha dichiarato il sottosegretario Ferruccio Fazio.

"Sì gli antivirali sono efficaci se utilizzati nelle prime ore dell’infezione. L’Italia possiede 80 mila cicli di terapia in compresse e 1 milione di dosi spray di due farmaci a base delle molecole oseltamivir e zanamivir".

Professor Palù, quali sono gli obiettivi della Società europea di virologia?

"Come vediamo anche oggi, la sfida dei virus è estremamente impegnativa data la capacità di questi agenti patogeni di adattarsi alle situazioni modificando il proprio genoma. Il nostro obiettivo è studiare i possibili strumenti per la profilassi e la terapia e scoprire i meccanismi attraverso i quali un virus riesce a infettare la cellula umana".

Margherita De Bac

25 aprile 2009

 

 

 

 

 

Intervista a Gianni Rezza, epidemiologo dell'Istituto Superiore di Sanità

Influenza suina: che cosa c'è da sapere

"Non sappiamo ancora quanto sia davvero letale il virus". "Mettere a punto un vaccino è possibile". "Nessun problema per la catena alimentare"

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Malattie infettive: l'esperto risponde

Un virus influenzale (Grazia Neri)

MILANO -C’è da preoccuparsi per l’influenza di origine suina che ha colpito il Messico e gli Stati Uniti? Questa volta "ci siamo davvero"? E' la tanto temuta e attesa pandemia?

"Si sa ancora poco sull’andamento di questo focolaio epidemico ma si sa che il virus è un H1 N1, dello stesso tipo di quello della "Spagnola", anche se diverso " spiega Gianni Rezza epidemiologo del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, di Roma. "E' vero che i virus H1 N1 sono sempre circolati, tant'è vero che sono entrati nella composizione dei vaccini, questo però è di origine suina e sembra avere componenti geniche nuove, e , aspetto più importante, pare in grado di trasmettersi da uomo a uomo: questo è il motivo all'origine dei focolai in Messico e negli Stati Uniti e dei relativi allarmi".

QUANTO È LETALE -Ma quanto è "mortale" questo virus? "A questo proposito va fatta una distinzione fra Stati Uniti e Messico" chiarisce l'esperto. "Mentre i casi negli Usa sembrano essere stati tutti lievi, come una banale influenza, l'effettiva letalità dei focolai in Messico va ancora stabilita perchè le informazioni sono ancora preliminari. Infatti sembra che non siano particolarmente colpiti bambini e anziani, cioè la fasce normalmente a rischio in qualsiasi influenza bensì giovani adulti, e questo farebbe propendere per una letalità fuori dell'ordinario. Però, d'altro canto, si dice anche che su 800 casi di infezione ci siano stati 60 decessi, di cui però solo 20 confermati. Se il tasso di letalità fosse effettivamente di 60 su 800 sarebbe alto, ma se fosse di 20 su 800 la valutazione sarebbe diversa e meno allarmante. Se poi si scoprisse che ci sono stati altri casi di infezione per ora non registrati e il numero di morti rimanesse lo stesso la preoccupazione per la letalità del virus scenderebbe decisamente". "L'unica cosa che si può dire oggi è che è presto per pronunciarsi con certezza sul tasso di letalità dell'infezione e che bisogna essere molto cauti prima di trarre conclusioni dai dati finora a disposizione".

PUÒ ARRIVARE IN ITALIA? -Questa epidemia può arrivare in Italia? "Per ora è impossibile dirlo, ma possiamo fare alcuni considerazioni" risponde Rezza. "La prima è sulla stagionalità. Se è vero che in climi subtropicali la stagionalità ha un'importanza inferiore, alle nostre latitudini ha invece un peso. In Europa alla fine di aprile è insolito che si diffonda un'epidemia influenzale , perchè in Paesi come il nostro la diffusione dell'influenza ha una stagionalità abbastanza netta nel periodo autunnale-invernale, e questo forse gioca a nostro favore". "Certo" prosegue l'esperto, "si tratta di considerazioni di tipo probabilistico sulla scorta delle esperienze epidemiologiche, ovviamente non è possibile garantire che se i casi in Messico non dovessero essere arginati e il virus dovesse cominciare a diffondersi, sarebbero rispettati i criteri di stagionalità classica".

IL VACCINO -Nel caso in cui l'epidemia messicana dovesse diffondersi cosa si potrebbe fare? "In quel caso si porrebbe il problema di mettere a punto strategie vaccinali rapide" risponde l'epidemiologo. "Si porrebbe, in particolare, il problema di anticipare eventualmente una campagna vaccinale. Per ora, però, è solo doveroso sviluppare meccanismi di controllo e sorveglianza, anche se rimane sempre la speranza che tutto possa rimanere confinato al Messico e l'allarme rientrare in breve tempo".

Sì, ma se le cose dovessero andare male e l'epidemia diffondersi quanto tempo occorrerebbe per preparare un vaccino? "Non dovrebbe essere difficile mettere a punto un vaccino specifico abbastanza rapidamente. Il problema sarebbe, casomai, produrlo in dosi sufficienti a fare una campagna vaccinale di massa in tempi brevi se dovesse davvero occorrere".

I FARMACI -Vale la pena procurarsi qualche farmaco attivo contro i virus influenzali ? Non c'è il rischio di una corsa all'accaparramento come nel caso dell'influenza aviaria? "Sembra che per ora il virus sia sensibile ai farmaci inibitori delle neuroaminidasi. Chiaramente quando un virus é sensibile a un certo antivirale, il farmaco può essere uno strumento utile, ma la corsa all'approvvigionamento individuale è sbagliata, anche perchè si rischia di scambiare per influenza qualsiasi infezione virale (e in questo periodo è molto improbabile che lo sia). E usando male il farmaco non solo lo si prende inutilmente, ma si rischia di fargli perdere efficacia per quando dovesse essere davvero utile. Ripeto: non siamo in fase di allarme". "Certo, se una persona è appena tornata dalle zone del Messico dove c'è stata l'epidemia e gli viene la febbre li prenda pure, ma per ora in Italia non ci sono proprio altri casi in cui avrebbe senso".

MAIALI -C'è già che pensa che i maiali possano esser veicolo di infezione anche in Italia. "Per carità, non cadiamo in un panico assolutamente sconsiderato. Il problema di questo virus è che si diffonde da uomo a uomo, lasciamo stare i maiali. E a parte il fatto che non importiamo carne suina dal Messico per quanto ne so, i maiali italiani non sono un pericolo e si può tranquillamente mangiare carne di maiale e salumi. Non generiamo un panico assurdo come è successo con l'aviaria".

VIAGGI - É il caso di non recarsi in viaggio in Messico o negli Stati Uniti? "Non è il caso di andare in Messico nelle zone in cui si sono verificati i focolai d'infezione. Per gli Stati Uniti per ora mi sembra che non ci siano le condizioni per limitare i viaggi. In ogni caso è consigliabile consultare prima di partire il sito "Viaggiare sicuri" del Ministero degli Esteri per avere informazioni aggiornate"

DA "H5N1 A "H1N1"? - Una curiosità: ma non doveva essere un "H5N1" il virus che avrebbe creato le premesse per la temuta, nuova, grande pandemia influenzale? "L'influenza è ciclica, ma esistono eventi imprevisti. Prima o poi, l'abbiamo sempre detto, un virus animale sarebbe venuto fuori. E come abbiamo visto, non era affatto detto che sarebbe stato il tanto temuto H5N1 . E anche adesso, non possiamo ancora dire se questo H1N1 sia il virus "cattivo" tanto atteso".

Luigi Ripamonti

25 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

Il racconto Su Internet colonne di lettori inquieti, confusi, suggestionati

Laboratori e vaccini dei soldati

Negli Usa dilaga la psicosi

Le teorie del complotto sull'origine della nuova malattia

WASHINGTON — Lo hanno scritto prima che fosse dato l'allarme sanitario. Il 18 marzo. È uno scenario da film. L'esercito americano ha estratto il genoma dell'influenza "spagnola" da una vittima, un uomo morto nel 1918 e il cui corpo è stato estratto dalla fossa ghiacciata dell'Alaska. Adesso – accusano – gli scienziati militari stanno facendo esperimenti per produrre un nuovo virus. Una ricostruzione meticolosa, con nomi, dati, studi, collegamenti. Una teoria che, con l'esplodere dell'emergenza messicana, si è guadagnata su Internet colonne di lettori inquieti, confusi, suggestionati. Ma non è l'unica. Come spesso accade si cercano spiegazioni che superino le verità ufficiali. Nella testa di tanti ronza l'idea che l'allerta è stata data con colpevole ritardo. E qualcuno si ricorda del misterioso episodio emerso pochi giorni fa a Fort Detrick, Maryland. Nel sofisticato laboratorio che opera in stretto contatto con il Pentagono sono spariti — da tempo — tre "esemplari" del "virus dell'influenza equina".

Partono le indagini che dovrebbero avere un esito rassicurante. Le autorità, infatti, hanno sostenuto che "molto probabilmente" le provette sarebbero andate distrutte. Vuoi vedere, suggeriscono i dietrologi non convinti dalla ricostruzione, che c'è qualche legame? Un dubbio rafforzato dalla storia recente di Fort Detrick. Qui lavorava il principale accusato per l'attacco all'antrace del 2001. Uno stimato ricercatore che togliendosi la vita è come se avesse confessato la sua responsabilità. In realtà non sono mancate perplessità sulla fondatezza delle accuse. Altri sospetti sono volati fino all'Isola di Plum, sulla punta a nordest di Long Island, il centro dove si conducono ricerche su epidemie collegate agli animali. Nella caccia all'untore si mescolano articoli di giornale, complotti misteriosi, libri e voci incontrollabili. Del tipo: "Una mia amica conosce un autista di camion che parte di notte da un deposito di New York e trasporta qualcosa di strano in Arizona, al confine con il Messico".

C'è chi, scavando negli archivi, ricorda lo strano precedente del 1976. A Fort Dix, New Jersey, si sviluppa un focolaio dell'influenza dei suini. Viene preparato un vaccino ma non appena viene somministrato provoca reazioni devastanti sulle persone. Dal Messico rispondono con battute, ironie ma anche qualche teoria. Compresa la presunta distruzione da parte dell'esercito di rifiuti e abiti usati di provenienza statunitense. Forse, ipotizza, bisognerebbe indagare in questa direzione. Era "materiale contaminato"? È partito da lì il virus che spaventa il Paese centroamericano e i suoi vicini? Ma non c'è bisogno di spingere le persone a guardarsi intorno. In preda alla psicosi si moltiplicano le segnalazioni su scuole decimate dalle assenze: "Guardate, alla Coolbaugh sulle Pocono Mountain, ci sono molti ammalati". "Sì, anche in un istituto di New York. Alcuni ragazzi erano appena stati in Messico".

Davanti ai bollettini dell'Oms c'è chi chiede cosa si possa fare, se ci sono farmaci adeguati o se l'unica risposta è la mascherina sul volto. I più smaliziati replicano: "Vedrete, annunceranno un nuovo vaccino". E alludono a una manovra commerciale, confortati dal balzo in Borsa di un paio di note società farmaceutiche: "Fanno i soldi con le nostre paure". Discorsi che non tranquillizzano i più impauriti. Che arrivano a rivedere le ultime ore come quelle del Gran Contagio. "Ora che ci penso: ero all'aeroporto e c'erano tante persone con il raffreddore. Sono andato in ufficio, stessa cosa. Tutti tossivano. Davvero strano con questo clima tiepido". No — per chi crede alla manipolazione — non è strano. E aggiunge una profezia inquietante: "Se la situazione precipita chiuderanno le frontiere. Dichiareranno la quarantena, imporranno lo stato d'emergenza. La minaccia dell'influenza sarà una buona scusa".

Guido Olimpio

26 aprile 2009

REPUBBLICA

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.repubblica.it/

2009-05-02

Ricoverato un cinquantenne di ritorno dal paese nordamericano: è guarito

Sale il bilancio dei contagi: 658, 17 vittime. Da oltre Oceano notizie di cauto ottimismo

H1N1, un caso di infezione a Massa

Messico: "Situazione più stabile"

Il governo italiano tranquillizza: "Diffusione fino all'estate ma non c'è di che preoccuparsi"

di BRUNO PERSANO

H1N1, un caso di infezione a Massa Messico: "Situazione più stabile"

ROMA - I primi sintomi sono stati mal di testa, brividi e un po' di tosse, ma niente febbre. Così deve aver pensato ad un semplice malessere. Solo tre giorni dopo, quando è andato dal medico, ha capito che si trattava della nuova influenza, l'H1N1. In Italia, il primo paziente ad averla contratta è un pensionato cinquantenne di Aulla, in provincia di Massa Carrara. Era arrivato il 23 di aprile dal Messico, con la moglie, dopo sei mesi trascorsi dal figlio. Ricoverato all'ospedale di Massa, è guarito.

Il bilancio dell'Oms. Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità i casi conclamati di infezione nel mondo sono quasi 660, 658 secondo l'ultimo bilancio, ma nelle statistiche ufficiali manca, tra gli altri, il caso italiano. Diciassette i malati morti per conseguenza del virus della "nuova influenza" come è stata ribattezzata la malattia dopo il primo appellativo di "febbre suina". Anche se il ministro della Salute messicano ha affermato che nelle ultime ore si è entrati in "una fase di stabilizzazione" del contagio, il direttore dell'Ufficio allarme dell'Oms non ha esitato a ripetere che la situazione è di "imminente pandemia".

"Situazione sotto controllo in Italia". Il governo italiano però tranquillizza. "La situazione è sotto controllo" dice Silvio Berlusconi. E il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio è ancora più esplicito: "Non siamo preoccupati", ripete. Anche se non nasconde che "la diffusione del virus proseguirà fino all'estrate, non accetta allarmasmi: "La malattia ha una sintomatologia meno aggressiva di un'influenza stagionale". L'Azienda italiana del farmaco gli fa eco e assicura che "l'Italia possiede scorte di antivirali per almeno due mesi".

Precauzione per i turisti dal Messico. Per precauzione però, le autorità sanitarie governative hanno deciso di invitare i passeggeri e gli equipaggi degli aerei di ritorno dal Messico di seguire norme igieniche specifiche. Una circolare redatta in accordo con l'Enac, dispone che i viaggiatori provenienti da aree interessate da focolai restino a casa almeno per i successivi 7 giorni.

Ricoverata a Milano una bimba di 4 anni. Per ora sono 21 i casi sospetti registrati in Italia, tra cui una bimba di quattro anni con sintomi influenzali arrivata a Milano con un volo che ha fatto scalo in Messico: è ricoverata nell'ospedale Sacco. L'ultimo caso sospetto è quello di una hostess e di altre 12 persone scese alla Malpensa da Cancun, in Messico. I test sulla donna sono risultati negativi, ma resta sotto osservazione il gruppo di passeggeri ed equipaggio che lamenta sintomi influenzali.

(2 maggio 2009)

 

 

 

 

 

H1N1, a Massa il primo caso

Fazio: "Virus si diffonderà

ma non siamo preoccupati"

L'Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell'ospedale locale è affetto da nuova infuenza. "Adesso è guarito". E' il primo caso in Italia. Il sottosegretario alla Salute avverte: "Progressiva diffusione fino all'estate ma nessuna preoccupazione in Italia". Percorsi differenziati per i passeggeri di ritorno dal Messico. Test negativo per caso sospetto a Malpensa di una hostess proveniente dal Messico. L'organizzazione mondiale della Sanità (Oms) conferma che i casi finora accertati di influenza suina sono distribuiti in 15 diversi paesi e avverte: "Una pandemia è ancora imminente". Secondo il nuovo bilancio Oms le vittime sono 17, i casi accertati nel mondo 658

 

18:40 Oms: "Una pandemia è ancora imminente"

"Una pandemia è ancora imminente". Lo ha detto il direttore dell'Ufficio Allarme e Risposta dell'Organizzazione mondiale della sanità Michael Ryan

18:17 Gb, migliaia approfittano nuova influenza per darsi malati

Migliaia di britannici avrebbero sfruttato la paura di diffusione della nuova influenza di origine suina per darsi malati sul lavoro e si teme che dopo il weekend-ponte con il primo maggio il loro numero si teme possa impennarsi, facendo perdere milioni di sterline ai datori di lavoro. E' quanto scrive oggi il quotidiano britannico Daily Mail nell'edizione online, secondo cui negli ultimi tempi, da quando è scoppiata la crisi, le assenze sul lavoro nel Regno Unito sono aumentate del 20%

18:16 Bimba sotto osservazione a Milano

Una bambina di quattro anni con sintomi influenzali arrivata a Milano con un volo da Cuba che ha fatto scalo a Cancun si trova sotto osservazione da oggi all'ospedale Sacco. Dall'ospedale, che è uno dei centri italiani di riferimento per le emergenze epidemiologiche, hanno spiegato che le è stato fatto il test rapido, del quale non si hanno ancora i risultati, e le verrà fatto il test multiplex

18:08 Usa, 160 i casi confermati

Sono 160 i casi di influenza A confermati negli Stati Uniti, secondo i dati diffusi dal Centro per il controllo delle patologie infettive di Atlanta

17:59 Negativo test per caso sopetto hostess

E' risultato negativo ai controlli della nuova influenza il caso dell'hostess arrivata a Malpensa con un volo da Cancun in Messico. Secondo quanto si è appreso, quindi, restano ora in osservazione 12 persone considerate casi sospetti

17:39 Oms, non sappiamo quanto sia grave

L'Organizzazione mondiale della sanità "non sa a quale punto la pandemia" di nuova influenza "possa essere grave" ha dichiarato un responsabile dell'Oms, secondo cui sarà determinante l'evoluzione della situazione nei "prossimi giorni in Europa"

17:32 Oms, no massiccia diffusione fuori Nordamerica

Non ci sono prove di una "massiccia diffusione della nuova influenza al di fuori del Nordamerica". Lo ha dichiarato il direttore dell'Ufficio di allarme e risposta dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Michael Ryan, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra sull'epidemia in cui ha Ryan ha anche confermato che per il momento il livello di rischio resta a 5

17:08 Messico, epidemia in fase di stabilizzazione

In Messico l'epidemia di influenza A è "in fase di stabilizzazione". Lo ha detto il ministro della Sanità, José Angel Cordova, avvertendo però che il Paese non è ancora fuori pericolo. "Sarei frettoloso nel dire che il momento più difficile è passato, ma credo di avere sufficienti elementi per dire che siamo in una fase di stabilizzazione", ha detto in una conferenza stampa. "I contagi da persona a persona si mantengono bassi e i ricoveri in ospedale sono diminuiti" ha aggiunto

17:00 Usa, Canada e Messico rassicurano su maiali

Stati Uniti, Messico e Canada hanno pubblicato oggi un appello comune perché la epidemia di nuova influenza non sia usata come pretesto per bloccare il commercio di alcuni prodotti, come la carne di maiale. "Esortiamo con vigore la comunità internazionale a non usare la nuova influenza per creare limiti inutili agli scambi commerciali", afferma la dichiarazione sottoscritta dai ministri dell'Agricoltura dei tre paesi

16:51 Messico, sono 443 i casi accertati

E' salito a 443 il numero di casi accertati di influenza A (H1N1) in Messico, tra i quali 16 morti. Il ministro alla Salute José Angel Cordova ha dichiarato che nel corso degli ultimi test di laboratorio sono stati registrati 46 nuovi casi d'infezione

16:43 Aifa: "In Italia scorte antivirali per due mesi. Siamo tranquilli"

In caso di diffusione su larga scala, l'Italia "possiede scorte di antivirali per almeno due mesi". Lo ha detto il direttore generale dell'Azienda italiana del farmaco Aifa Guido Rasi, sottolineando: "Siamo tranquilli"

16:39 Hostess dal Messico: caso sospetto a Malpensa

Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, ha ammesso che c'è un nuovo caso sospetto in Italia: è quello di una hostess in arrivo con un areo da Cancun in Messico all'aeroporto di Malpensa, nei giorni scorsinte. L'intero equipaggio è sotto osservazione

15:44 Fazio: "Nessuna preoccupazione in Italia"

Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha detto: "Non siamo preoccupati per la salute dei cittadini italiani. Si tratta di una sintomatologia molto leggera, meno aggressiva di una influenza stagionale. Non c'è un rischio di salute per i cittadini"

15:38 Percorsi differenziati per i passeggeri di ritorno dal Messico

Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, in accordo con l'Enac, ha attivato dei percorsi sanitari differenziati per i passeggeri di ritorno dal Messico

15:32 Fazio: "Rischio più per economia che per cittadini"

Il rischio relativo all'influenza H1N1 "non è tanto per la salute dei cittadini, ma per l'economia". A dichiararlo è stato il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio. Un altro pericolo, secondo Fazio, è quello a lungo termine che potrebbe riguadare una possibile "mutazione del virus". Fazio ha poi assicurato che su tutti i 21 casi osservati in italia non ce n'è stato nemmeno "uno ritenuto grave"

15:22 Governo: progressiva diffusione fino all'estate

E' attesa "una progressiva diffusione del virus fino all'estate". Lo ha riferito il sottosegretario Ferruccio Fazio nella conferenza stampa convocata dal ministro della Salute, Maurizio Sacconi, a seguito del primo caso di febbre suina in Italia, a Massa

15:14 Sacconi conferma caso italiano

Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha confermato nel corso di una conferenza stampa "l'emergere del primo caso di influenza A"in Italia.

14:45 Terzo caso in Israele

Un terzo caso di nuova influenza è stato diagnosticato in Israele, secondo un portavoce del ministero della Sanità. Si tratta di un uomo di 34 anni, tornato alcuni giorni fa dal Messico assieme alla moglie di 27 anni. Quest'ultima è ora sotto osservazione. L'uomo è in isolamento nell'ospedale Ichilov di Tel Aviv. Le sue condizioni, a quanto si è appreso, non destano preoccupazione.

14:44 Virus si diffonde in Germania

Uno degli uomini tornati dal Messico in Germania con l'influenza suina ha infettato un altro paziente e un'infermiera nell'ospedale dove era ricoverato. Ad annunciarlo l'Istituto pubblico Robert Koch (RKI). Sono cosi' saliti a sei i casi confermati in Germania di febbre suina, due dei quali, per la prima volta, riguardano persone che non si sono recate in Messico.

14:43 Assessore Toscana: "Nessun motivo di allarme"

"Per le conoscenze che abbiamo del caso, possiamo dire che c'è da stare tranquilli. Le direttive e la sequenza degli interventi hanno funzionato". Lo ha detto l'assessore alla salute della Regione Toscana, Enrico Rossi, in merito alla positività alla cosidetta influenza suina riscontrata in un paziente ricoverato all'ospedale di Massa. "Il paziente è stato sottoposto a terapia antivirale - ha spiegato Rossi -. Ha contratto una forma blanda, non particolarmente aggressiva dell'influenza. Presto sarà dimesso".

12:42 Obama: "Aggressivi contro il virus"

Gli Stati Uniti stanno rispondendo in modo "rapido e aggressivo" al diffondersi dell'influenza suina, un virus che per la capacità di trasmettersi da uomo a uomo ha creato il "potenziale" rischio di pandemia. E' quanto ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel corso del consueto messaggio del sabato.

12:27 La cantante hip hop sta bene

Sarebbe un falso allarme la notizia diffusa dal Sun a proposito del contagio da influenza avuto dalla cantante del gruppo inglese hip hop N-Dubz, Tulisa Contostavlos. La ragazza, 20 anni, è in Grecia a casa della nonna. "Sta bene e non è mai stata ricoverata" precisano fonti ufficiali greche.

12:18 Già guarito il paziente di Massa

"'Il paziente non presenta piu' nessuna sintomatologia, è guarito". Lo ha detto il direttore generale dell'Asl 1 di Massa, Antonio Delvino parlando all'ANSA. Il direttore generale ha spiegato che "sono stati sottoposti a profilassi antivirale i suoi parenti più stretti e le persone che hanno avuto contatto con lui".

"Il paziente è guarito, non rischia più niente". Il paziente è un cinquantenne della provincia di Massa arrivato dal Messico il 23 di aprile e poi ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Massa.

 

12:11 Benin, un caso sospetto

Primo caso sospetto di febbre suina segnalato in Benin. Un ragazzo di origini europee di 25 anni potrebbe aver contratto il virus dell'influenza durante un soggiorno in Messico.

12:02 Influenza, a Massa il primo caso in Italia

L'Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell'ospedale locale è affetto da Nuova Infuenza. E' il primo caso in Italia. Lo ha detto all'ANSA il direttore generale dell'Asl 1 di Massa Antonio Delvino. "E' stato telefonicamente confermato dall'Istituto superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a Massa all'influenza di tipo A, ceppo H1n1", ha spiegato.

12:02 Influenza, a Massa il primo caso in Italia

L'Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell'ospedale locale è affetto da Nuova Infuenza. E' il primo caso in Italia. Lo ha detto all'ANSA il direttore generale dell'Asl 1 di Massa Antonio Delvino. "E' stato telefonicamente confermato dall'Istituto superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a Massa all'influenza di tipo A, ceppo H1n1", ha spiegato.

11:48 Bologna, negativo 55enne ricoverato

E' risultato negativo all'infezione da virus ah1n1 l'uomo di 55 anni ricoverato da lunedì al reparto malattie infettive del policlinico s.Orsola-Malpighi di Bologna.

11:26 Genova, falso allarme influenza

Falso allarme influenza suina a Genova. Una donna si è infatti presentata nella notte di ieri all'ospedale San Martino lamentando febbre alta. Poichè nei giorni scorsi era venuta a contatto con una persona appena giunta dal Messico, la donna ha temuto che potesse trattarsi di influenza suina ed ha chiesto l'aiuto dei sanitari. Immediatamente è stata ricoverata e sottoposta ad accertamenti.

11:10 Oms, 615 casi

L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha diffuso oggi attraverso il suo sito internet il nuovo bilancio (aggiornato alle 06:00 Gmt, le 8:00 italiane) sulla diffusione della nuova influenza da virus H1N1, con 615 casi accertati in 15 paesi, di cui 16 mortali. Il bollettino precedente dell'Oms riferiva di 367 casi accertati e 10 morti.

10:59 Toscana, sette casi negativi

Sette test negativi per gli otto possibili casi di influenza suina segnalati in Toscana dall'inizio della vicenda: secondo quanto si apprende dalla Regione per il paziente adulto segnalato dall'ospedale di Massa si attendono ancora i risultati delle analisi sui campioni biologici inviati al laboratorio di virologia dell'istituto superiore della sanità.

10:45 Egitto, via all'abbattimento dei maiali

Le autorità egiziane avviano oggi l'abbattimento ad abbattere migliaia di maiali, una misura estrema adottata dal cairo dopo lo scoppio dell'epidemia di febbre suina in Messico.

10:38 Sputa all'avversario: "Prendi la suina"

Sputa e tossisce in faccia all'avversario minacciando di contagiarlo con la febbre suina. L'incredibile episodio è accaduto nello stadio di Vina del Mar, in Cile, dove la squadra locale, l'Everton, affrontava i messicani del Chivas Guadalajara nella partita di ritorno degli ottavi di finale della Coppa Libertadores (terminata 1-1 con l'eliminazione dei cileni). Protagonista il difensore messicano Hector Reynoso, che a pochi minuti dalla fine dell'incontro ha tossito e sputato addosso all'attaccante cileno Sebastian Penco.

10:31 Esperti Usa: virus non particolarmente pericoloso

Il virus della nuova influenza detta suina è meno pericoloso di quanto si temesse in un primo momento. Nancy cox, responsabile del settore influenza del centro di controllo e prevenzione delle malattie di atlanta, in usa, ha detto che il virus h1n1 non ha caratteristiche genetiche e "forza" paragonabili, ad esempio, alla pandemia della "spagnola" che si diffuse nel mondo dal 1918.

09:29 Oms, 367 casi in 13 paesi

L'organizzazione mondiale della Sanità (Oms) conferma che i casi finora accertati di influenza suina sono 367, distribuiti in 13 diversi paesi. Secondo il nuovo bilancio le vittime sono dieci, nove in Messico e una negli Stati Uniti.

08:43 Usa, 430 scuole chiuse

Cresce la paura per la febbre suina negli stati uniti. Più di 430 scuole sono state chiuse in 18 stati per prevenire il diffondersi dell'epidemia, mentre nelle ultime ore sono stati registrati una ventina di nuovi contagi nel paese.

08:15 Hong Kong, 300 in quarantena

Dopo la conferma del caso di influenza suina su un turista messicano 25enne, le autorità di Hong Kong hanno deciso di mettere in quarantena sanitaria 300 persone nell'hotel in cui il turista è stato.

08:13 Gb, colpita cantante hip hop

La febbre 'suina' colpisce anche i vip. La cantante di un gruppo hip hop molto celebre fra i teenager del Regno Unito, gli 'n-dubz', è stata ricoverata con i sintomi della nuova influenza Lo scrive il Sun di londra, che ha pubblicato le foto in ospedale della 20enne tulisa contostavlos, leader della band.

 

08:12 Corea del Sud, un caso di influenza

Le autorità sanitarie della Corea del sud hanno confermato che un primo caso di influenza A/H1N1 è stato individuato nel paese asiatico.

08:10 Brasile, 7 casi sospetti

I sono sette casi sospetti di influenza suina in brasile. E' quanto ha fatto sapere il ministero della sanità di Brasilia. Oltre questi sette, altri 14 pazienti sono sotto la lente delle autorità sanitarie.

08:09 16 morti in Messico

L'ultimo bilancio dell'influenza da suini in Messico è di 16 morti e 381 casi accertati. Lo ha annunciato il ministro della Sanità messicano, Josè Angel Cordova.

08:08 Due casi sospetti in India

Due persone sono ricoverate in osservazione a New Delhi, in India, perchè presentano i sintomi della nuova influenza. Lo riferisce la televisione indiana IbnLive. Il primo in osservazione è un ragazzo di 25 anni di Ghaziabad, nello Stato settentrionale dell'Uttar Pradesh, non lontano da Delhi, ritornato dal Texas il 19 aprile. L'altro ricoverato è un cittadino britannico di 35 anni, che si è presentato al Ram Manohar Lohia Hospital di Delhi, dove è ricoverato anche il primo uomo, accusando i sintomi del virus A/H1N1.

 

 

 

 

 

2009-05-01

H1N1, 331 casi confermati

Prime guarigioni dal virus

Le persone contagiate si trovano in 12 paesi. Perugia, accertamenti su turista americana. Oms: nessuna riunione comitato di emergenza

 

15:44 Un caso anche in Danimarca

La Danimarca è il 12esimo paese ad aver registrato un caso di influenza suina.

15:41 Messico, 343 casi confermati

Il bilancio della febbre suina in Messico è aumentato a 343 casi confermati di cui 15 si sono rivelati mortali. Lo ha annunciato il ministro della sanità José Angel Cordova.

15:33 Hong Kong, primo caso di febbre suina

Per la prima volta a Hong Kong è stato registrato un caso i contaminazione da febbre suina. Si tratta di un cittadino messicano arrivato ieri dal messico via Shanghai. Il metropark hotel, dove ha alloggiato, è stato isolato dalle autorità.

15:16 Austria, due casi sospetti

Le autorità sanitarie austriache hanno posto sotto analisi due persone, appena tornate da un viaggio in messico, perché presentano sintomi da febbre suina. I risultati dei test dovrebbero essere noti domani pomeriggio.

 

14:54 Continental airlines dimezza voli verso il Messico

Continental airlines, la compagnia Americana con il maggior numero di collegamenti verso il messico, ha annunciato oggi una riduzione "temporanea" del 50% dei voli diretti nel paese, mantenendo comunque tutte le destinazioni.

14:25 Giappone, negativo il caso sospetto

'Unico caso sospetto di febbre suina in Giappone, un ragazzo di 17 anni, non ha mai contratto la malattia. Lo hanno reso noto le autorità giapponesi.

13:19 Ministero Salute: solo casi negativi

Tanti i casi sospetti, ma tutti negativi. In italia al momento non sono stati segnalati casi confermati di nuova influenza umana a/h1n1. Lo si legge nel bollettino di aggiornamento del ministero del lavoro, salute e politiche sociali.

13:12 Perugia, dimesso turista americano

E' stato dichiarato dimissibile, dai sanitari lo hanno in cura, il turista americano di 58 anni ricoverato da mercoledì scorso a titolo precauzionale nel reparto di malattie infettive dell' ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia con "lievi sintomi similinfluenzali".

12:41 Negativo il caso sospetto di Bologna

E' risultato negativo al virus A H1N1 l'uomo di 55 anni ricoverato lunedì scorso al reparto malattie infettive del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna e che era stato considerato un caso 'probabile' della nuova influenza. La conferma - fa sapere la Regione Emilia-Romagna in una nota - è arrivata dal Ministero della Salute, dopo gli esami eseguiti dall'Istituto superiore di sanità, che ha esaminato il campione in cui era stata riscontrato un virus influenzale di tipo A nei primi accertamenti del Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche (Crrem). L'uomo, che aveva accusato sintomi al ritorno da New York, dove sono stati accertati focolai epidemici da virus A H1N1, è in buone condizioni di salute ed è stato dimesso dall'ospedale.

12:08 Giappone, i lottatori di sumo avranno le mascherine

Non è la nuova influenza ad aver colpito il ragazzo giapponese di 17 anni considerato fino ad oggi come l'unico caso sospetto nel paese, ma nonostante questa rassicurazione i lottatori di sumo combatteranno con le mascherine. Lo ha annunciato oggi una portavoce dellàAssociazione nazionale di questo sport nazionale.

"Abbiamo deciso di distribuire dieci maschere a ciascuno dei mille membri dell'associazione", ha aggiunto la portavoce.

E non basta. Agli atleti verrà consegnato anche del sapone antibatterico insieme alla raccomandazione di lavarsi spesso le mani. Le autorità giapponesi hanno annunciato che il liceale di Yokohama che presentava sintomi influenzali, dopo essere stato dal 10 al 25 aprile in Canada, non è stato colpito dal nuovo virus.

11:56 Mos: nessuna riunione comitato di emergenza

L'Organizzazione mondiale della sanità non ha in programma di tenere una riunione del suo comitato di emergenza. Lo ha detto oggi il portavoce Thomas Abraham. Il comitato può raccomandare al direttore generale dell'Oms Margaret Chan di modificare il livello di allerta per la nuova influenza, che mercoledì è stato portato al quinto grado su sei.

11:07 Perugia, accertamenti su turista Usa

Un turista italo-americano di 58 anni si trova ricoverato nel reparto di malattie infettive del Santa Maria della Misericordia di Perugia. Si sospetta un caso di nuova influenza

10:58 Germania, infermiera contagiata da un malato

Il ministero bavarese ha confermato un caso di nuova influenza in un'infermiera che non è stata in Messico ma ha curato uno dei malati. La donna è già guarita

10:55 Israele, due casi guariti

Sono stati dimessi oggi, perchè ormai del tutto sani, i due israeliani ricoverati nei giorni scorsi perchè colpiti da influenza dopo essere rientrati da viaggi in Messico

10:53 Oms, 331 casi confermati in 11 Paesi. 10 morti

Sono 331 i casi di influenza da suini confermati in 11 Paesi, inclusi dieci morti. Lo ha detto oggi l'Organizzazione mondiale della Sanità. Secondo un comunicato della stessa organizzazione, le stime ufficiali di quella che è stata definita influenza A (H1N1) comprendono 109 casi confermati, con un decesso, negli Stati Uniti e altri 156, con nove morti, in Messico. Gli altri Paesi con casi accertati sono Austria (1), Canada (34), Germania (3), Israele (2), Svizzera (1), Gran Bretagna (8), Nuova Zelanda (3), Spagna (13) e Olanda (1). Secondo altre stime, i casi di infezione sarebbero più alti. Per esempio, in Messico, le autorità sostengono che 176 persone sono state colpite dal virus e parlano di 12 decessi.

 

 

 

 

2009-04-30

Febbre suina, 236 malati in 13 Paesi

Bimba italiana ricoverata in Messico

Fazio. "In quarantena i turisti"

Oms: "Aumentano i casi accertati", 88 in più rispetto a ieri. Ricoverata a Oaxaca una bambina di poco meno di 2 anni. Nell'ospedale di Baden test positivo per un cittadino svizzero di ritorno dal Messico. Primo caso accertato anche in Olanda, un bambino di 3 anni. Il Fondo monetario internazionale avverte: "L'impatto della malattia sull'economia sarà piuttosto drastico, soprattutto nel settore turistico". Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio consiglia: "Chi torna dal Messico, rimanga a casa sette giorni. Da domani controlli alle frontiere". Berlusconi mangia in pubblico cubetti di mortadella per testimoniare la bontà del prodotto italiano

 

19:16 Fazio: "Da domani controlli alle frontiere"

Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha detto: "Da domani, massimo dopodomani, scattano i controlli alle frontiere comunitarie per intercettare i viaggiatori provenienti dal Messico, prendere nota della loro identità e comunicarla alla Asl, per vedere se sviluppino febbre"

19:06 Angela, figlia di padre italiano e madre messicana

La bambina italiana ricoverata in Messico si chiama Angela ed è figlia di padre italiano e di madre messicana. La famiglia è residente in Messico

18:58 Bimba italiana ricoverata in Messico

Una bambina italiana è stata ricoverata in ospedale a Oaxaca, in Messico, con i sintomi dell'influenza suina. La bambina, di un anno e nove mesi - ha riferito l'ambasciatore italiano Felice Scauso - ha risposto bene al trattamento medico ed è stata dimessa. Tra 3-4 giorni si saprà se i sintomi sono compatibili con quelli dell'influenza suina

18:27 Appello del Messico alla Ue: "No a misure restrittive"

Le autorità messicane hanno lanciato un appello ai 27 Stati membri dell'Ue affinchè non vengano prese delle misure restrittive nei loro confronti

18:25 Oms: "Cambiare nome del virus"

L'Oms ha deciso che il termine "febbre suina" è fuorviante perché indica un rischio legate alla carne di porco. Per questo l'autorità sanitaria dell'Onu ha deciso di cambiare il nome del virus H1N1. Per ora non si conosce però il nuovo termine esatto

18:19 Fmi. "Impatto economico piuttosto drastico"

L'impatto economico della febbre suina potrebbe rivelarsi "piuttosto drastico" per alcuni paesi. Lo ha affermato il capo economista del Fondo monetario internazionale, Olivier Blanchard, secondo cui sarà soprattutto il settore del turismo a subire le conseguenze più gravi

17:57 Coldiretti: "Un italiano su 10 ha rinunciato alla carne di maiale"

Un italiano su dieci ha rinunciato a comprare carne di maiale. Sul sito della Coldiretti è scritto però che "una stragrande maggioranza - il 72% - non ha mutato le abitudini e continua a consumare regolarmente carne di maiale"

17:35 Ue respinge proposta Francia su stop voli verso Messico

I ministri della Salute dell'Unione europea hanno respinto la proposta del governo francese di vietare i voli verso il Messico a livello Ue

17:23 Oms: "I casi accertati salgono a 236 in 13 Paesi"

Il totale di casi umani di influenza suina ufficialmente notificati all'Organizzazione mondiale della sanità e confermati da analisi di laboratorio è salito a 236 in 13 Paesi, contro i 148 ricoverati di ieri. Lo ha annunciato oggi il vice-direttore dell'Oms Keiji Fukuda

17:20 Oms: "Non ci sono elementi per alzare l'allerta a 6"

L'Oms conferma che non c'è ancora evidenza di un'allerta di pandemia a livello sei, massimo livello della scala di rischio. Ieri, l'Organizzazione mondiale della sanità aveva alzato da 4 a 5 il livello di guardia

16:55 Fazio: "Il virus si trasmette con facilità"

Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha spiegato che la "quarantena" consigliata a chi rientra dal Messico è giustificata dall'elevata trasmissibilità del virus e dall'assenza di immunità da parte della popolazione"

16:45 Fazio: "Chi torna dal Messico rimanga a casa una settimana"

Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha detto: "Chi torna dal Messico, rimanga a casa sette giorni"

16:42 Messico, dimezzato numero ricoverati in ospedale

Il numero dei pazienti ricoverati in ospedale in Messico dopo aver mostrato sintomi sospetti di febbre suina è stato dimezzato. Lo ha annunciato oggi il ministro della salute, Armando Ahued. Il sindaco cella città, Marcelo Ebrard, ha spiegato che le cifre confermano la stabilizzazione dei casi sospetti nella capitale, che conta 20 milioni di abitanti. Il sindaco ha esortato la popolazione a restare vigile

16:29 Altri due casi in Usa, in Nebraska e in Minnesota

Primo caso di influenza suina in Minnesota e primo caso in Nebraska. Lo ha confermato il ministro della Sanità

16:18 Gb, tre nuovi casi, ora 8 conclamati

Tre nuovi casi sono stati accertati in Gran Bretagna portando a 8 il numero di quelli conclamati

16:06 Caso sospetto a Massa, test inviato a Roma

Un caso sospetto di nuova influenza è stato segnalato all'ospedale di Massa. Secondo quanto si è appreso i campioni biologici sono stati inviati al laboratorio di virologia dell'Istituto superiore di sanità per test specifici biomolecolari

15:59 Croce rossa mobilita società nazionali

La Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa (Ficr) ha annunciato oggi a Ginevra disposizioni immediate per aiutare le società nazionali e i loro milioni di volontari nel mondo a rafforzare al più presto i programmi di preparazione, controllo e assistenza per l'emergenza dell'influenza da suini

15:58 Scajola, emergenza è stata molto ampliata

Secondo il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola l'emergenza sulla cosiddetta febbre suina è stata "molto ampliata". Il ministro, intervenuto alla convention organizzata dalla Coldiretti, ha aggiunto che questa emergenza "desta allarme nell'opinione pubblica e sottolinea l'importanza della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari"

15:53 Usa, un caso alla Banca mondiale

Un dipendente della Banca mondiale a Washington ha contratto il virus della nuova influenza A/N1H1. Il dipendente si è ammalato in Messico ed è in convalescenza. Lo ha fatto sapere la stessa organizzazione, precisando che è in corso un secondo esame per confermare la diagnosi. L'uomo, che si era recato in Messico per motivi di lavoro a metà aprile, è guarito completamente

15:51 Due casi sospetti in Sudafrica

Due casi sospetti di influenza suina in Sudafrica. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Sanità, Fidel Hadeba: "Ci sono due casi, ma non sono stati ancora confermati". Il portavoce ha specificato che si tratta di persone che hanno viaggiato di recente in Messico

15:43 Ue, avviato confronto su farmaci e viaggi

I ministri della Salute dell'Ue - per l'Italia il sottosegretario Ferruccio Fazio - hanno avviato in Lussemburgo l'atteso confronto europeo per fare il quadro degli interventi presi e di quelli che dovranno essere attuati, nell'ambito di una strategia di risposta comune alla nuova influenza da H1N1. Il dibattito si sta concentrando sulla controversa questione di introdurre o meno restrizioni nei viaggi verso il Messico, come propone il ministro francese della Salute Roselyne Bachelot. A questa proposta, si apprende da fonti comunitarie, si oppone fermamente la Commissione europea. Sulla stessa linea la Spagna che ritiene questo tipo di misura "non utile in questo momento"

15:40 Spagna, 13 i casi accertati

Il ministero della Sanità spagnolo ha indicato che altri tre casi accertati di nuova influenza sono stati individuati nel Paese, portando a 13 il numero totale per ora di persone che hanno contratto la malattia. Due nuovi casi sono stati registrati a Madrid, uno in Murcia, nel sud della Spagna. Inoltre sono 84 i casi sospetti tuttora sotto osservazione nel Paese

15:32 Roma, 14 casi tutti tutti negativi

Il 'test rapido' per l'ultimo paziente di questa mattina, risulta negativo ma per maggior sicurezza si effettueranno altri test i cui risultati si conosceranno domani: per gli altri 13 casi 'sospetti' esaminati, l'esito dei test è negativo. Lo precisa all'Agi il direttore generale dell'Istituto Nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, Laura Pellegrini, in merito alla 'nuova influenza umana' già 'influenza suina'. Dunque, dei 14 casi 'sospetti' valutati allo Spallanzani, tutti risultano negativi, salvo appunto i test cui sarà sottoposto l'ultimo arrivato

15:26 Spagna non ritiene utile limitare viaggi

La Spagna non ritiene utile introdurre eventuali limitazioni ai viaggi per contrastare il virus della nuova influenza H1N1. "Consideriamo che non sia una misura utile in questo momento", ha detto ai cronisti in Lussemburgo il ministro spagnolo della Sanità, Trinidad Jimenez, precisando che "dal punto di vista tecnico non ha nessuna utilità"

14:57 Mosca sconsiglia viaggi verso continente americano

Il ministero della Sanità russo ha sconsigliato i viaggi nel continente americano. Lo riferisce l'Interfax citando un comunicato. Il ministero ha chiesto agli operatori turistici di informare i cittadini intenzionati a partire per viaggi oltreoceano dei possibili rischi di contagio dalla influenza da suini e di raccomandare fermamente di evitare i viaggi nel continente.

14:40 Primo caso in Giappone

Una passeggera giapponese del volo della Northwest Airlines proveniente da Los Angeles e diretto a Tokyo è stata trovata positiva ai test preliminari all'influenza da suini durante i controlli all'aeroporto internazionale di Tokyo Narita. Lo riferiscono fonti della società di gestione dello scalo, citate dall'agenzia Kyodo.

14:22 Bruxelles: sospensione voli spetta a governi

La decisione di sospendere i collegamenti aerei con il Messico deve essere presa dalle autorità nazionali, la Commissione Ue non ha il potere di assumere un'iniziativa di questo genere. E' quanto si precisa a Bruxelles mentre a Lussemburgo prende il via il Consiglio straordinario dei ministri della Sanità chiamato a fare il punto sull'emergenza. La questione della sospensione di voli dovrebbe comunque essere discussa anche nel corso della riunione per valutarne la necessità e l'efficacia.

14:11 Berlusconi mangia la mortadella in pubblico

Chiusura a effetto per la convention della Coldiretti. Il presidente dell'sssociazione degli agricoltori offre al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi un vassoio della mortadella per testimoniare la bontà del prodotto italiano, sotto i riflettori per l'emergenza legata a virus H1N1. Il premier accetta la sfida, mangia la mortadella e scende con il vassoio in platea, offrendo il prodotto italiano alle autorità sedute in prima fila.

13:54 "Madonna ha la febbre suina", ma è virus informatico

Madonna ha preso la febbre suina: ma era un trucco degli hacker. In Gran Bretagna molte persone hanno ricevuto una e-mail dal titolo "Madonna caught swine flu", ma se si apre il messaggio si propaga un virus che può causare danni al proprio computer. Un minor numero di persone ha ricevuto un messaggio intitolato "Salma Hayek caught swine flu".

13:19 Ministero Salute: "Ancora nessun caso in Italia"

In Italia al momento non sono ancora stati segnalati casi confermati di nuova influenza umana A/H1N1. Lo sottolinea il ministero della Salute nel bollettino delle 12.

13:12 Spagna, 10 casi accertati e 87 sospetti

L'ultimo bilancio del ministero della Sanità spagnolo sui casi di febbre suina nel Paese iberico mantiene a 10 il numero delle persone colpite dal virus A/H1N1. Sono però salite a 87 le persone che si teme siano state contagiate.

13:04 Maiali innocenti, l'Oms sta cercando nuovo nome

Dopo le lamentele di tutti gli allevatori di maiali, che hanno visto crollare le proprie attività dopo la diffusione di quella che e' stata chiamata anche a livello ufficiale febbre suina, l'Organizzazione Mondiale della Sanita' esamina oggi la possibilita' di dare un nome diverso al virus. Già le autorita' sanitarie degli Stati Uniti hanno deciso di rinominarla influenza ''2009 H1N1'', proprio a sottolineare che non sono i maiali la causa del contagio.

12:58 Primo caso olandese è un bimbo di tre anni

E' un bimbo di tre anni, rientrato il 27 aprile da un viaggio in Messico, il primo caso di febbre suina in Olanda. Secondo le autorità sanitarie dei Paesi Bassi, i genitori del piccolo non sono contagiati, ma sono già sottoposti a terapia preventiva.

12:47 Ministri Ue discutono limiti a viaggi in Messico

Le limitazioni ai viaggi tra Unione europea e Messico sono uno degli argomenti sul tavolo dei ministri della Sanità al Lussemburgo. Lo ha detto il ministro ceco Daniela Filipiova

12:46 Società igiene, misure per evitare contagio

Oggi l'unica arma di difesa dalla nuova influenza suina è una corretta igiene personale. La Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) sottolinea come la corsa agli antivirali sia "inutile perché non in grado di prevenire la malattia" e ribadisce che al momento non ci sono vaccini efficaci e non ci saranno per diversi mesi. La via di trasmissione è aerea, quindi sono a rischio tosse, starnuti e contatti stretti soprattutto in luoghi affollati ad alta concentrazione di persone. Le misure per evitare il contagio sono semplici: corretta igiene personale e frequente lavaggio delle mani; un metro di distanza è solitamente sufficiente per evitare la trasmissione di un virus per via aerea

12:43 Primo caso sospetto in Serbia

Primo caso sospetto di influenza da suini in Serbia. Come ha detto alla televisione nazionale Rts il ministro della Sanità, Tomica Milosavljevic, accertamenti sono in corso su una donna giunta dal Texas a Novi Sad, nel nord del paese. I risultati delle analisi, ha aggiunto il ministro, saranno noti in giornata

12:41 Novartis, vaccino aviaria utile per nuovo vaccino

Un vaccino contro l'influenza aviaria in corso di sviluppo presso la Novartis potrebbe costituire una base di partenza per quello contro la febbre suina: lo hanno reso noto fonti della casa farmaceutica svizzera

12:38 Napoli, dimesse donne ricoverate ieri

Sono state dimesse le due donne ricoverate ieri all'ospedale Cotugno di Napoli per sospetta infezione della nuova influenza che si è poi rivelata negativa. Le 63enne messicana e la 34enne donna di Marano hanno così lasciato le stanze sterili del Cotugno

12:36 Gb, parte campagna prevenzione

Campagna informativa in Gran Bretagna per frenare il contagio da febbre suina. Con il titolo "Catch it. Bin it. Kill it" (Catturalo, intrappolalo, uccidilo), è partita una campagna di prevenzione che sarà trasmessa via radio, tv e a mezzo stampa. Il messaggio vuole spigare alla popolazione che, per frenare il contagio, bisogna coprirsi la bocca con un fazzoletto di carta, quando si starnisce o si dà un colpo di tosse, e lavarsi sempre le mani

12:35 Francia, sondaggio: solo il 31% è preoccupato

Solo il 31% dei francesi è preoccupato per l'epidemia di febbre suina e il 77% ritiene che il paese sia ben preparato per farvi fronte: è quanto risulta da un sondaggio della Tns Sofres/Europe1

12:20 Cdm, in Italia situazione sotto controllo

La situazione in italia per quel che riguarda l'influenza suina è "pienamente sotto controllo". Lo hanno ribadito i ministri Sacconi e Matteoli svolgendo nel corso del Consiglio dei ministri un'ampia relazione sul tema. I ministri, si legge in una nota di palazzo Chigi, hanno ricordato che l'italia si adeguerà alle iniziative europee

12:19 Francia, ricoverata bambina rientrata da Messico

Una bambina di 9 anni, rientrata da un viaggio in Messico, è stata ricoverata d'urgenza a Parigi dopo un malore, secondo quanto reso noto dalla sua scuola. Intanto, le autorità sanitarie francesi anticipano che un primo caso di influenza da suini sarà "molto probabilmente" confermato nelle prossime ore. I due casi sotto osservazione sono quelli di un uomo di una trentina d'anni, rientrato il 24 aprile da un viaggio nella regione messicana dello Yucatan e a Città del Messico, e di una studentessa di 20 anni anche lei rientrata dal Messico il 26 aprile

12:04 Olanda, primo caso accertato

Primo caso certo di febbre suina in Olanda. Lo ha reso noto il ministero della Salute dei Paesi Bassi

11:57 Egitto, da sabato eliminazione suini

Comincia sabato l'eliminazione dei 300.000 suini degli allevamenti esistenti in Egitto e dovrebbe durare da tre settimane a un mese. Lo ha annunciato il ministro della Sanità egiziano, Amin Abaza, annunciando anche l'istituzione di una linea telefonica (il 105) alla quale i cittadini potranno segnalare eventuali casi sospetti di influenza. I maiali saranno eliminati in strutture sotto controllo medico, e cioè in mattatoi dopo essere stati esaminati scrupolosamente per individuare la presenza di eventuali infezioni. In caso positivo gli esemplari saranno uccisi e le carni distrutte

11:45 Italia proporrà riserva Ue di farmaci

Una riserva strategica a livello europeo di vaccini e farmaci antivirali per fronteggiare la pandemia di febbre suina. E' quanto l'Italia proporrà nella riunione dei ministri Ue della Salute oggi in Lussemburgo, secondo quanto riferisce l'agenzia France Press. L'Italia, in particolare, proporrà "la possibilità di istituire una riserva strategica di antivirali e vaccini, nonché un programma comune di gestione e di acquisto". Il progetto italiano prevede inoltre l'impegno degli Stati membri per "lo sviluppo di un vaccino pilota". L'Europa attualmente possiede farmaci antivirali sufficienti per il 16% della popolazione, secondo la Commissione europea

11:42 Messico protesta con Israele per nome

La proposta del vice ministro della Sanità israeliano, Yakov Litzman di nominare la febbre suina febbre del Messico non è piaciuta all'ambasciatore del Messico in Israele, Federico Salas Lofte, che ha perciò rivolto un'aspra protesta al ministero degli esteri israeliano. Secondo quanto ha riferito oggi la stampa israeliana il diplomatico, in un colloquio telefonico col direttore della divisione America Centrale del ministero degli esteri Daniel Saban, si è detto "offeso e preoccupato per l'infelice proposta" del vice ministro

10:27 Sudafrica in stato d'allerta

Il Sudafrica è in stato di allerta dopo i due casi sospetti di febbre suina denunciati ieri. Lo ha fatto sapere il ministro della Sanità Barbara Hogan

10:06 Oggi riunione ministri Salute Ue

Oggi pomeriggio alle 14.30 si terrà in Lussemburgo il Consiglio dei ministri della Salute dell'Ue per un confronto sulla situazione in atto e l'illustrazione delle iniziative intraprese dagli Stati membri

09:28 Obama: "Faremo tutto il necessario"

Il presidente statunitense Barack Obama ha assicurato che la sua amministrazione fara' ''tutto il necessario'' per limitare l'impatto della febbre suina e si e' detto contrario alla chiusura del confine tra Usa e Messico, spiegando che sarebbe come ''chiudere la stalla quando i buoi sono scappati''. La situazione ''e' causa di profonda preoccupazione, ma non di panico'', ha sottolineato il presidente americano.

06:23 Il presidente messicano Calderon: "Restate a casa"

Il presidente del Messico, Felipe Calderon, ha chiesto ai messicani di rimanere a casa durante un fermo parziale dell'economia dal primo al cinque maggio, per favorire la lotta all'epidemia di nuova influenza. Calderon ha parlato per la prima volta alla televisione da quando è scoppiata l'epidemia la scorsa settimana. Il Messico sospenderà per cinque giorni i lavori e servizi non essenziali, compresi quelli di alcuni ministeri e aziende private.

03:57 Messico: 8 le vittime accertate e 99 casi positivi

Il bilancio delle vittime della nuova influenza in Messico è passato da sette a otto morti su un totale di 99 casi positivi, ma il numero delle morti sospette è sceso da 159 a 84. Lo ha reso noto in una conferenza stampa il ministro messicano della Sanità, Josè Angel Cordova. Sui 99 casi positivi, "91 stanno bene", ha aggiunto il ministro.

03:30 Svizzera: accertato un primo caso a Baden

Un primo caso di nuova influenza è stato confermato in Svizzera dall'ospedale cantonale di Baden, nel nord. Lo ha reso noto nella notte un comunicato della struttura sanitaria. Il paziente, che veniva dal Messico, era stato dimesso ieri pomeriggio dopo un primo test negativo del Centro nazionale influenza di Ginevra. E' stato nuovamente ricoverato dopo un secondo test, questa volta positivo.

03:19 Messico: stop ad attività economiche "non essenziali"

Messico, il ministro della Salute chiede che le parti "non essenziali" dell'economia chiudano dall'1 al 5 maggio

02:29 Primo caso in Perù: stop ai voli con il Messico

Il Perù conferma il primo caso accertato di febbre suina e decide di fermare tutti i voli commerciali con il Messico

02:11 Obama: "Non chiuderemo i confini col Messico"

Obama consiglia di chiudere le scuole nei luoghi dove si verificano focolai dii febbre suina, ma afferma che gli Stati Uniti non intendono chiudere i confini con il Messico

00:39 Obama: "Situazione grave, ma l'America è pronta"

Il virus dell'influenza H1N1 crea "una situazione molto grave", ma l'America è pronta alla sfida: "Ogni americano deve sapere che il suo governo sta prendendo le massime precauzioni e i massimi preparativi": lo dice Barack Obama nella dichiarazione introduttiva della conferenza stampa in prima serata anticipata dalla Casa Bianca.

00:09 "Ci saranno dei morti in Europa"

In Europa ci sarà un certo numero di decessi per la nuova influenza di origine suina, anche se il vecchio continente è ben preparato a farvi fronte: se ne dice convinto un alto funzionario della Commissione europea. "Sì, qualcuno morirà a causa di essa. Non è questione di se qualcuno morirà, ma di quanti moriranno. Saranno centinaia, migliaia o decine di migliaia? Non conosciamo le dimensioni di questa pandemia, ma l'Europa è pronta più che mai", ha detto il direttore generale per le politiche della salute e dei consumatori della Commissione Ue, Robert Madelin

 

 

 

 

 

2009-04-29

Febbre suina, Obama: "Situazione seria"

Oms: "Nessun segnale di rallentamento"

In Italia una ventina di casi sospetti

Un bimbo di 23 mesi, messicano ma morto in Texas, è la prima vittima accertata sul suolo statunitense. Le autorità sanitarie messicane confermano sette morti per il virus ma fanno analisi su oltre 159 decessi. Negli Usa 91 casi sospetti. Obama preoccupato: "La situazione è seria". L'Organizzazione mondiale della sanità non esclude la possibilità di alzare il livello di allerta direttamente dalla fase quattro alla fase cinque, su un totale di sei: "Nessun segnale di rallentamento". La Ue conta 12 casi confermati (Spagna, Germania, Austria, Regno Unito). In Italia, il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio tranquillizza: "E' tutto sotto controllo"

 

17:58 Oms: "Nessun segnale di rallentamento"

Riunito il comitato d'emergenza dell'Organizzazione mondiale della sanità. I casi di influenza accertati sono 114, inclusi 8 decessi. Tutti i casi mortali si sono verificati in Messico, meno quello di un bimbo avvenuto negli Usa. "E' chiaro che il virus si sta diffondendo e non ci sono segnali di un suo rallentamento", ha detto il numero due dell'Oms Keiji Fukuda

17:33 Ue, 12 casi confermati in Europa

In Europa sono stati confermati 12 casi di nuova influenza da virus H1N1: quattro in Spagna, tre in Germania, tre in Austria e due nel Regno Unito. Lo ha reso noto la Commissione europea. Ma per il governo di Madrid "i casi confermati spagnoli sono dieci"

17:32 Oms: "Si va verso l'allerta fase 5"

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) non esclude la possibilità di alzare il livello di allerta per l'influenza da suini direttamente dalla fase quattro alla fase cinque, su un totale di sei.

17:27 Marine Usa in quarantena in California

Un soldato dei Marines che si sospetta abbia contratto il virus è stato messo in quarantena insieme al suo compagno di stanza nella base di 29 Palms, nel sud della California

17:25 Fazio: "Meglio chiamarla Nuova influenza"

Il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha detto: "Mentre l'aviaria continua ad essere trasmessa da uccelli, questa forma ormai è trasmessa da uomo a uomo. Quindi non ha senso chiamarla suina. Meglio denominarla Nuova influenza o Messicana"

17:23 Primo caso sospetto in Croazia

In Croazia una ragazza ventiduenne, ritornata ieri dalla Florida, negli Stati uniti, è stata messa sotto osservazione per il sospetto che sia infetta dalla nuova influenza. Lo ha confermato il ministro della sanità croato

17:22 Washington conferma: 91 casi negli Usa

Washington conferma: 91 casi negli Usa

17:21 Francia, esplode domande mascherine

Esplode in Francia la domanda di mascherine per proteggersi dal virus. L'azienda francese Robè Medical, di Remiremont, nell'est del paese, una delle poche che le produce in Francia, è ingolfata da centinaia di richieste

17:18 Usa, "Nessun vaccino prima di settembre"

Il vaccino contro il virus dell'influenza suina non sarà pronto prima di settembre. Lo ha detto il ministero americano della Salute

17:09 Fazio: "La situazione in Italia è sotto controllo"

"La situazione in Italia - ha detto il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio - è sotto controllo: abbiamo tecniche molto accurate per stanare la presenza del virus"

16:43 Rientra l'allarme a Lodi, test negativi

Rientra l'allarme a Lodi per due casi sospetti di influenza. Gli accertamenti condotti sui pazienti ricoverati a Sant'Angelo Lodigiano sono negativi

16:40 Ospedale di Venezia, negativo test su ricoverata

E' negativo il test sull'influenza suina condotto sulla giovane donna ricoverata domenica sera in Malattie infettive all'ospedale di Venezia, al ritorno da un viaggio in California. La donna, che ha 31 anni, è in buone condizioni di salute ed è stata dimessa oggi dall'ospedale SS. Giovanni e Paolo

16:26 Caso sospetto a Napoli, è una seconda donna

Una donna di 32 anni è stata ricoverata all'ospedale Cotugno di Napoli: si tratta del secondo caso sospetto di influenza suina in Campania, dopo quello della donna messicana. Immediatamente isolata, la paziente sta già affrontando la cura indicata come efficace con un antivirale. I risultati delle analisi che dovrebbero fugare o confermare il dubbio, saranno noti nelle prossime ore.

16:07 Due casi sospetti in Sudafrica, i primi del continente

Le autorità sanitarie sudafricane stanno indagando su due casi sospetti di influenza suina, i primi segnalati in Africa. Si tratta di persone rientrate da poco dal Messico. Lo ha annunciato il ministero della Sanità.

16:05 Fazio: "Una ventina i casi sospetti"

I casi segnalati di possibile influenza suina in Italia sono circa una ventina ma al momento nessuno è stato accertato. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, incontrando i giornalisti nella sede del Ministero. Fazio ha poi spiegato che nei due casi segnalati dei ragazzi di Lodi ''non si tratta di influenza H1N1 ma di una coda dell'influenza umana stagionale''.

15:51 Ue, ministri Trasporti discutono di stop voli Messico

I ministri dei Trasporti dell'Ue hanno aggiunto nell'agenda della loro riunione informale, cominciato oggi a Litomerice (Repubblica Ceca), un nuovo punto sulle misure di prevenzione contro l'influenza suina. Sul tavolo, in particolare, la richiesta della Francia di sospendere i voli verso il Messico. Ma il Consiglio dei ministri dei Trasporti si è limitato per il momento a consigliare agli europei di non andare nelle zone a rischio, in attesa del Consiglio dei ministri della Sanità di domani.

15:41 Dal Papa solidarietà e preghiere per i malati

Benedetto XVI ha espresso "solidarietà al popolo messicano" e ha chiesto esplicitamente che "attraverso i mezzi d'informazione si faccia sapere che il Pontefice è vicino a tutti gli ammalati e sta pregando per le vittime e le loro famiglie". Lo ha reso noto la Radio Vaticana.

15:22 Zaia: "Evitiamo un'altra pandemia mediatica"

"Non esiste l'influenza suina, ma quella messicana: il virus influenzale non va abbinato al nome dell'animale. Ai consumatori lancio un appello: continuiamo a consumare la carne di maiale, perchè non comporta alcun problema di sicurezza alimentare, ed evitiamo una nuova pandemia mediatica che rischierebbe di mettere in ginocchio il comparto". Lo ha detto oggi il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia.

15:06 Bimbo morto negli Usa era messicano

Il bambino di 23 mesi morto per la febbre suina in Texas non è americano, come è stato detto finora, ma un bambino messicano che era stato portato a Houston per farsi curare. Lo rendono noto le autorità sanitarie della città texana.

14:42 Egitto ordina di macellare tutti i maiali

L'Egitto ha ordinato la macellazione a partire da oggi di tutti i suini presenti sul territorio, a titolo precauzionale contro l'epidemia di influenza suina. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Hatem el-Gabali. Paese a maggioranza musulmana, l'Egitto ha una popolazione di circa 35.000 suini, la cui carne viene consumata dalla minoranza cristiana (il 10 per cento della popolazione).

14:19 Obama: "Scuole con casi di influenza andrebbero chiuse"

"La situazione è seria, talmente seria da richiedere le massime precazioni", ha detto oggi il presidente americano Barack Obama. Aggiungendo cje l'amministrazione è pronta a "fare tutto il necessario" per fermare il contagio. Obama ha sollecitato le scuole statunitensi in cui si siano verificati casi sospetti a prendere "seriamente in considerazione" la possibilità di chiudere.

14:12 Bimbo americano morto era stato in Messico

Il bimbo di 23 mesi morto in Texas era recentemente stato in Messico. Lo hanno reso noto fonti governative.

13:58 Caso sospetto in Calabria

Sono in corso accertamenti in Calabria per un caso sospetto di nuova influenza. Una donna, rientrata nei giorni scorsi dal Messico, ha accusato sintomi influenzali ed è attualmente ricoverata a Reggio Calabria.

13:33 Due casi sospetti a Napoli

Una donna di nazionalità spagnola di 63 anni è stata ricoverata a Napoli perchè mostrava i sintomi dell'influenza suina. Un uomo, cittadino italiano, è sotto osservazione. Lo ha appreso l'Agi da fonti ospedaliere.

13:32 Caso sospetto a Pavia

C'è un sospetto per un caso di nuova influenza in Lombardia. A quanto si apprende sono in corso da ieri presso il Policlinico San Matteo di Pavia le analisi per la determinazione della presenza eventuale del virus H1N1. Si tratta di un paziente recentemente rientrato dal Messico.

13:23 Spagna, salgono a quattro i casi accertati

Due nuovi casi di febbre suina sono stati diagnosticati in Spagna: si tratta di due persone rientrate recentemente da un viaggio in Messico. Sale così a quattro il numero totale dei casi confermati nel paese: "La situazione di tutti i pazienti non è grave, dato che rispondono positivamente alla terapia", ha fatto sapere il ministero della Sanità.

13:08 Gb, altri tre casi confermati

Altri tre casi di influenza suina sono stati confermato in Gran Bretagna. Lo ha annunciato il premier Gordon Brown che ha specificato che uno degli episodi di infezione è a Londra

13:07 Ministero, nessun caso in Italia

"In Italia al momento non sono stati segnalati casi confermati di influenza 'suina' e non si è ravvisata la necessità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere". E' quanto afferma in un nota il ministero del Welfare

13:06 Presidenza Ue esaminerà richiesta francese

La presidenza ceca di turno della Ue esaminerà la richiesta del governo francese che chiede una riunione straordinaria dei ministri dei trasporti della Ue per decidere un bando europeo per i voli verso il Messico. Lo ha riferito un portavoce della presidenza, precisando che al momento non ci sono decisioni

13:04 Cina respinge sospetti: non è partita da qui

Pechino risponde adirata alle ipotesi di una possibile origine cinese della influenza suina. Il portavoce del ministero della Sanità, Mao Qunan, ha oggi commentato le voci diffuse da alcuni media come un modo "per creare disordini e danneggiare l'immagine del paese", e ha aggiunto che la Cina è pronta a collaborare con la comunità internazionale per frenare la diffusione del virus H1N1. Proprio il governatore di Veracruz, Fidel Herrra, aveva ventilato l'ipotesi dell'origine cinese del virus. Tuttavia, finora non si sono registrati casi di contagio in Cina

13:02 Caso a Salerno, per i medici allarme ridotto

E' un allarme "ridotto" quello legato al caso dell'antropologa di 63 anni ricoverata al Cotugno di Napoli. Lo sottolineano i medici dell'ospedale all'Agi: "Il quadro clinico della signora è negativo, non ha né febbre, né raffreddore. Ora procederemo agli esami per isolare un eventuale virus". La donna è arrivata in Italia dal Messico il 28 aprile, dopo una sosta di tre ore all'aeroporto di Madrid. Si tratta di una antropologa messicana che doveva partecipare a un congresso a Salerno. Avvertiti brividi e dolori, la donna ha avvertito i colleghi e dalla sede del congresso è stato chiamato il 118. Per la paziente saranno mantenute misure di isolamento fino a quando gli esami non saranno completati

12:57 Oltre 8mila chiamate al numero del ministero 1500

Oltre 8mila chiamate sono giunte, dal giorno della sua attivazione (28 aprile) alle 12 del 29 aprile, al numero 1500 di pubblica utilità del ministero del Welfare per l'emergenza legata all'influenza da suini. Data la mole di richieste il ministero sta provvedendo a potenziare già dai prossimi giorni il servizio. In particolare le domande più frequenti dei cittadini sono state relative alla sicurezza nel consumo di carne suina, ai comportamenti da adottare nei casi di parenti o amici che rientrano in Italia provenienti dalle zone a rischio, all'opportunità di rimandare viaggi già prenotati, soprattutto verso il Messico. Molti cittadini hanno anche chiesto informazioni sul corretto comportamento da tenere in caso di manifestazione di sintomi influenzali e sui farmaci da assumere

12:55 Francia, due casi fortemente sospetti

I due casi di influenza da suini sotto osservazione in Francia sono "fortemente sospetti" ha detto Françoise Weber, direttrice dell'istituto di vigilanza sanitaria, all'uscita da una riunione all'Eliseo. Si tratta di due persone rientrate dal Messico e residenti nella regione di Parigi

12:52 Commissione Ue, 7 casi sospetti in Europa

Sono sette i casi di febbre suina attualmente confermati nell'Unione Europea. E' quanto ha riferito a Bruxelles Nina Papadoulaki, portavoce del commissario europeo alla Salute, Androulla Vassiliou. "La situazione cambia ogni minuto ma il rapporto ricevuto questa mattina dice che nell'Ue sono attualmente 7 i casi confermati: due in Spagna, due nel Regno Unito e tre in Germania", ha affermato la portavoce sottolineando che "c'è una certa preoccupazione ma non vogliamo scatenare il panico". La portavoce ha poi osservato che "non è una buona idea dare il numero dei casi sospetti", spiegando che la situazione evolve così rapidamente che è molto difficile dare numeri esatti. "Finora abbiamo 104 casi sotto esame a livello Ue"

12:46 Caso sospetto a Salerno, Nas in albergo turista

Al convento-albergo San Michele di Salerno, dove era alloggiata l'antropologa spagnola di 63 anni, ora ricoverata al Cotugno di Napoli per sospetta influenza suina, sono arrivati i carabinieri del Nas per procedere a controlli in vista della profilassi da adottare per scongiurare un eventuale rischio contagio

12:33 Un bimbo di 23 mesi primo morto in Usa

Un bimbo di 23 mesi morto in Texas è la prima vittima accertata della nuova influenza al di fuori del Messico. La notizia del decesso è stata confermata dalle autorità sanitarie statunitensi. Sinora erano state registrate morti solo in Messico, mentre nel resto del mondo erano stati registrati solo casi meno gravi e in cui i pazienti avevano risposto con successo alle cure

12:32 Francia chiede a Ue sospensione voli per il Messico

Il ministro della Sanità francese Roselyne Bachelot ha annunciato che Parigi chiederà all'Unione europea la sospensione dei voli per il Messico a causa dell'epidemia della nuova influenza. La Francia "chiede una riunione in tempi rapidi" di un vertice straordinario dei ministri dei Trasporti europei sulla questione, ha detto il termine di una riunione straordinaria all'Eliseo sulla febbre suina

12:30 Governo britannico ordina oltre 30 milioni di mascherine

Il governo britannico ordina più di 30 milioni di mascherine monouso per proteggere i sudditi di Sua Maestà dal virus H1N1. Intanto, dopo i primi casi confermati nel Regno Unito, i britannici hanno avviato una vera e propria corsa all'acquisto, soprattutto sul web. Il dipartimento della Salute, secondo il 'Daily Mail', starebbe concordando l'acquisto con Moldex, uno dei principali produttori al mondo di mascherine monouso, ma anche con altri produttori per fronteggiare l'ampia e inattesa domanda

12:21 Cancellata gara A1-Gp in Messico

L'A1 GP World Cup ha cancellato l'ottavo e ultimo Gran premio della stagione 2008/2009, che si sarebbe dovuto svolgere a Città del Messico dal 22 al 24 maggio, a causa dei recenti focolai di influenza che si sono diffusi nel paese latino-americano. Lo ha reso noto oggi in un comunicato la stessa organizzazione del campionato automobilistico

12:19 Negativi tre casi esaminati a Padova

Sono risultati negativi gli esiti dei tre accertamenti virologici relativi a sospetti di influenza suina eseguiti su altrettanti pazienti dal dipartimento di microbiologia dell'azienda ospedaliera di Padova

12:10 Fazio con Oms, cambio nome in "nuova influenza" o "messicana"

Il sottosegretario alla salute, Feruccio Fazio, si dice favorevole all'idea di cambiare denominazione all'influenza da suina come suggerito, tra gli altri, dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms): "Sono d'accordo sul cambiare il nome - spiega Fazio a margine di un incontro a Roma - perché ora il virus passa da uomo a uomo e quindi non ha senso ed è illogico chiamarla suina". A tale proposito Fazio suggerisce di chiamarla, "come è stato proposto, o nuova influenza o messicana"

11:50 Caso sospetto a Salerno è una turista spagnola

Il caso sospetto di influenza registrato nel salernitano è quello di una donna, una turista spagnola di 63 anni che soggiornava nel convento-albergo San Michele in via Duomo. Quando si è sentita male, è stata portata al San Leonardo ma i sanitari ne hanno deciso il trasferimento al Cotugno di Napoli, specializzato in malattie infettive

11:46 Zaia, altro caso di "pandemia mediatica"

"Abbiamo delle pandemie che sono mediatiche: prima la mucca pazza, poi il problema della aviaria e oggi l'influenza, chiamiamola pure così perché il fatto di chiamarla influenza suina è una denominazione tutta nostra con questa volontà di premere sull'acceleratore con danni inimmaginabili" ha dichiarato il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, a "Panorama del giorno" di Maurizio Belpietro (Canale5)

11:40 Fazio, virus meno aggressivo di influenza stagionale

"Sono ottimista, perché questo virus si sta dimostrando molto poco aggressivo. Certo, i virus possono mutare, ma da quanto abbiamo visto negli Stati Uniti i livelli di aggressività sono inferiori a quelli di una normale influenza" ha detto ancora il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, aggiungendo che "quindi anche questo virus si potrebbe ridimensionare"

11:37 Fazio: "Ci aspettiamo a breve primi casi in Italia"

"Ci aspettiamo a breve i primi casi di influenza suina in Italia. Abbiamo infatti molti turisti rientrati dall'estero e molti casi sospetti. Dunque è verosimile pensare che nelle prossime ore, o nei prossimi giorni, ci sia qualche caso in Italia" ha detto il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio. "Siamo tranquilli - ha poi sottolineato - Anzi, da sabato ogni giorno che passa sono più tranquillo, perché abbiamo seguito l'evoluzione clinica dei casi in altri Paesi. E arrivano segnali rassicuranti"

11:25 Libano vieta importazione di suini

Il ministero dell'agricoltura libanese ha vietato l'importazione di maiali e suoi derivati per contenere i rischi di una possibile diffusione della nuova influenza, ha reso noto oggi l'agenzia ufficiale Nna

11:23 I casi sospetti nel mondo

Ecco invece i casi sospetti, sempre secondo i dati dell'Oms e dei governi. Australia: oltre un centinaio i casi potenziali. Malaysia: un caso. Francia: 2 casi "probabili" di turisti di ritorno dal Messico nell'Ile-de-France; 20 i casi sospetti oggetto di analisi, nessuno con sintomi gravi. Austria: un caso "probabile" di un turista di ritorno dal Messico. Svizzera: cinque casi sospetti fra turisti di ritorno dal Messico. Irlanda: quattro casi sospetti. Polonia: tre casi sospetti fra turisti di ritorno dal Messico. Danimarca: cinque casi sospetti tra turisti di ritorno dal Messico e dal sud degli Stati Uniti. Svezia: almeno cinque i casi sospetti. Olanda: "qualche caso sospetto", senza che sia stato precisato il numero. Cile: 24 casi sospetti, tutti in osservazione. Colombia: 42 persone tornate dal Messico poste sotto osservazione. Brasile: 20 persone sotto osservazione, anche se le autorità non ne considerano nessuno come "sospetto". Corea del sud: cinque casi sospetti oltre a uno classificato come "probabile". Hong kong: quattro casi sospetti. Thailandia: un caso sospetto, una turista rientrata da un viaggio in Messico e California

11:20 I casi accertati nel mondo

Nuovo aggiornamento di casi confermati ufficialmente nel mondo in base ai dati diffusi dall'Oms e dai governi. Casi confermati: in Messico 7 decessi accertati per l'Oms (26 per le autorità messicane), su un totale di 159 sospetti; le persone ricoverate sono 1.311 mentre i casi sospetti sono in totale 2.498. Stati uniti: 65 casi confermati in sei diversi Stati (64 per l'Oms); in California le autorità indagano su un decesso che avrebbe potuto essere causato dal virus, l'unico caso mortale fuori dal Messico. Canada: 13 i casi accertati (6 per l'Oms) in quattro diversi Stati. Costa Rica: un caso accertato, il primo nell'America centrale. Gran Bretagna: due casi accertati in Scozia, altre sette persone entrate in contatto con loro avrebbero sviluppato lievi sintomi. Spagna: due casi accertati, altri 32 oggetto di analisi. Germania: tre casi accertati. Israele: due i casi accertati, i primi in Medio oriente. Nuova Zelanda: 14 casi accertati (3 per l'Oms) su un gruppo di 25 turisti; altri 44 casi sono oggetto di analisi

11:13 Due casi sospetti in Israele

Sono due i casi di sospetta infezione da virus dell'influenza suina in Israele. Secondo fonti sanitarie un uomo di 34 anni appena tornato dal Messico è in quarantena in un ospedale di Tel Aviv con i sintomi della malattia. Un bambino di nove anni, che si trovava a bordo di un volo da New York sul quale viaggiava una persona alla quale è stata poi diagnosticata l'influenza, è stato ricoverato insieme con una bambina di 5 anni parente di una dele persone che si teme abbia contratto la malattia

11:11 Caso sospetto nel Salernitano

Influenza suina, caso sospetto a Salerno. Un uomo, di ritorno da un periodo di permanenza in Messico, ha accusato una sintomatologia tale da convincere i sanitari a predisporne un trasferimento a Napoli

11:10 Virus trovato in otto Paesi

Dopo la conferma dei tre casi la Germania è l'ottavo Paese dove è stato trovato il virus (il terzo in Europa, dopo Gran Bretagna e Spagna). Il micidiale H1N1 è stato finora accertato in pazienti negli Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda, Israele, Gran Bretagna, Spagna e Germania

11:02 In Messico prima infetta donna addetta censimento

Era una addetta al censimento la prima infetta della nuova influenza, la messicana Maria Adela Gutierrez. Lo scrive il quotidiano britannico The Independent citando autorità messicane. La Gutierrez venne ricoverata l'8 aprile scorso in un ospedale di Oaxaca, capoluogo dell'omonimo stato sudorientale della repubblica federale messicana, con gravi problemi respiratori e dissenteria. Morì cinque giorni dopo ed è stata considerata il Paziente zero dell'infezione. Era un addetto al censimento e per questo motivo nei giorni precedenti al suo ricovero è stata di casa in casa, entrando in contatto con almeno 300 persone nel momento in cui l'infezione virale era più intensa

11:00 Sarkozy convoca riunione straordinaria

Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha deciso di convocare questa mattina una riunione sulla nuova influenza

10:50 In Germania tre casi accertati

Sono tre i casi accertati in Germania secondo quanto affermato dalle autorità sanitarie. Si tratta di un uomo a Ratisbona (Baviera) e due donne, una ad Amburgo e una a Kulmbach (Baviera)

10:48 Il ministro Zaia: "Carni italiane sicure"

Le carni italiane "sono sicure". A rassicurare i consumatori di carne suina è il ministreo per le Politiche agricole, Luca Zaia che ha aggiunto: "La pandemia è solo mediatica"

10:18 Un caso sospetto in Portogallo

Un bambino di 3 anni proveniente dagli Stati Uniti è stato ricoverato in Portogallo: si sospetta possa aver contratto il virus della febbre suina

10:06 Due casi sospetti a Parigi

Due casi "probabili" di febbre suina sono stati rilevati in Francia, nella regione parigina dell'Ile de France: si tratta una coppia di turisti di ritorno dal Messico e la conferma della diagnosi dovrebbe arrivare "entro le prossime 72 ore", secondo quanto reso noto dalle autorità sanitarie francesi.

09:33 A Lodi il virus H1N1: "Non è quello messicano"

A Lodi un caso di virus H1N1 ma secondo i medici non è quello messicano

08:56 In Nuova Zelanda altri 11 casi

Le autorità sanitarie neozelandesi hanno confermato altri 11 casi di febbre suina, portando così il totale di persone contagiate - tutte con sintomi lievi - a quattordici.

08:48 Cina stanzia 5 milioni di dollari per il Messico

Il governo cinese ha stanziato 5 milioni di dollari di aiuti umanitari destinati al Messico e che serviranno ad acquistare mascherine e guanti protettivi, disinfettanti, rilevatori termici ed altro equipaggiamento: lo ha annunciato il ministero del Commercio di Pechino.

08:42 Cuba decreta lo stato di allerta

La protezione civile cubana è stata posta in stato d'allerta per prevenire la comparsa della febbre suina nell'isola, secondo quanto ha riferito la televisione cubana.

08:42 L'Argentina: "Stop ai voli dal Messico"

L'argentina ha annunciato il blocco dei voli provenienti dal Messico per cinque giorni. Il provvedimento è spiegato con l'epidemia di febbre suina.

08:33 Messico, chiusi i siti archeologici

Tutti i siti archeologici del messico sono chiusi al pubblico "fino a nuovo ordine" e "conformemente alle disposizioni sanitarie federali" hanno annunciato le autorità culturali del paese.

08:30 Primo caso in Germania

Il primo caso di nuova influenza è stato confermato in Germania. Lo ha reso noto il ministero della sanità del Land della Baviera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La febbre suina in Germania

in Messico 159 morti sospette

Il Paese latino-americano chiude tutti i siti archeologici. Le autorità sanitarie confermano sette morti per il virus ma fanno analisi su oltre 159 decessi. In Baviera il primo caso tedesco

 

08:56 In Nuova Zelanda altri 11 casi

Le autorità sanitarie neozelandesi hanno confermato altri 11 casi di febbre suina, portando così il totale di persone contagiate - tutte con sintomi lievi - a quattordici.

08:48 Cina stanzia 5 milioni di dollari per il Messico

Il governo cinese ha stanziato 5 milioni di dollari di aiuti umanitari destinati al Messico e che serviranno ad acquistare mascherine e guanti protettivi, disinfettanti, rilevatori termici ed altro equipaggiamento: lo ha annunciato il ministero del Commercio di Pechino.

08:42 Cuba decreta lo stato di allerta

La protezione civile cubana è stata posta in stato d'allerta per prevenire la comparsa della febbre suina nell'isola, secondo quanto ha riferito la televisione cubana.

08:42 L'Argentina: "Stop ai voli dal Messico"

L'argentina ha annunciato il blocco dei voli provenienti dal Messico per cinque giorni. Il provvedimento è spiegato con l'epidemia di febbre suina.

08:33 Messico, chiusi i siti archeologici

Tutti i siti archeologici del messico sono chiusi al pubblico "fino a nuovo ordine" e "conformemente alle disposizioni sanitarie federali" hanno annunciato le autorità culturali del paese.

08:30 Primo caso in Germania

Il primo caso di nuova influenza è stato confermato in Germania. Lo ha reso noto il ministero della sanità del Land della Baviera.

 

 

 

 

Chi ha avvelenato

il maiale perfetto

di CARLO PETRINI

FORSE è tempo di aggiornare i detti popolari: del maiale oggi si butta via troppo. Anche quel monumento alla saggia parsimonia, quella macchina perfetta da utilizzare meticolosamente in tutte le sue parti ("Se il maiale volasse non ci sarebbe uccel che lo passasse") non è sfuggita alle leggi sprecone del consumismo. Allevamenti e macelli come catene di montaggio si sono concentrati principalmente su alcuni tagli e anche i gusti della gente li hanno seguiti: oggi il porco industriale è due prosciutti, qualche salame e salsiccia, qualche bistecca, del grasso per ricette da fabbrica.

Un amico, un ottimo macellaio e produttore di salumi, mi ha confessato di macellare 80 maiali a settimana e di avere problemi di smaltimento degli scarti. Non sa come venderli alla gente: eppure dalle mie parti una volta si impazziva per i batsoà, i piedini di porco, il cui nome deriva dal francese bas de soie, "calze di seta", e che lessati in vino, aceto e acqua per tre ore, lasciati riposare per un giorno, poi impanati e fritti, si trasformano in una leccornia. Oppure gli uriùn, le orecchie: stessa poesia gastronomica. È sufficiente prender un qualsiasi ricettario regionale italiano per capire qual è stata l'importanza del maiale per la civiltà contadina: ricette con il sangue, il fegato, i polmoni, il muso, il rognone, la milza, le budella, il cuore, il cervello, la pelle, il grasso. La sapienzialità popolare non ha tralasciato nulla, inventandosi centinaia di modi diversi per godere molto e con poco.

A partire dal Medioevo, quando si è intensificato il consumo di carne, il maiale si può dire sia sempre stato il principe dell'economia contadina, l'animale da carne per eccellenza. Una figura di primo piano assoluta, come il porcaro che lo conduceva. Massimo Montanari, medievalista e storico dell'alimentazione, ci ricorda che il magister porcarius era il servo per cui si pagava il prezzo più alto. Il maiale era addirittura l'unità di misura dei boschi, che venivano valutati in base al numero di capi che vi si potevano allevare. Porci nei boschi, liberi di razzolare: certo se ne trovano ancora da qualche parte, ma il grosso della popolazione suina mondiale se la passa nettamente peggio, in stalle che a volte sono più simili a ospedali per animali.

Tuttavia la nostra cultura, e una bella fetta di economia, continua a ruotarvi intorno. Prosciutti, culatelli, salami, zamponi, coppa e pancetta restano il fiore all'occhiello del comparto agro-alimentare nazionale, anche se alla varietà di produzioni non corrisponde più la stessa incredibile biodiversità di razze che popolava i nostri territori. La "maialata" invernale, la festa per l'uccisione del maiale, momento culmine nella stagione fredda per ogni società contadina, trasformata in sagra paesana o evento gastronomico, resiste ancora in molti luoghi che sono stati segnati in maniera indelebile dalla cultura rurale, e dunque dalla cultura del maiale. Il maiale era tutto: miglior riserva di cibo, ricchezza.

Si corre il rischio di sembrare nostalgici a celebrare così il porco e i fasti della sua centralità nelle campagne fino a non più tardi di qualche decennio fa; lo stesso a compiangere il destino un po' meno glorioso che gli ha riservato il progresso in fatto di tecnologie alimentari. Ma perché non apprezzare il fatto che il maiale era un bel simbolo dell'equilibrio, pur difficile ed estenuante, ma prodigioso, tra uomo e natura? Rappresentava un successo dell'ingegno umano applicato in maniera sostenibile al mondo naturale, che ben incarnava concetti molto attuali come riciclo, riuso, sobrietà, sintonia con le stagioni, approccio sistemico.

Tanto che, a ben pensarci, il maiale era proprio un bell'esempio di design. Oggi che il design ragiona fortemente su questi temi invece non lo è più: produce scarti a iosa, inquinamenti da liquami difficili da smaltire, gli animali devono prendere degli antibiotici per poter sopravvivere alle condizioni di allevamento industriale. E si sa: il benessere animale è l'anticamera di quello dell'uomo.

Sarebbe utopia pensare di tornare indietro, quando il maiale per le società rurali era tutto. Anche se nulla vieta di rifare allevamenti allo stato brado, dare agli animali alimenti di maggiore qualità, farli crescere più lentamente, rispettarli di più e utilizzarli meglio una volta macellati, i tempi sono cambiati troppo. E sono tempi molto difficili, però ciò non toglie che per un comparto che era già in crisi prima della sfortunata pubblicità che di questi tempi gli tocca subire una seria riflessione su questi temi non guasterebbe. I sani principi si possono adattare a qualsiasi forma produttiva: la saggezza contadina con il maiale ha realizzato dei veri capolavori di cultura materiale, perché non continuare nel solco di questa tradizione?

(29 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-28

Febbre suina, 152 morti

Nuovi casi sospetti

Si aggrava il bilancio delle vittime in Messico, mentre decine di persone sono sotto osservazione in vari paesi (tre i casi accertati finora in Europa, due in Scozia e uno in Spagna). Ieri l'Oms ha innalzato il livello di allerta da 3 a 4. timori legati all'epidemia pesano sulle Borse

 

10:28 Sacconi: "Situazione sotto controllo"

Il ministro del Welfare Sacconi: "La situazione è sotto controllo

nella sua possibile evoluzione o involuzione. L'Italia è un paese particolarmente attrezzato anche per una buona diffusione dell'igiene pubblica, che è un requisito fondamentale, mentre in Messico non è sempre garantita e questo diventa veicolo di diffusione"

09:42 Oms: "Casi sospetti in Cina"

Si sta indagando su alcuni casi sospetti di contagio da febbre suina in Cina. Lo ha riferito il rappresentante nel Paese dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)

09:25 Fazio: "Probabile che arrivi anche in Italia"

Il sottosegretario alla Salute Fazio: "Naturalmente è possibile, anzi probabile, che prima o poi il virus della febbre suina arrivi anche in Italia. Noi siamo pronti all'eventualità"

07:13 Messico, 152 vittime

Il numero delle "probabili" vittime dell'influenza è salito a 152. Il bilancio è stato fornito dal ministro della Sanità messicana José Angel Cordova il quale ha per la prima volta accennato alla possibilità che l'epidemia possa essere in fase di recessione. Il numero dei decessi è infatti in calo: sei sabato, cinque domenica, tre ieri

07:06 Casi sospetti in vari paesi

In Canada ci sono 6 casi certi, 10-12 sospetti, in Spagna un caso sicuro, almeno 26 probabili, negli Stati Uniti 44 casi. Dodici casi sospetti in Colombia, dove il governo ha dichiarato la "situazione di disastro nazionale". Primo caso sospetto in Corea del Sud. In Nuova Zelanda sottoposte a verifica 56 persone. Altri paesi con casi che destano seri sospetti: Australia 40, Cile 8, Danimarca 5, Francia 1, Irlanda 3, Israele 1, Svezia 5, Svizzera 5.

07:05 Governi Usa e Gb: "Evitate il Messico"

Il dipartimento di Stato americano e il governo britannico hanno emesso un avviso di allerta in cui si chiede agli americani si evitare viaggi "non essenziali" in Messico

 

 

 

 

 

Era stata ricoverata per una sospetta polmonite. Dopo la morte è scattata l'emergenza

E un forte terremoto nel Paese fa crescere il panico nella popolazione

L'agonia di Adela, la "paziente zero"

E nelle strade messicane dilaga la paura

dal nostro inviato ALBERTO FLORES D'ARCAIS

L'agonia di Adela, la "paziente zero" E nelle strade messicane dilaga la paura

CITTA DEL MESSICO - Il "mutante" prende forma nel corpo di una donna ai primi del mese. Quando Adela Maria Gutierrez Cruz sente che la febbre le sta salendo non si preoccupa più di tanto. Alle medicine è abituata. Ha un diabete cronico e ad Oaxaca, la città del sud dove vive e lavora, l'influenza "stagionale" non ha ancora esaurito il suo giro. Le ossa le fanno male, la gola arde e la tosse cresce, ma sono sintomi normali e poi il medico che ha contattato telefonicamente l'ha rassicurata. Adele Maria ha trentanove anni e un lavoro all'ufficio tasse, passano i giorni, la febbre cresce, il respiro diventa affannoso. Quando i familiari si accorgono che sta peggiorando rapidamente è ormai troppo tardi: la "gripe porcina", il virus-killer che sta terrorizzando il Messico lasciando una scia di morti che crescono ogni giorno, ha ormai iniziato il suo drammatico viaggio. E a restarne colpiti sono quasi sempre giovani, dai venti fino ai cinquant'anni d'età.

Il "mutante" dilaga e a Città del Messico il panico cresce. Il governo invita alla calma ma i morti salgono di ora in ora; e con loro i dubbi di chi accusa le autorità di nascondere la verità, di non essere preparate a questa emergenza continua. Come non bastasse ieri è arrivata improvvisa anche una scossa di terremoto e le strade della capitale, svuotate dalla paura dell'influenza - killer, dalle scuole chiuse e dai mezzi pubblici ridotti, sono tornate improvvisamente alla vita. Migliaia di persone hanno lasciato le case, uscendo di corsa dai palazzi, urlando la loro rabbia, negli occhi il terrore misto a stupore. Non ci sono stati danni, solo tanta paura.

Le vittime ufficiali sono già 150, ma il numero è destinato a salire. Gli ospedali fanno fatica a respingere le richieste di chi vuole ricoverarsi, novecento "infettati" ormai fuori pericolo sono stati dimessi, ma altre centinaia prendono il loro posto. Nessuno sa dare una risposta sul perché questa terribile influenza colpisca soprattutto i giovani, risparmiando anziani e bambini, tradizionali vittime di ogni epidemia.

La famiglia Guzman Suarez non sa darsi pace. Jorge Francisco aveva solo 24 anni, una figlia di tre e "una vitalità fuori dal comune". Anche per lui i primi sintomi sono stati quelli di una normale influenza. "Aveva febbre, mal di stomaco, un po' di dolori ma il medico gli ha dato un paio di pillole e gli ha detto che sarebbe passato tutto in tre giorni". La sorella piange mentre racconta ai cronisti come in due giorni Jorge Francisco sia diventato incosciente, la "folle corsa all'ospedale, la terapia intensiva, il silenzio dei medici". Giorni d'angoscia, quelli della famiglia Guzman, come giorni di angoscia e dramma sono stati quelli vissuti la settimana scorsa da altre centinaia di famiglie.

Mentre attorno la vita di Città del Messico scorreva caotica come sempre e chi da giorni sapeva ancora non aveva dato il dovuto allarme. "Nella notte tra venerdì e sabato ci hanno detto che per salvarlo le medicine non bastavano, occorreva un miracolo. Ecco il risultato lo avete sotto gli occhi, Jorge Francisco è morto è il miracolo non si è avverato". Qualcuno maledice il governo, qualcuno maledice i medici che non hanno capito in tempo.

Il "paziente zero" viene identificato negli Stati Uniti solo il 16 aprile. E' già passata una settimana da quando (la sera del 9) Adela Maria aveva fatto il suo ingresso - portata d'urgenza dai familiari - all'Hospital General Doctor Aurelio Valdivieso di Oaxaca. La diagnosi è grave, "sindrome di difficoltà respiratoria acuta", dicono i medici. Analisi approfondite e raggi x confermano una forma di polmonite "atipica" e vista l'urgenza del caso viene ricoverata in terapia intensiva. Lì, intubata e medicata con tutti i farmaci del caso, muore nel giro di un paio di giorni. A Oaxaca non riescono a capire le cause, il certificato di morte si limita a sottolineare che si tratta di polmonite acuta derivata da un ceppo influenzale sconosciuto. Qualcuno ipotizza che possa trattarsi della Sars, l'influenza aviaria che prese origine a Hong Kong nel 1997, ma le analisi di sangue e feci e i campioni di secrezione bronchiale inviati ai laboratori specializzati danno risultato negativo.

Passano ore e giorni decisivi per individuare il nuovo virus. Il 13 aprile, quando Adela Maria è già morta, dal cadavere sono prelevati frammenti di fegato e di polmone. L'ospedale di Oaxaca dimentica di inviare la notificación oportuna al ministero della Sanità (lo hanno ammesso ieri) e le parti prelevate vengono inviate sia all'Istituto di Diagnosi ed Epidemiologia di Città del Messico, sia in Canada; è da qui che arriva il verdetto, si tratta di un virus influenzale ancora sconosciuto. Dal Canada le analisi si spostano al "Centro di Controllo e Prevenzione" di Atalanta, negli Stati Uniti che il 16 aprile invia una nota urgente al ministero della Sanità in Messico. Passerà ancora una settimana prima che l'allarme diventi pubblico.

(28 aprile 2009)

 

 

 

 

 

nfluenza suina, rischio pandemia

i sei gradi di allerta dell'Oms

Influenza suina, rischio pandemia i sei gradi di allerta dell'Oms

L'ORGANIZZAZIONE mondiale della Sanità (Oms), che sta seguendo l'evoluzione dei casi di influenza suina verificatisi in Messico dal 24 aprile scorso, prevede sei gradi di allerta, corrispondenti alle fasi di sviluppo di una pandemia, e le relative contromisure. Ecco una sintesi fornita dal Centro nazionale di epidemiologia dell'Istituto superiore di Sanità.

La fase tre nella quale ci troviamo è accomunata alle fasi uno e due, che corrispondono a un periodo nel quale predominano le infezioni negli animali, con poche infezioni nell'uomo. Il passaggio alle fasi successive è legato alla capacità del virus di trasmettersi da uomo a uomo, con un crescente numero di casi, fino alle fasi cinque e sei, che corrispondono alla grande diffusione dell'infezione umana.

Fase 1: periodo intrapandemico. Non vengono scoperti nuovi sottotipi di virus influenzali. Un sottotipo di virus di influenza che provoca l'infezione nell'uomo potrebbe essere presente anche negli animali. Nessun virus potenzialmente pandemico in circolazione negli animali viene identificato nell'uomo: il rischio è basso. Contromisure: rafforzare il livello di preparazione e risposta all'influenza pandemica a tutti i livelli (mondiale, continentale, nazionale e regionale).

Fase 2. Virus influenzali animali causano infezioni nell'uomo e sono perciò considerati una potenziale minaccia pandemica. Non vengono scoperti nuovi sottotipi di virus influenzali ma c'è il rischio sostanziale che un virus influenzale diffuso negli animali si trasmetta all'uomo. Contromisure: ridurre al minimo il rischio di trasmissione all'uomo. In caso di passaggio dell'infezione all'uomo, rilevare e documentare il più rapidamente possibile la trasmissione

Fase 3. Periodo di allerta pandemica. Un virus animale o umano riassortito causa casi sporadici o piccoli focolai epidemici nell'uomo, ma si trasmette da uomo a uomo solo quando avviene un contatto molto ravvicinato con una persona infetta. Casi di questo tipo, precisa l'Oms, non indicano che il virus abbia assunto una capacità di trasmettersi tale da poter causare una pandemia. Contromisure: assicurare una rapida tipizzazione del nuovo virus e garantire immediate capacità di rilevamento, notifica e risposta già a partire dai primi casi registrati.

Fase 4. Caratterizzata da una limitata trasmissione da uomo a uomo da parte di un virus riassortito in grado di scatenare focolai epidemici. Il virus compie un passo in avanti nella capacità di scatenare una pandemia, ma non indica ancora l'arrivo della pandemia. La diffusione è localizzata perché il virus non si è ancora adattato bene alla specie umana. Contromisure: contenere i focolai epidemici e rallentare il più possibile la diffusione della malattia per guadagnare tempo e attuare così le contromisure, compreso lo sviluppo di un vaccino.

Fase 5. Il virus si trasmette da uomo a uomo ma la trasmissione da persona a persona è ancora localizzata in almeno due Paesi in una regione dell'Oms. Mentre la maggior parte dei Paesi possono non registrare alcun caso, la dichiarazione di fase cinque è un forte segnale che la pandemia è imminente e che è urgente mettere a punto organizzazione, comunicazione e ottimizzazione delle contromisure. Il virus inizia ad adattarsi meglio alla specie umana (rischio pandemico sostanziale). Contromisure: aumentare al massimo gli sforzi per contenere e rallentare la diffusione della malattia con l'obiettivo di scongiurare una pandemia e guadagnare tempo per attuare tutte le possibili contromisure.

Fase 6. Periodo pandemico. Il virus si trasmette in tutta la popolazione. La pandemia è nel pieno del suo corso, nel picco. Contromisure: minimizzare l'impatto della pandemia.

Post picco. I casi cominciano gradualmente a scendere al di sotto del picco nella maggior parte dei Paesi. E' ancora possibile che si verifichino nuove ondate a distanza di mesi, come è accaduto in passato nelle altre pandemie.

Post pandemia. L'attività influenzale torna ai livelli normali, tipici dell'influenza stagionale. E' importante comunque mantenere la sorveglianza.

(27 aprile 2009)

 

 

 

 

 

Paura nelle scuole e negli ospedali. Bandite carni Usa in Russia e Cina

La psicosi della pandemia fa volare a Wall Street le azioni di Big Pharma

New York ora teme l'isolamento

e un mal di testa scatena la psicosi

di VITTORIO ZUCCONI

New York ora teme l'isolamento e un mal di testa scatena la psicosi

Volo deserto da San Francisco per il Messico

WASHINGTON - Vi scrivo dalla terra degli untori, da quell'America che dopo avere diffuso, il "virus finanziario" come disse il presidente del consiglio italiano, oggi è guardata come l'incubatrice del "virus del maiale". Sugli Stati Uniti il resto del mondo ha issato la "bandiera gialla" di una semi quarantena globale. Non venite qui tra noi infetti, non mangiate i nostri maiali, sorvegliate i turisti che arrivano a voi da qui. L'influenza suina è divenuta il "virus nordamericano", nonostante il presidente Obama si affanni a dire che "non ci sono veri motivi di allarme" e il numero dei casi, fra accertati e probabili, sia per ora meno di 50, su una popolazione di 310 milioni.

L'influenza mutante ha qualcosa di mostruosamente inquietante, nonostante la "solita" influenza stagionale uccida 36 mila americani ogni anno, secondo le cifre ufficiali del Centro per il Controllo delle Malattie, nella generale indifferenza. Ma la pandemia del panico, cominciata nel Messico, ha infettato tutta l'America del Nord, quando il ministro per la Sicurezza Nazionale, Janet Napolitano, ha proclamato lo stato d'emergenza per mettere in moto le procedure di controllo e liberare i fondi governativi destinati alla risposta nazionale contro minacce biologiche naturali o terroristiche. E gli Stati Uniti sono divenuti il centro dell'ansia e dell'attenzione.

I casi accertati del morbo che i liceali dell'Istituto San Francesco di Queens hanno contratto in Messico e dal quale sono guariti in pochi giorni, aumenteranno, perché i 350 laboratori federali ora li cercano dietro ogni febbre e tosse. E dunque li trovano. Sono sotto il microscopio le scuole, soprattutto i licei di frontiera col Messico, in Texas, dove tre nuovi casi sono stati segnalati a San Antonio, perché questa infezione sembra colpire non i soliti "vecchi, bambini e malati", ma i giovani, come fece, 90 anni or sono, la madre orribile di tutte le pandemie influenza, la Spagnola.

Starnutisce Wall Street, che aveva appena cominciato la convalescenza dalla terribile influenza finanziaria dell'estate scorsa, e barcolla tra la voglia di accasciarsi e la ricerca di quei titoli di farmaceutiche e industrie della sanità privata che rastrelleranno profitti dai milioni - già 40 milioni di flaconi messi in commercio dalle scorte strategiche nazionali - di confezioni di medicinali antivirali e di antibiotici per trattare le complicanze batteriche, perché non c'è dramma dal quale non si possa guadagnare qualche dollaro (la paura di una pandemia fa decollare le azioni di Big Pharma). S'indignano le voci pubbliche, scoprendo che la Unione Europea invita a non volare negli Usa, come se questo fosse divenuto il lebbrosario del mondo.

Gli allevatori di maiali del Kansas e dell'Iowa scoprono che i loro porcelli sono stati messi al bando dal governo cinese, da quello russo, da Abu Dhabi e da Dubai, nonostante non esista alcun pericolo nel consumi di carni di suini cotte o insaccate.

Il segretario di Stato Clinton ci ammonisce a non fare viaggi oltre frontiera, proprio mentre altre nazioni ammoniscono i loro cittadini a non venire in America, ma nei principali aeroporti internazionali sono stati installati sensori a infrarossi per provare a distanza la temperature dei passeggeri. E a tutti i viaggiatori in ingresso saranno distribuite schede, gialle naturalmente, con numeri di telefono ai quali rivolgersi in caso di sospetta infezione.

"Quello che abbiamo fatto finora - diceva ieri mattina Obama che ora deve affrontare anche l'aggressione del maiale infettivo per la scadenza dei suoi 100 giorni - è creare le condizioni per rispondere a ogni emergenza". "La buona notizia è che finora non ci sono altri focolai di infezioni a New York oltre quelli del Liceo San Francesco - annuncia in diretta tv il sindaco Bloomberg - 45 giorni dopo l'identificazione dei primi casi. La cattiva notizia è che non sappiamo se ne troveremo altri".

La bandiera gialla sventola sulla Statua della Libertà. Tra la sempre presente psicosi dell'attacco bioterroristico e la preoccupazione politica di farsi trovare impreparati come Bush a New Orleans, le autorità americane inconsapevolmente alimentano il panico mentre cercano di controllarlo. Il direttore del Cdc di Atlanta ha cercato di invertire gli ingranaggi della psicosi. Ha spiegato che la trasmissione dei casi è ancora minima, che non ci sono segnali di accelerazione dell'epidemia e che tutti i pazienti accertati sono colpiti da forme benigne. Ma le contee, le città dalle quali in America dipendono le scuole, cominciano a chiudere edifici, ad annullare funzioni pubbliche, perché la minaccia di future querele e di colossali cause per danni, sempre presenti negli Stati Uniti, ispira l'eccesso di cautela.

Ci saranno altri casi, qui nel nostro lazzaretto nordamericano, perché l'indagine ora scoverà il virus. L'aumento produrrà le inevitabili mascherine chirurgiche bianche o blu, anche se al Centro per il Controllo delle Malattie spiegano che la loro efficacia preventiva è dubbia, e le precauzioni migliori restano l'acqua e il sapone ed evitare "il bacetto di saluto". In qualche zone di confine come la California le mascherine sono già comparse e la sindrome dell'untore si allarga. C'è qualcosa di irresistibilmente terrorizzante in questa influenza venuta dai porcili, quasi la vendetta sempre attesa degli animali contro chi li alleva per macellarli. In fondo, segretamente, ideologicamente, non dispiace al resto del mondo l'idea che proprio l'America che per otto anni ha preteso di esportare la democrazia, ora sia accusata di poter esportare l'influenza del maiale. E il liberatore sia divenuto l'untore.

(28 aprile 2009)

 

 

2008-04-26

Febbre suina, allarme Oms

"Potrebbe diventare più pericolosa"

Dopo gli Usa dove si sono registrati 8 casi a New York, 2 in Kansas, 2 in Texas e 6 California il virus arriva in Oceania. In isolamento dieci studenti ad Auckland. Quattro casi sospetti in Francia. La Farnesina: "Rinviate i viaggi in Messico". Il sottosegretario Fazio: "Abbiamo 40 dosi di antivirali"

 

18:11 Allarme Oms: "Epidemia potrebbe diventare più pericolosa"

E' "piuttosto probabile che l'attuale epidemia di influenza suina possa mutare in una forma ancora "più pericolosa". A lanciare l'allarme l'Organizzazione mondiale della sanità che sta coordinando da Ginevra la lotta contro il diffondersi della malattia. Keiji Fukuda, uno dei virologi dell'Oms ha spiegato che l'organizzazione è pronta a preparare un vaccino se sarà necessario.

17:52 Confermati gli otto casi di New York

Confermati gli otto casi di contagio da febbre suina di New York. I primi test effettuati sugli otto studenti della St Francis Preparatory School, nel Queens, dal personale del Centers for Desease Control and Prevention (CDC) hanno confermato che i pazienti hanno contratto un'influenza di tipo non umano di tipo A, e non hanno escluso che possa essere quella dai suini. La scuola pertanto ha deciso di chiudere le sue attività per due giorni.

17:38 Quattro i casi di sospetta influenza suina in Francia

Quattro casi di sospetta influenza suina sono attualmente sotto osservazione in Francia. Il ministro della Salute, Roselyne Bachelot, lancia un appello ad essere vigili senza allarmarsi. "Bisogna esortare ad essere vigili senza però allarmarsi", ha dichiarato il ministro, assicurando: "Seguiamo con grande attenzione la situazione. Ci teniamo in stretto contatto, regolarmente, con l'OMS e con i nostri partner europei".

17:20 Si deve a una banca dati italiana la sequenza genetica del virus

Si deve alla banca dati voluta dalla virologa italiana Ilaria Capua direttrice del Laboratorio di riferimento di Fao e Oie sull'aviaria, presso l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, se la sequenza genetica del virus dell'influenza suina è stata decifrata in poche ore.

17:06 Casa Bianca: "Obama gode di ottima salute" dopo viaggio Messico

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, "gode di ottima salute", e il suo recente viaggio in Messico non è stato motivo per lui "di alcun pericolo dal punto di vista sanitario": il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha tranquillizzato in questi termini sulle condizioni di salute di Obama dopo che su alcuni organi di stampa si era diffusa la voce che anche Obama potesse essere stato esposto al potenziale contagio nel suo recente viaggio a Città del Messico.

15:40 Briefing alla Casa Bianca alle 18.30 per valutare situazione febbre

La Casa Bianca ha reso noto di aver convocato un briefing per le 18:30 italiane per valutare la situazione riguardante l'influenza da suini, che ha provocato allarme e morti in Messico e causato 11 casi accertati negli Stati Uniti, mentre sono sotto osservazione altri casi sospetti anche in Nuova Zelanda. Al briefing prendono parte, tra gli altri, il segretario per la Sicurezza Interna, Janet Napolitano, e il direttore facente funzione del Centers for Desease Control (CDC), Richard Besser.

15:00 Non ha il virus della febbre suina lo steward ricoverato a Londra

Non ha il virus della febbre suina lo steward di un aereo di ritorno da Città del Messico ricoverato a Londra con sintomi influenzali. Il paziente è stato sottoposto "come misura precauzionale" ai test sull'influenza suina, che ha ucciso 81 persone in Messico e contagiate altre negli Stati Uniti. Il volo della British Airways con cui era arrivato l'uomo era il BA242 proveniente da Città del Messico.

14:14 Messico, ministero: tutte e 81 le morti legate a influenza suini

Sono probabilmente legate all'influenza dei suini tutte e 81 le morti sospette avvenute in Messico. Lo rende noto oggi il ministro della Salute messicano, Jose Angel Cordova.

14:00 Tre possibili casi di influenza suina in Spagna

Il ministero della Salute di Madrid sta analizzando tre possibili casi di influenza suina in altrettante persone rientrate dal Messico negli ultimi giorni. Ad annnunciarlo è stato il ministro Trinidad Jimènez. Stando a quanto reso noto i tre casi sono stati segnalati a Bilbao, Almansa e Valencia. Le tre persone sono state ricoverate in centri medici con sintomi simili a quelli dell'influenza suina. Secondo il ministro, non si potrà appurare di che tipo di virus si tratta prima delle prossime 48 ore.

13:51 Ministero: "I suini italiani sono monitorati"

I competenti uffici veterinari del Ministero stanno seguendo l'evolversi della situazione in Nord America in merito all'influenza suina. E' quanto rende noto un comunicato del ministero del Welfare.

13:25 A Città del Messico sospese tutte le messe

L'arcivescovado di Città del Messico ha annunciato la sospensione a partire da questa domenica, e fino a nuovo ordine, di tutte le messe in programma nella capitale, a causa dell'influenza da suini che ha colpito il Paese. "Sono sospese tutte le messe fino a nuova comunicazione" in tutte le parrocchie della città.

13:20 Messico, stanziati 450 milioni di dollari per l'emergenza

Fondi pari a 450 milioni di dollari sono stati stanziati nelle ultime ore dal governo del Messico per far fronte all'emergenza sanitaria dell'influenza da suini nel paese. Lo ha reso noto il ministero delle finanze, precisando che con tali fondi il governo "potrà finanziare le azioni di preparazione e risposta" al virus, con misure quali "mobilitazione, coordinamento, vigilanza epidemiologica, controlli medici, attività di studio e sviluppo".

13:16 Fazio: "Stiamo valutando adeguate strategie vaccinali"

Il sottosegretario alla Salute Fazio: "Stiamo valutando adeguate strategie vaccinali e contiamo di avere la situazione sotto controllo. Poi in collaborazione con l'Oms stiamo agendo in sintonia con tutti i paesi europei".

13:15 Fazio: "Abbiamo 40 milioni di dosi di antivirali specifici"

In Italia ci sono dosi sufficienti di farmaci antivirali specifici per contrastare i peggiori effetti della febbre suina che si sta diffondendo negli Stati Uniti. Ad assicurarlo è il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio- "Abbiamo 40 milioni di dosi - ha detto a Radio Capital - delle quali 10 milioni già pronte, e 30 mila da incapsulare, ma comunque utilizzabili in caso di urgenza".

13:14 La Farnesina sconsiglia i viaggi in Messico

La Farnesina sconsiglia di viaggi in Messico, dove il virus della febbre suina ha fatto 81 morti. "A meno di motivi improrogabili -si legge sul sito "www.viaggiaresicuri.it" - "si consiglia ai viaggiatori che intendano recarsi nelle zone sopra indicate di rinviare i propri programmi di viaggio in attesa che la situazione sanitaria locale torni alla normalità".

13:13 Dieci casi sospetti in Nuova Zelanda

Dieci studenti del college neozelandese di Rangitoto, Auckland, rientrati dal Messico ieri mattina potrebbero aver contratto la febbre suina. L'annuncio è arrivato dal ministro della Sanità Tony Ryall: "Funzionari del ministero della Sanità mi hanno riferito che non vi sono certezze sul fatto che questi studenti abbiano l'influenza suina, anche se considerano la cosa probabile".

13:12 Commissione Europea: nessun caso di contagio nella Ue

Non vi al momento sono casi riscontrati di contagio da febbre suina negli Stati dell'Unione Europea. Lo ha riferito la Commissione europea.

13:12 A Roma caso sospetto si rivela negativo

E' risultato negativo ai test virologici per l'influenza da suini il paziente proveniente dal Messico che ieri si è presentato all'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma.

Secondo quanto si è appreso da fonti sanitarie, la persona accusava sintomi simili all'influenza ma era in condizioni non gravi.

13:11 Francia: dubbi non confermati su due casi sospetti

Le autorità francesi annunciano di avere "dubbi non confermati" su due casi sospetti legati all'infezione suina. "I dubbi riguardano due persone rientrate dal Messico", ha precisato oggi il direttore generale della Sanità Didier Houssin.

13:05 Prime cancellazioni dall'Italia per il Messico

I timori per il contagio dell'influenza suina cominciano a condizionare i turisti italiani che vogliono viaggiare in Messico. All'aeroporto di Fiumicino, sull'unico volo charter di Eurofly in partenza oggi, ben 43 passeggeri su 102 non si sono presentati all'appello. Inoltre è stato cancellato per motivi non precisati il volo di linea di Aeromexico che sarebbe dovuto arrivare in serata da Città del Messico per ripartire poi verso le 23.

 

 

 

 

Nella città positivi 8 test su 9. Due casi nel Kansas. Il virus ha già ucciso 61 persone

Il ceppo è una ricombinazione di quello suino con quello umano, mai visto prima

Febbre suina, paura a New York

Oms: "La situazione è seria"

I consigli del ministero della Salute per chi viaggia nei Paesi a rischio

La Ue non ritiene di dover applicare misure restrittive agli spostamenti

Febbre suina, paura a New York Oms: "La situazione è seria"

Agenti federali in Messico

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Multimedia

* Influenze ''normali''. epidemie e pandemie

CITTA' DEL MESSICO - Dopo la California e il Texas, la paura arriva a New York. Otto studenti di un liceo di Queens - una alla periferia della città - sono risultati positivi a una influenza di ceppo A. Le loro analisi sono state inviate ai centri federali di prevenzione di Atlanta per accertamenti. Altri due casi confermati in Kansas. Nel caso di New York, potrebbe essere la stessa influenza che ha fatto decine di vittime in Messico: lo ha detto, in una conferenza stampa, il commissario Usa alla Sanità Thomas Frieden, precisando che in tutti i casi i sintomi sono leggeri. Il virus responsabile dei casi mortali in Messico appartiene alla famiglia A/H1N1. La Casa Bianca segue da vicino l'emergenza.

L'allarme a New York. Era scattato dopo che negli ultimi due giorni alcuni allievi della St. Francis Prep si erano sentiti male. Erano stati ordinati i test mentre l'istituto aveva disposto la sospensione di tutti i doposcuola.

Prevenzione in California. Nello Stato si sono verificati sei dei dieci casi americani finora accertati (gli altri due sono stati registrati nella contea di Guadeloupe in Texas). Il governatore Arnold Schwarzenegger ha invitato a misure preventive: coprirsi bocca e naso quando si starnuta, lavarsi bene le mani, evitare contatti ravvicinati con altre persone. Attivato il Centro operativo congiunto per l'emergenza, e avviati contatti con le autorità messicane: "La nostra - ha detto Schwarzenegger - è una risposta forte e vigorosa".

Monitoraggio alle frontiere. Tutti i pazienti americani vivevano in zone di confine con il Messico. Il Pentagono ha reso noto che il Northern Command sta monitorando i focolai della malattia e valutando se prendere misure preventive per i militari di stanza lungo la frontiera. Ai varchi di San Isidro e Otay Mesa, ai doganieri americani sono state distribuite mascherine.

Oms: "Emergenza internazionale". In America Latina sono aumentati i controlli negli aeroporti e sono stati attivati piani sanitari di emergenza. Le autorità americane avevano già espresso la loro preoccupazione dicendo che "la febbre suina non può essere contenuta". Dopo le notizie giunte da New York, l'Organizzazione mondiale della Sanità (che già aveva paventato il "rischio di una pandemia") ha dichiarato che si tratta di "un'emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale". E ha fatto sapere che la struttura genetica del virus contratto dalle vittime messicane è lo stesso dei contagiati in California e Texas. Questo fa temere il cosiddetto salto di specie, ossia che la malattia possa essere trasmessa "da uomo e uomo", come riferito da Anne Schuchat, direttore del Centro di immunologia e patologie respiratorie del Cdc di Atlanta.

Il ceppo incriminato. Le analisi mostrano che il ceppo incriminato è una mescolanza mai vista prima tra virus aviario, suino e di essere umano. Preoccupa il fatto che gran parte dei decessi riguardi persone tra il 25 e i 45 anni, poiché le influenze stagionali tendono invece a colpire gli anziani e i bimbi piccoli.

Emergenza in Messico. Il Messico ha autorizzato le

autorità sanitarie a mettere in isolamento i pazienti e a controllare le abitazioni e i viaggiatori in arrivo nel paese, dove finora sono stati accertati almeno 20 casi di decesso per il virus. Altri 42 sono ritenuti sospetti, e più di mille sono le persone ammalate. I primi casi sono stati individuati il 13 aprile ma solo da giovedì si è compresa l'estensione e la gravità dell'epidemia. Chiusi scuole, musei, biblioteche, teatri in tutta la capitale e in una provincia vicina, "fino a nuovo ordine".

Il vaccino. Nel frattempo si lavora al vaccino, sulla base delle prime informazioni sul virus. Per il direttore del Centro Novartis Vaccines and Diagnostics di Siena, che da oltre dieci anni studia il vaccino anti-pandemia, i primi milioni di dosi potrebbero essere pronti in meno di sei mesi. Ma il direttore del Centro di controllo e prevenzione delle malattie di Atlanta, Richard Besser, ha osservato che "probabilmente è troppo tardi" per contenere una nuova epidemia.

In consigli per chi viaggia. Il ministero della Salute ha pubblicato una serie di consigli per i viaggiatori diretti nelle aree interessate. Ecco i principali: evitare la visita di mercati o di fattorie in cui si può venire a contatto con suini; consumare cibi a base di carne suina solo dopo accurata cottura; evitare di portare le mani a contatto con occhi naso e bocca; lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con detergenti a base di alcool. Il ministero avverte inoltre che "la vaccinazione con i tradizionali antinfluenzali (vaccini stagionali), pur sollecitando le difese immunitarie, probabilmente non è efficace nei confronti di questa specifica infezione".

Per quanto riguarda invece i viaggiatori provenienti dalle aree interessate dai focolai, il ministero avverte che "nel caso si ritenga di essere stati esposti a contatti con suini o con persone affette da influenza suina" è necessario "tenere sotto controllo lo stato di salute per almeno 7-10 giorni. Se durante questo periodo si dovesse accusare febbre e sintomatologia simil-influenzale (faringite, tosse secca, mal di testa, dolori muscolari ecc)", il ministero raccomanda di "consultare telefonicamente un medico o contattare i numeri telefonici che verranno indicati segnalando il viaggio e l'eventuale contatto con suini o persone affette da influenza".

Ue, nessuna restrizione. Nessuna restrizione al momento per i viaggi internazionali ma solo una prima valutazione dell'efficacia delle misure messe a punto dai singoli paesi. Questa la conclusione della riunione, in teleconferenza, dei tecnici dei ministeri della Salute dei 27 paesi dell'Ue. L'Italia ha presentato le misure predisposte dal sottosegretario Ferruccio Fazio, dalla distribuzione degli opuscoli per chi va o proviene da Usa e Messico e l'attivazione di un numero verde.

(25 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

Il sottosegretario alla Salute assicura che l'Italia è già attrezzata

e insieme all'Oms sta anche valutando l'ipotesi dei vaccini

Fazio: "Pronti i farmaci antivirali

abbiamo già 40 milioni di dosi"

Non vietati, ma sconsigliati i viaggi nelle zone a rischio: "In ogni caso

è meglio evitare i luoghi molto affollati, e se ci sono sintomi farsi controllare subito"

Fazio: "Pronti i farmaci antivirali abbiamo già 40 milioni di dosi"

ROMA - In Italia ci sono dosi sufficienti di farmaci antivirali specifici per contrastare i peggiori effetti della febbre suina che si sta diffondendo negli Stati Uniti. Ad assicurarlo è il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio- "Abbiamo 40 milioni di dosi - ha detto a Radio Capital - delle quali 10 milioni già pronte, e 30 mila da incapsulare, ma comunque utilizzabili in caso di urgenza".

Fazio ha assicurato che si tratta degli antivirali specifici, in grado cioè di contrastare il virus di questo nuovo tipo di influenza. Ma il ministero, ha aggiunto il sottosegretario, si sta anche attrezzando per le eventuali vaccinazioni: "Stiamo valutando adeguate strategie vaccinali e contiamo di avere la situazione sotto controllo. Poi, in collaborazione con l'Oms, stiamo agendo in sintonia con tutti i Paesi Europei". Fazio ha spiegato che tuttavia, dal momento che l'influenza dei maiali sta colpendo soprattutto persone tra i 25 e i 40 anni, probabilmente le fasce della popolazione più a rischio, i bambini e gli anziani, sono parzialmente difesi dai vaccini influenzali ordinari.

Quanto ai viaggi all'Estero, il ministero della Salute al momento non li vieta, ma, come la Farnesina, li sconsiglia: "E comunque suggeriamo di evitare situazioni di grande affollamento, come i mercati o le sale cinematografiche, dove c'è più rischio di contagio", dice Fazio. Quanto a chi ritorna dal Messico, dal Texas o da altre zone nelle quali ci sono già stati casi di febbre suina, "se ci sono sintomi influenzali è meglio farsi controllare subito, ci sono già diversi 'medici sentinella'".

Non è invece assolutamente il caso, assicura il sottosegretario, di eliminare la carne di maiale dall'alimentazione: "Il nostro maiale è assolutamente sicuro, lo diciamo con certezza. Non esiste alcun pericolo. L'influenza suina si prende prima da contaggio dal maiale, e poi da uomo a uomo. E' un virus nuovo, quindi non è che si conosca moltissimo, ma sicuramente non si prende mangiando carne cotta di maiale. Poi noi non importiamo carne dal Messico e quindi non esiste nessuno spazio per pensare che i nostri maiali non siano sicuri".

(26 aprile 2009)

L'UNITA'

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.unita.it

2009-05-02

Arriva in Italia il virus dell'influenza suina

L'Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell'ospedale locale è affetto dalla nuova influenza. È il primo caso in Italia. Lo ha detto all'ANSA il direttore generale dell'Asl 1 di Massa Antonio Delvino. "È stato telefonicamente confermato dall'Istituto superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a Massa all'influenza di tipo A, ceppo H1n1", ha spiegato.

Ma "il paziente non presenta più nessuna sintomatologia, è guarito". Lo ha detto il direttore generale dell'Asl 1 di Massa, Antonio Delvino parlando all'ANSA. Il direttore generale ha spiegato che "sono stati sottoposti a profilassi antivirale i suoi parenti più stretti e le persone che hanno avuto contatto con lui".

"Il paziente è guarito, non rischia più niente". La conferma telefonica, ha spiegato Delvino, è stata data al professor Luca Ceccerini Nelli, virologo dell'Università di Pisa. Il paziente, a quanto si apprende, ha contratto il virus H1N1 in Messico, da dove era tornato dopo il 23 aprile dopo un soggiorno di sei mesi. All'arrivo presentava i sintomi classici dell'influenza: dolori articolari, brividi e tosse, ma non febbre.

Ricoverato nel reparto malattie infettive dell'Ospedale di Massa, l'uomo, un 50enne della provincia di Massa, è stato trattato con gli antivirali disponibili, di provata efficacia contro la nuova influenza, e attualmente non presenta più sintomi. Nel frattempo, sono stati sottoposti ad esami virologici coloro che erano stati a contatto, dando tutti esito negativo.

Un altro gruppo di persone è invece sotto osservazione, secondo quanto ha dichiarato il sottogretario alla salute Ferruccio Fazio. Si teme un possibile contagio a bordo di un aereo proveniente da Cancun e atterrato il 29 aprile a Malpensa. "In particolare -

ha spiegato - abbiamo una hostess sotto osservazione insieme all'equipaggio, mentre stiamo rintracciando i passeggeri", ha detto Fazio, secondo il quale i sintomi dell'influenza , comunque, non sono gravi. "Si sta valutando se estendere la rintracciabilità alle persone provenienti da altri Paesi oltre al Messico", ha aggiunto.

Il Messico intanto ha rivisto al ribasso il numero delle vittime: da 172 a 101. Il ministro della salute Jose Angel Cordova ha stimato una diffusione del contagio molto più bassa di quanto non si fosse temuto finora. La mortalità sarebbe perciò comparabile con quella di una normale influenza. Secondo l'Oms tuttavia non è ancora chiaro quanto sia pericolosa. "Non abbiamo prove di una massiccia diffusione al di fuori del Nord America - ha detto Michael Ryan -. Siamo ancora alla fase 5". Una fase che corrisponde al rischio di pandemia "imminente".

02 maggio 2009

 

 

 

Arriva in Italia il virus dell'influenza suina

L'Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell'ospedale locale è affetto dalla nuova influenza. È il primo caso in Italia. Lo ha detto all'ANSA il direttore generale dell'Asl 1 di Massa Antonio Delvino. "È stato telefonicamente confermato dall'Istituto superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a Massa all'influenza di tipo A, ceppo H1n1", ha spiegato.

Ma "il paziente non presenta più nessuna sintomatologia, è guarito". Lo ha detto il direttore generale dell'Asl 1 di Massa, Antonio Delvino parlando all'ANSA. Il direttore generale ha spiegato che "sono stati sottoposti a profilassi antivirale i suoi parenti più stretti e le persone che hanno avuto contatto con lui".

"Il paziente è guarito, non rischia più niente". La conferma telefonica, ha spiegato Delvino, è stata data al professor Luca Ceccerini Nelli, virologo dell'Università di Pisa. Il paziente, a quanto si apprende, ha contratto il virus H1N1 in Messico, da dove era tornato dopo una breve vacanza il 23 aprile scorso presentando i sintomi sospetti: febbre alta, dolori articolari, disturbi intestinali.

Ricoverato nel reparto malattie infettive dell'Ospedale di Massa, l'uomo, un 50enne della provincia di Massa, è stato trattato con gli antivirali disponibili, di provata efficacia contro la nuova influenza, e attualmente non presenta più sintomi. Nel frattempo, sono stati sottoposti ad esami virologici coloro che erano stati a contatto, dando tutti esito negativo.

02 maggio 2009

 

 

 

 

2009-05-01

2009-04-30

Febbre suina, l'Oms teme la pandemia. Nessun caso in Italia, un sospetto in Svizzera

Il mondo è a un passo dalla temuta pandemia della nuova influenza. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha risposto al diffondersi del virus dell'influenza suina alzando il livello della fase di allerta pandemia da quattro a cinque, a un solo gradino dalla fase sei che indica lo scoppio della pandemia. "Ho deciso di alzare il livello d'allerta del rischio di pandemia dalla fase quattro alla fase cinque", ha annunciato martedì sera a Ginevra il direttore generale dell'Oms. L'Oms aveva alzato il livello d'allerta da tre a quattro solo lunedì scorso.

Sono in tutto 148 i casi di febbre suIna confermati in laboratorio secondo gli ultimi dati diffusi dall'Oms, con un numero di 8 morti. La prima morte accertata per influenza suina, fuori dal Messico, è quella in Texas di un bambino di 23 mesi. Con Germania e Austria, che hanno confermato ufficialmente i primi casi di contagio, arrivano a nove i Paesi colpiti dal virus.

Nessun caso di nuova influenza ha contagiato persone in Italia ma, si susseguono segnalazioni di casi sospetti: in totale sarebbero una ventina, sparsi in più regioni. Resta, quindi, alta l'allerta nelle reti di sorveglianza (ospedali, laboratori e medici di base) attivate dal ministero del Welfare. "Al momento - ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio - non esiste conferma di alcun caso. È verosimile pensare che questa influenza arrivi anche da noi, ma siamo tranquilli perchè abbiamo visto come è l'evoluzione clinica negli altri Paesi: questo virus si sta dimostrando molto poco aggressivo".

Caso sospetto a Napoli

Una donna messicana di 63 anni, docente universitaria, è stata ricoverata all'ospedale Cotugno di Napoli con sintomi febbrili "sospetti". La donna, ospite dell'Università degli studi di Salerno, alloggiava in una stanza di un convento del capoluogo. Questa mattina si è sentita male e medici hanno optato per il trasferimento a Napoli. La paziente è stata subito ricoverata in una delle due stanze sterili presenti nel pronto soccorso dell'ospedale napoletana e sottoposta a tutti gli accertamenti per accertare se si tratti di febbre suina.

I piani anti-pandemia

Avviato al ministero del Welfare il confronto con le regioni sui piani antipandemia. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni e giovedì prossimo si avrà un primo punto della situazione in un tavolo politico. Le questioni sui quali gli esperti delle regioni e del ministero stanno lavorando sono l'esistenza e la congruità dei piani regionali antipandemia, l'eventuale uso di farmaci e una campagna informativa alla popolazione. "È necessario - ha detto Fazio - lavorare in squadra con le regioni, in particolare per quello che riguarda le eventuali campagne vaccinali".

Vademecum per chi va in Messico

Il ministero sta predisponendo un vademecum per chi non può rinunciare ad un viaggio in Messico. Si tratta di una guida informativa per rendere più sicuro il viaggio a chi per motivi, ad esempio di lavoro, non può rinunciare al trasferimento in quelle aree. Fazio ha spiegato che "in ogni caso aeroporti internazionali come quello di Roma non possono essere considerati a rischio di contagio".

Diecimila chiamate al numero "1500"

Sono arrivate a quota 10 mila le telefonate al numero di pubblica utilità (1500) istituito da ieri al Ministero del Welfare per fornire informazioni utili ai cittadini in merito "alla nuova influenza umana A/H1N1". Data la grande mole di richieste il Ministero sta provvedendo a potenziare già dai prossimi giorni il servizio. Attualmente presso il call center prestano servizio 20 medici, coinvolti in turnazione, e sono attive 12 postazioni.

Inutile assumere antivirali

Assumere dosi di antivirali sensibili all'influenza è "dannoso e inutile". Lo ha ribadito l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) spiegando che "acquistare gli Zanamivir e Oseltamivir nella convinzione che potrebbe essere utile averne alcune confezioni in casa è del tutto inutile poiché il Ministero ha più volte confermato la disponibilità di un numero di dosi perfettamente adeguate". Per il direttore generale dell'AIFA, Guido Rasi, "questi farmaci - spiega - non sono efficaci in via preventiva, vale a dire per proteggersi da un eventuale contagio influenzale, ma agiscono bloccando il virus quando è già presente nell'organismo e devono essere assunti in un arco temporale estremamente preciso. Utilizzarli quando non si è colpiti con certezza dall'infezione significa favorire la comparsa di virus resistenti.

30 aprile 2009

 

 

 

 

 

2009-04-29

Oms: "Nessun paese è al riparo"

Inutile chiudere le frontiere, la diffusione del virus ormai è un dato di fatto. L’ipotesi di riuscire a circoscrivere l’influenza suina per l’Oms è già tramontata, mentre sale la conta dei morti: 152 le vittime in Messico. Il virus è arrivato in Europa - oggi un secondo caso in Spagna, oltre ai due in Scozia -, sono una cinquantina i contagiati negli Usa, almeno uno in Israele, tre in Nuova Zelanda e cominciano ad essere segnalati casi sospetti anche in Asia. L’Organizzazione mondiale della sanità ha deciso perciò di innalzare il livello di guardia, portandolo da 3 a 4 su una scala di 6, il che significa che c’è un considerevole aumento del rischio di una pandemia.

"Siamo ad un significativo passo verso una pandemia di influenza. Ma non siamo ancora a questo punto", ha spiegato Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell’Oms. Il virus è ormai troppo diffuso per poter pensare ad una strategia di contenimento, ma la pandemia può ancora essere evitata se i governi riusciranno a mettere in piedi misure efficaci per proteggere la popolazione.

Secondo l’Oms nessun Paese può considerarsi al riparo. Una smentita indiretta alle affermazioni del ministro degli esteri italiano Frattini che solo ieri parlava di un rischio "insignificante" per l’Italia, mostrando un ottimismo non condiviso dalle autorità sanitarie mondiali. Oggi, più realisticamente, il sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio ha affermato che "naturalmente è possibile, anzi probabile, che prima o poi il virus della febbre suina arrivi anche in Italia". Ma ha aggiunto che siamo comunque pronti ad affrontare un’emergenza: affermazioni assolutamente non condivise da Ignazio Marino, pd, che ieri ha lanciato l’allarme denunciando proprio l’impreparazione dell’Italia rispetto ad altri Paesi e un colpevole deficit di farmaci anti-virali.

L’Oms ritiene che per arrivare a formulare un vaccino, nonostante il nuovo virus sia già stato isolato, ci vorranno tra i quattro e i sei mesi. Di più per averne un quantitativo proporzionato al rischio. Ma al momento i farmaci anti-virali disponibili sembrano dare una buona risposta.

Una nota relativamente positiva arriva dal Messico, dove il ministro della sanità, Josè Angel Cordova, ha fatto notare un declino nell’incidenza del numero quotidiano di vittime: i decessi sono stati 6 sabato scorso, 5 domenica, 3 ieri. Al momento ci sono circa 2000 persone ricoverate. Il dato negativo è che il virus sembra colpire di preferenza la fascia d’età compresa tra i 20 e i 50 anni d’età, quella che viene classificata come "giovani adulti": la stessa fascia d’età bersagliata dalle passate pandemie.

Diversi governi hanno sconsigliato i viaggi nelle aree più colpite del Messico. Si sono moltiplicati gli screening negli aeroporti e Taiwan ha annunciato che imporrà la quarantena ai passeggeri che mostrino sintomi di influenza. Bloccate anche in diversi Paesi le importazioni di carne suina dal Messico e da alcune regioni degli Stati Uniti, malgrado le autorità sanitarie sottolineino che non c’è alcun pericolo nel consumare la carne suina: il contagio avviene tra uomo e uomo. Un gruppo di esperti della Fao è stato inviato in Messico per accertare se davvero l'influenza è di origine suina, dato che sui casi esaminati la trasmissione risulta essere soltanto umana.

27 aprile 2009

 

 

I livelli di allerta dell'Oms

I livelli di allerta dell’Organizzazione mondiale della sanità

-Fase 1: nessun virus presente negli animali

è in grado di contagiare gli uomini.

-Fase 2: presenza di virus dell’influenza animale

in grado di provocare infezioni negli uomini.

È considerato una potenziale minaccia di pandemia.

-Fase 3: l’influenza animale provoca sporadici casi tra

gli uomini, ma non avviene ancora il contagio tra uomo e uomo.

-Fase 4: casi accertati di trasmissione del contagio da uomo a uomo,

in grado di provocare epidemie. Significativo aumento del rischio di una pandemia.

-Fase 5: casi di trasmissione del virus da uomo a uomo

accertati in almeno due Paesi. Forti segnali dell’imminenza di una pandemia.

-Fase 6: diffusione del virus in Paesi di differenti aree del pianeta. Pandemia.

28 aprile 2009

 

 

Cgil: "Allerta sanitaria senza ministero della Salute"

Contro l'allarme pandemia il settore Salute del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali ha risposto prontamente all’allerta, utilizzando la rete Influnet e promuovendo l’informazione ai viaggiatori da parte degli operatori degli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (USMAF).

Purtroppo dal 31 agosto non sarà più così. Secondo quanto denunciato dalla Cgil, gli uffici interessati ai controlli sono prevalentemente costituiti da personale tecnico ed amministrativo con contratto a tempo determinato che grazie alle recenti norme Tremonti e Brunetta, perderà il lavoro proprio il 31 agosto 2009.

Le emergenze sanitarie sono frequenti e, di conseguenza, l’attività degli uffici di frontiera dell’ex Ministero della salute (PIF e UVAC per le carni, USMAF per le altre merci e la salute umana) richiede elevate competenze e flessibilità e disponibilità lavorativa anche al di fuori del consueto orario di lavoro. "Si rileva - spiega la Cgil - una forte contraddizione fra i propositi dichiarati dai ministri di voler aumentare quantità e qualità dei controlli per la tutela della sicurezza dei cittadini e le azioni di questo governo".

La Cgil ribadisce, quindi, la richiesta di garanzia del posto di lavoro per gli operatori amministrativi e per i dirigenti sanitari, precari, ma stabilmente necessari al funzionamento degli uffici deputati ai controlli sugli alimenti e sulla salute dei viaggiatori. Anche questa delicata situazione ripropone il ripristino del Ministero della Salute come una misura che non può essere più rinviata se si vogliono tutelare al meglio i cittadini .

28 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

2009-04-28

Marino: "L'Italia non è pronta per un'epidemia"

"L’Italia non è pronta a fare fronte ad un’eventuale emergenza legata al virus dell’influenza suina". A dirlo è Ignazio Marino, Pd, presidente delle commissione parlamentare d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale, dopo aver verificato i dati relativi alle riserve di farmaci a disposizione attualmente nel nostro paese. Premettendo di non voler fare allarmismo, Marino ha però sottolineato che attualmente le dosi di farmaci per l’eventuale trattamento di un’influenza suina sono minime. "Nel nostro paese sono disponibili in questo momento 40 milioni di dosi di farmaci potenzialmente efficaci per contrastare il virus dell’influenza suina. Ma per curare una persona servono 10 dosi, ciò significa che, se il virus arriverà nel nostro paese, in teoria vi sarà la disponibilità del farmaco solo per 4 milioni di persone, pari a meno del 7% della popolazione italiana".

Per altro anche le dosi disponibili, in realtà non lo sono davvero. "Il farmaco al momento attuale non può essere somministrato". ha detto infatti Marino. Tre quarti del prodotto sono infatti conservati nel magazzino del ministero, "sotto forma di principio attivo, ovvero di polvere, non di compresse. Verosimilmente, per acquistare gli eccipienti, procedere all’incapsulamento del farmaco e alla distribuzione alla popolazione serviranno come minimo dalle quattro alle sei settimane. Impossibile ridurre questi tempi tecnici".

I farmaci che potrebbero risultare efficaci per contrastare gli effetti del virus sono gli stessi previsti per l’influenza aviaria, che ebbe un picco nel 2003 in Asia, creando allarme per una possibile pandemia. "Oggi come allora l'Italia - sostiene Marino- non è pronta e infatti anche due anni fa era al penultimo posto in Europa, assieme a Cipro e Grecia, in quanto a capacità di fornire farmaci alla popolazione. Un serio programma di prevenzione è stato attivato in paesi come Francia, Svizzera, Olanda che oggi possiedono scorte di farmaci per coprire l'eventuale fabbisogno di più della metà della popolazione".

27 aprile 2009

 

 

 

 

 

Oms: "Nessun paese è al riparo"

Inutile chiudere le frontiere, la diffusione del virus ormai è un dato di fatto. L’ipotesi di riuscire a circoscrivere l’influenza suina per l’Oms è già tramontata, mentre sale la conta dei morti: 152 le vittime in Messico. Il virus è arrivato in Europa - un caso in Spagna, due in Scozia -, sono una cinquantina i contagiati negli Usa e cominciano ad essere segnalati casi sospetti anche in Asia. L’Organizzazione mondiale della sanità ha deciso perciò di innalzare il livello di guardia, portandolo da 3 a 4 su una scala di 6, il che significa che c’è un considerevole aumento del rischio di una pandemia.

"Siamo ad un significativo passo verso una pandemia di influenza. Ma non siamo ancora a questo punto", ha spiegato Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell’Oms. Il virus è ormai troppo diffuso per poter pensare ad una strategia di contenimento, ma la pandemia può ancora essere evitata se i governi riusciranno a mettere in piedi misure efficaci per proteggere la popolazione.

Secondo l’Oms nessun Paese può considerarsi al riparo. Una smentita indiretta alle affermazioni del ministro degli esteri italiano Frattini che solo ieri parlava di un rischio "insignificante" per l’Italia, mostrando un ottimismo non condiviso dalle autorità sanitarie mondiali. Oggi, più realisticamente, il sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio ha affermato che "naturalmente è possibile, anzi probabile, che prima o poi il virus della febbre suina arrivi anche in Italia". Ma ha aggiunto che siamo comunque pronti ad affrontare un’emergenza: affermazioni assolutamente non condivise da Ignazio Marino, pd, che ieri ha lanciato l’allarme denunciando proprio l’impreparazione dell’Italia rispetto ad altri Paesi e un colpevole deficit di farmaci anti-virali.

L’Oms ritiene che per arrivare a formulare un vaccino, nonostante il nuovo virus sia già stato isolato, ci vorranno tra i quattro e i sei mesi. Di più per averne un quantitativo proporzionato al rischio.

Una nota relativamente positiva arriva dal Messico, dove il ministro della sanità, Josè Angel Cordova, ha fatto notare un declino nell’incidenza del numero quotidiano di vittime: i decessi sono stati 6 sabato scorso, 5 domenica, 3 ieri. Al momento ci sono circa 2000 persone ricoverate. Il dato negativo è che il virus sembra colpire di preferenza la fascia d’età compresa tra i 20 e i 50 anni d’età, quella che viene classificata come "giovani adulti": la stessa fascia d’età bersagliata dalle passate pandemie.

Diversi governi hanno sconsigliato i viaggi nelle aree più colpite del Messico. Si sono moltiplicati gli screening negli aeroporti e Taiwan ha annunciato che imporrà la quarantena ai passeggeri che mostrino sintomi di influenza. Bloccate anche in diversi Paesi le importazioni di carne suina dal Messico e da alcune regioni degli Stati Uniti, malgrado le autorità sanitarie sottolineino che non c’è alcun pericolo nel consumare la carne suina: il contagio avviene tra uomo e uomo.

27 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-26

Influenza suina, allarme dell'Oms

È di 81 morti il bilancio dell'epidemia di febbre suina che ha colpito il Messico. Sono le ultime cifre ufficiali diffuse dal ministero della Salute. Per ridurre il rischio di diffusione del contagio drastiche le misure sanitare decise dalle autorità, che hanno fatto appello alla popolazione a restare a casa e a osservare le regole base dell'igiene personale. Molte le scuole, gli uffici e i ristoranti chiusi. Tantissime anche le iniziative pubbliche sospese.

Il ministro della sanità ,Jose Cordova, ha riferito che dal 13 aprile sono state 1.324 le persone ricoverate negli ospedali del paese con sintomi sospetti e sottoposte al test del virus. Un virus mai visto finora e che si trasmette da uomo a uomo. Un nome non ce l'ha ancora, ma il suo identikit sta diventando sempre più chiaro di ora in ora, nei laboratori che lo stanno studiando in tutto il mondo. Il nuovo virus, del tipo A/H1N1, è un singolare puzzle che unisce insieme frammenti di virus di due tipi di influenza dei suini (nordamericana ed eurasiatica), della molto più nota aviaria e della familiare influenza umana.

È avvenuto cioè il "riassortimento" del quale si parlava e che si temeva dal 1997, quando i primi casi della cosiddetta "influenza dei polli" fecero la loro comparsa a Hong Kong. Allora si cominciò a parlare del probabile arrivo di una nuova pandemia, dopo la Spagnola del 1918, l'Asiatica del 1957 e la Hong Kong del 1968. Virologi di tutto il mondo ne hanno sempre dato per scontato l'arrivo, rilevando che sarebbe stata una questione di tempo. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato in una nota che i focolai di influenza da suini in Messico e negli Stati Uniti costituiscono "un'emergenza di sanità pubblica di rilievo internazionale". "La situazione è seria e deve essere seguita con grande attenzione", aveva detto oggi il direttore generale dell'Oms, Margaret Chan, dopo aver consultato un gruppo di 15 esperti internazionali.

Secondo il direttore, il nuovo virus ha un potenziale pandemico, ma non si sa ancora, ha rilevato, se può causare una pandemia. La prudenza è d'obbligo in attesa di conoscere in modo preciso le caratteristiche del virus e l'evolversi della situazione. Per le autorità sanitarie americane, invece, la propagazione del nuovo tipo di influenza, che ha ucciso decine di persone in Messico e ne ha contagiate almeno dieci negli Usa, non può essere contenuta.

"È chiaro che è diffusa e che non possiamo contenere la diffusione del virus", ha detto Anne Schuchat, che dirige ad interim i programmi di scienza e sanità pubblica dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc). Il nuovo virus si trasmette più facilmente e rapidamente rispetto a quello dell'aviaria, ma di sicuro, affermano gli esperti, non ci sono rischi legati al consumo di carne suina.

In contatto con gli esperti internazionali sta lavorando anche il ministero italiano del Welfare, ha detto oggi il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio. Sono state allertate la rete di controllo Influnet del ministero, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, e le altre strutture per la sorveglianza del virus sul territorio, mentre è ancora in fase di valutazione l'opportunità di controlli alle frontiere.

Secondo le prime valutazioni, il nuovo virus si trasmetterebbe in modo simile a quello dei virus dell'influenza stagionale e questo perché, secondo il microbiologo Michele La Placa, dell'università di Bologna, è probabile che nel "riassortimento" il virus abbia affinato le armi che gli permettono di ancorarsi alle cellule. Le armi si chiamano emoagglutinina (indicata con la lettera H) e neuroaminidasi (N) e, immaginando il virus come il riccio di una castagna, sono gli aculei molecolari per agganciarsi alle cellule.

Normalmente i virus umani sono sensibili solo alle cellule dell'apparato respiratorio, spiega l'esperto, ma questo virus potrebbe essere in grado di legarsi a più tipi di cellule. Capacità che molto probabilmente il nuovo virus avrebbe acquisito in quel vero e proprio crogiuolo che è il maiale, dove sono riusciti a fondersi ben quattro virus provenienti da tre specie diverse. Nel frattempo si sta già lavorando al vaccino, sulla base delle prime informazioni genetiche e biochimiche sul nuovo virus. Per il direttore del Centro Novartis Vaccines and Diagnostics di Siena, che da oltre dieci anni studia il vaccino anti-pandemia, la speranza è che i primi milioni di dosi potrebbero essere pronti in meno di sei mesi.

Di fronte al dilagare di casi di influenza suina in Messico, la Farnesina sconsiglia di recarsi al momento nelle aree colpite: "A meno di motivi improrogabili si consiglia ai viaggiatori che intendano recarsi nelle zone sopra indicate di rinviare i propri programmi di viaggio in attesa che la situazione sanitaria locale torni alla normalità", si legge sul sito 'Viaggiare sicuri" dell'Unità di crisi della Farnesina alla sezione dedicata al Messico.

26 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

Che sintomi ha? Quali le precauzioni? Domande e risposte dal Ministero della Salute

Cos'è l'Influemza suina?

L'influenza suina è una malattia respiratoria acuta dei maiali causata virus influenzali del tipo A, che causano abitualmente epidemie di influenza tra i suini. I Virus dell'influenza suina causano alti livelli di malattia e bassa mortalità nei maiali. I virus dell'influenza suina possono circolare tra i maiali in tutti i mesi dell'anno, ma la maggior parte delle epidemie si manifestano nel tardo autunno ed in inverno, così come accade per le epidemie nella popolazione umana. Il virus dell'influenza suina classica (virus influenzale A/H1N1 è stato isolato per la prima volta begli anni 30 del secolo scorso.

Quanti sono i virus dell'influenza suina?

Come tutti i virus influenzali anche quelli dell'influenza suina mutano continuamente: I maiali possono essere infettati dai virus dell'influenza aviaria così come da quelli dell'influenza suina. Quando virus influenzali di differenti specie animali infettano i suini, i virus possono andare incontro a fenomeni di "riassortimento" e nuovi virus che sono un mix di virus umani/aviari/suini possono emergere. Nel corso degli anni, sono emersi diverse varianti di virus influenzali suini ; al momento, nei maiali sono stati identificati 4 sottotipi principali di virus influenzali di tipo A : H1N1, H1N2, H3N2, and H3N1. Comunque, la maggior parte dei virus isolati recentemente nei maiali sono stati H1N1

L'influenza suina può infettare l'uomo?

I virus dell'influenza suina non infettano normalmente l'uomo. Comunque, possono verificarsi infezioni umane sporadiche con virus influenzali suini. Comunemente questi casi di infezione umana da virus influenzali suini si manifestano in persone con esposizione diretta ai maiali (per esempio lavoratori addetti ad allevamenti e industrie suinicole, frequentatori di fiere zootecniche).

Quali sono i sintomi dell'influenza suina nell'uomo?

I sintomi dell'influenza suina sono simili a quelli della "classica" influenza stagionale e comprendono: febbre, sonnolenza, perdita d'appetito, tosse: alcune persone con influenza suina hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea. Come l'influenza stagionale, anche l'influenza suina può causare un peggioramento di patologie croniche pre-esistenti e in passato sono stati segnalati casi di complicazioni gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) e decessi associati ad infezione da virus dell'influenza suina .

Quanto à grave l'influenza suina nell'uomo?

Come l'influenza stagionale, l'infezione da virus influenzale suino nell'uomo può presentarsi in forma lieve o grave.

Le persone possono prendere l'influenza suina mangiando carne di maiale?

No, i virus dell'influenza suina non sono trasmessi dal cibo; non si può contrarre l'influenza suina mangiando maiali o prodotti a base di carne di maiale. Mangiare carne maneggiata in maniera appropriata, carne cotta e prodotti a base di carne suina. Cuocere la carne a temperatura interna di 70-80 ° gradi uccide il virus dell'influenza suina, così come gli altri batteri e virus.

Come si trasmette l'influenza suina?

I virus influenzali possono essere trasmessi direttamente dai maiali all'uomo e dall'uomo ai maiali. Le infezioni umane con virus influenzali di origine suina si manifestano con maggiori probabilità in persone che hanno contatti ravvicinati con i suini , come negli allevamenti o nelle fiere zootecniche. E' possibile anche la trasmissione da persona a persona. Si ritiene che ciò accada con le stesse modalità di trasmissione dell'influenza stagionale, cioè attraverso la diffusione di goccioline di secrezioni naso-faringee con la tosse e lo sternuto. Le persone possono anche infettarsi toccando superfici contaminate con secrezioni infette e e poi portando alla bocca e al naso le mani. Per questo il lavaggio delle mani è una misura molto importante per ridurre il rischio di infezione.

Il virus di quest'epidemia in Messico e USA è contagioso?

Ci sono evidenze, stabilite dai CDC degli Stati Uniti d'America, che il virus responsabile dei casi negli Stati Uniti si sta diffondendo da persona a persona: comunque in questo momento non è possibile sapere quanto facile sia questa trasmissione.

Come si può diagnosticare l'infezione da virus influenzali suini nell'uomo?

Per la diagnosi di influenza suina A è necessario raccogliere un campione di secrezioni respiratorie (tampone nasale o faringeo) entro i primi 4 – 5 giorni dall'inizio dei sintomi (quando è maggiormente probabile che la persona elimini i virus). Comunque, alcune persone e in particolar modo i bambini possono eliminare il virus influenzale per 10 giorni e più. L'identificazione del virus dell'influenza suina richiede l'invio del campione ad un Laboratorio di riferimento della rete Influnet, con il coordinamento dell'Istituto superiore di sanità..

Quali farmaci possono essere usati per trattare le infezioni da virus influenzali suini nell'uomo?

Sono disponibili diversi tipi di farmaci antivirali per il trattamento dell'influenza: amantadina, rimantadina, oseltamivir e zanamivir . Mentre la maggior parte dei virus dell'influenza suina si sono rivelati suscettibili a tutti e quattro i farmaci, i virus influenzali suini isolati recentemente dagli uomini sono resistenti alla amantadina e alla rimantadina; pertanto solo oseltamivir e zanamivir sono raccomandati per il trattamento / prevenzione dell'Influenza umana da virus influenzale suino

Quante epidemie di influenza suina si conoscono?

Probabilmente l'epidemia più conosciuta è quella che ha colpito i soldati di Fort Dix , New Jersey (USA), nel 1976 , con circa 200 casi tra i soldati presenti nel campo. Il virus causò malattie con segni radiologicamente evidenti di polmonite in almeno 4 soldati e 1 decesso: tutti i colpiti erano precedentemente in buona salute . Il virus si era trasmesso attraverso contatti stretti nel corso di sedute di addestramento, con trasmissione limitata al di fuori di questo contesto. Si ritiene che il virus abbia circolato per un mese , per scomparire spontaneamente. La fonte del virus , il momento esatto della sua introduzione a Fort Dix e i fattori che possono avere influenzato la sua diffusione e durata sono sconosciuti. L'epidemia potrebbe essere stata causata da un virus animale introdotto in contesto di particolare affollamento nel periodo invernale .Il virus influenzale suino isolato dai soldati di Fort Dix fu denominato A/New Jersey/76 (Hsw1N1). L'episodio fu alla base di una estesa campagna di vaccinazione antinfluenzale nel 1977.

Fonte: CDC e Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali - Direzione generale Prevenzione sanitaria

26 aprile 2009

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-05-02

Nuova influenza, a Massa

già guarito il primo caso in Italia

2 maggio 2009

Influenza A, nuovi contagi

L'Oms: "Vaccino in 4-6 mesi"

Febbre suina: i test che rivelano la presenza del virus

Le risposte dell'esperto sull'influenza suina

IL RACCONTO / "Nessuno ci ha controllato negli aeroporti"

Febbre suina: invia i tuoi quesiti

Come difendersi dalla febbre suina

MAPPA / I casi di febbre suina nel mondo

L'Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell'ospedale locale è affetto da Nuova Infuenza. È il primo caso in Italia. Lo ha detto all'Ansa il direttore generale dell'Asl 1 di Massa Antonio Delvino. "È stato telefonicamente confermato dall'Istituto superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a Massa all'influenza di tipo A, ceppo H1n1", ha spiegato. Si tratta di un cinquantenne della provincia di Massa rientrato da un viaggio in Messico il 23 aprile scorso e ricoverato da alcuni giorni nel reparto di malattie infettive dell'ospedale locale. Secondo quanto spiegano fonti sanitarie l'uomo "è guarito, non rischia più niente".

615 casi confermati

Intanto salgono a 615 (17 i morti) i casi confermati dall'Organizzazione mondiale per la sanità (OMS). L'ultimo bilancio parlava di 367 casi. Attualmente il virus si è diffuso in 15 Paesi: in Messico le persone contagiate sono 397, con 16 morti accertati. Negli Stati Uniti 141 (1 morto), in Canada 34, in Spagna 13, in Nuova Zelanda 4, in Gran Bretagna 8, in Germania 4, in Israele 2. Almeno un caso è stato accertato in Austria, Olanda, Svizzera, Cina e Danimarca.

L'influenza arriva in Asia

Circa 300 perone sono state messe in quarantena nel grande albergo di Hong Kong dove un cliente di 25 anni arrivato dal Messico è risultato positivo al test del virus A/H1N1. Circa 200 clienti e un centinaio di dipendenti del Metropark Hotel non potranno lasciare l'edificio prima di una settimana e solo dopo essere stati sottoposti a un trattamento con l'antivirale.

Le compagnie aeree tagliano i voli verso il Messico

Le principali compagnie aeree mondiali intanto hanno deciso ieri di limitare i voli verso il Messico a causa dell'emergenza legata alla nuova influenza.

2 maggio 2009

 

 

 

 

2009-05-01

Influenza A, nuovi contagi

L'Oms: "Vaccino in 4-6 mesi"

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1 maggio 2009

Infermiere controllano i sintomi di un ragazzo a Mexico City (Epa)

Febbre suina: i test che rivelano la presenza del virus

Prima vittima negli Usa. Un caso in Austria. L'Oms alza a 5 il livello di guardia

Le risposte dell'esperto sull'influenza suina

Febbre suina: caso sospetto a Pavia. La commissaria Ue: "niente panico"

IL RACCONTO / "Nessun ci ha controllato negli aeroporti"

Il virus che ha sconvolto le abitudini dei messicani

Febbre suina: invia i tuoi quesiti

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MAPPA / I casi di febbre suina nel mondo

Cresce l'allarme in Europa per la nuova influenza A H1N1 ma resta fermo al cinque l'allerta dell'Oms. Aumenta comunque il numero delle persone colpite da "febbre suina" nel mondo. Secondo l'ultimo bollettino dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, sono 363. Dieci i decessi. Il virus, che ufficialmente è stato rinominato come "influenza A", in Messico è stato diagnosticato a 343 persone, e 15 casi si sono rivelati mortali. Lo ha annunciato il ministro della Sanità José Angel Cordova.

Per la prima volta sono stati registrati casi anche ad Hong Kong e in Danimarca, dove fino al 28 aprile c'erano stati dodici casi sospetti di persone appena tornate dal Messico e dagli Stati Uniti, ma gli esami si erano rivelati negativi. È stato accertato in Gran Bretagna il primo caso di nuova influenza in una persona che non è stata in Messico. Lo rendono noto le autorità scozzesi. Anche in Germania è stato registrato il caso di un'infermiera che aveva il virus e che non era mai stata in Messico. Anche in questo caso l'influenza A è stata trasmessa da uomo a uomo. L'infermiera è guarita.

Negli Stati Uniti, il secondo paese più colpito dal virus, e l'unico in cui si è registrato finora un decesso al di fuori del Messico, i casi di febbre suina confermati sono 141. Il maggior numero di casi si è verificato a New York (50). Gli Stati Uniti, ha detto la segretaria alla sanità, Kathleen Sebelius, acquisteranno 13 milioni di antivirali per ricostituire le loro scorte strategiche e distribuire quattrocentomila farmaci al Messico.

Intanto, in Messico, il direttore del Centro nazionale epidemiologico del Messico, Miguel Angel Lezana, denuncia la lentezza di reazione dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di fronte all'emergenza di un'epidemia di influenza A e ha chiesto che sia aperta un'inchiesta. Lezana ha spiegato all'Associated Press che il 16 aprile aveva lanciato l'allarme sulle conseguenze di un'influenza e una polmonite atipiche in Messico all'Organizzazione panamericana della Sanità, ma non ci fu alcuna reazione. Solo otto giorni dopo, quando l'Oms espresse la sua preoccupazione per i rischi di una possibile pandemia, l'organizzazine prese atto dell'emergenza. Finora le autorità messicane hanno registrato 300 casi confermati e 12 decessi dovuti al virus.

L'Organizzazione mondiale della sanità, da parte sua, ritiene che entro 4-6 mesi potrebbero essere disponibili le prime dosi di vaccino per proteggere la gente contro la nuova influenza. Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell'Oms, ha affermato ieri che "introdurre restrizioni sui viaggi per il Messico non rallenterà la diffusione del virus della febbre suina". Una posizione condivisa anche dalla Ue: i ministri della Salute dell'Unione europea, infatti, hanno respinto la proposta della Francia di bloccare i voli verso il Messico a livello europeo. Per evitare una ingiustificata psicosi che porterebbe a una drastica riduzione del consumo della carne di maiale, la Commissione europea ha comunicato che non è corretto usare il termine "influenza suina", e che la sua denominazione sarà sostituita con la più corretta "influenza A" .

In Italia, il governo invita i cittadini che rientrano dal Messico a restare a casa per sette giorni dal momento del rimpatrio. Lo indica una nota ufficiale del sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio diffusa a Lussemburgo. La febbre suina, però, come ha detto Fazio, arriverà di certo anche in Italia, a meno di qualcosa di simile a un miracolo, ma al momento la sua aggressività è limitata, assomiglia a quella di una normale influenza. Da lunedì comunque inizierà l'incapsulamento delle dosi per quattro milioni di terapie che sono nei magazzini del Ministero. Nel mondo si registrano intanto decisioni anche più "drastiche", come quella delle autorità sanitarie di Singapore, che hanno annunciato una settimana di "isolamento" per tutti coloro in arrivo dal Messico, anche in assenza di sintomi influenzali.

1 maggio 2009

 

 

 

 

2009-04-30

Febbre suina, Fazio: "Arriverà di certo

anche in Italia"

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30 aprile 2009

Infermiere controllano i sintomi di un ragazzo a Mexico City (Epa)

Febbre suina: i test che rivelano la presenza del virus

Prima vittima negli Usa. Un caso in Austria. L'Oms alza a 5 il livello di guardia

Le risposte dell'esperto sull'influenza suina

Febbre suina: caso sospetto a Pavia. La commissaria Ue: "niente panico"

IL RACCONTO / "Nessun ci ha controllato negli aeroporti"

Il virus che ha sconvolto le abitudini dei messicani

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Come difendersi dalla febbre suina

MAPPA / I casi di febbre suina nel mondo

I casi di infezione da febbre suina ufficialmente confermati dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sono 236, rispetto ai 148 riportati ieri. A fare il quadro della situazione, dopo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha alzato il livello d'allarme da 4 a 5, è stato Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell'Oms, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. "L'aumento di conferme - ha sottolineato Fukuda - si è registrato in Messico, con 97 casi contro i 26 segnalati fino a ieri.

Questo è dovuto soprattutto al grande lavoro che si sta facendo nel Paese per riconoscere la malattia nelle persone che si presentano con sintomi diversi alle autorità sanitarie".

Negli Stati Uniti, il secondo paese più colpito dal virus, e l'unico in cui si è registrato un decesso al di fuori del Messico, i casi di febbre suina confermati sono 109. Il maggior numero di casi si è verificato a New York (50).

Sempre Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell'Oms, ha affermato che "introdurre restrizioni sui viaggi per il Messico non rallenterà la diffusione del virus della febbre suina". Una posizione condivisa anche dalla Ue: i ministri della Salute dell'Unione europea, infatti, hanno respinto la proposta della Francia di bloccare i voli verso il Messico a livello europeo.

Per evitare una ingiustificata psicosi che porterebbe a una drastica riduzione del consumo della carne di maiale, la Commissione europea ha comunicato oggi che non è corretto usare il termine "influenza suina", e che la sua denominazione sarà sostituita con la più corretta "influenza A" .

In Italia, il governo invita i cittadini che rientrano dal Messico a restare a casa per sette giorni dal momento del rimpatrio. Lo indica una nota ufficiale del sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio diffusa a Lussemburgo. La febbre suina, però, come ha detto Fazio, arriverà di certo anche in Italia, a meno di qualcosa di simile a un miracolo, ma al momento la sua aggressività è limitata, assomiglia a quella di una normale influenza. Da lunedì comunque inizierà l'incapsulamento delle dosi per quattro milioni di terapie che sono nei magazzini del Ministero.

Nel mondo si registrano intanto decisioni anche più "drastiche", come quella delle autorità sanitarie di Singapore, che hanno annunciato una settimana di "isolamento" per tutti coloro in arrivo dal Messico, anche in assenza di sintomi influenzali.

Il Messico, intanto, cerca di reagire all'epidemia: il presidente Felipe Calderon, per meglio combattere il virus, ha chiesto ai suoi compatrioti di rimanere a casa - fermando parzialmente anche l'economia del Paese - dal primo al cinque maggio. L'indicazione del presidente è arrivata in diretta televisiva, per la prima volta da quando è scoppiata l'epidemia la scorsa settimana. Il Messico sospenderà, quindi, per cinque giorni, i lavori e servizi non essenziali, compresi quelli di alcuni ministeri e aziende private. La misura si aggiunge così al blocco deciso qualche giorno fa delle scuole a livello nazionale, fino al 6 maggio, e allo stop imposto a ristoranti, bar, discoteche, e altri locali pubblici a Città del Messico, dove vivono circa 20 milioni di persone. Secondo il ministro delle Finanze, Agustin Carstens, il Pil messicano avrà un calo tra lo 0,3% e lo 0,5% a causa dell'impatto della crisi sanitaria.

30 aprile 2009

 

 

 

 

 

Febbre suina, Fazio: "Arriverà di certo

anche in Italia"

30 aprile 2009

Infermiere controllano i sintomi di un ragazzo a Mexico City (Epa)

Febbre suina: i test che rivelano la presenza del virus

Prima vittima negli Usa. Un caso in Austria. L'Oms alza a 5 il livello di guardia

Le risposte dell'esperto sull'influenza suina

Febbre suina: caso sospetto a Pavia. La commissaria Ue: "niente panico"

IL RACCONTO / "Nessun ci ha controllato negli aeroporti"

Il virus che ha sconvolto le abitudini dei messicani

Febbre suina: invia i tuoi quesiti

Come difendersi dalla febbre suina

MAPPA / I casi di febbre suina nel mondo

I casi di infezione da febbre suina ufficialmente confermati dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sono 236, rispetto ai 148 riportati ieri. A fare il quadro della situazione, nel giorno in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha alzato il livello d'allarme da 4 a 5, è stato Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell'Oms, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. "L'aumento di conferme - ha sottolineato Fukuda - si è registrato in Messico, con 97 casi contro i 26 segnalati fino a ieri.

Questo è dovuto soprattutto al grande lavoro che si sta facendo nel Paese per riconoscere la malattia nelle persone che si presentano con sintomi diversi alle autorità sanitarie".

Negli Stati Uniti, il secondo paese più colpito dal virus, e l'unico in cui si è registrato un decesso al di fuori del Messico, i casi di febbre suina confermati sono 109. Il maggior numero di casi si è verificato a New York (50).

Sempre Keiji Fukuda, vicedirettore generale dell'Oms, ha affermato che "introdurre restrizioni sui viaggi per il Messico non rallenterà la diffusione del virus della febbre suina". Una posizione condivisa anche dalla Ue: i ministri della Salute dell'Unione europea, infatti, hanno respinto la proposta della Francia di bloccare i voli verso il Messico a livello europeo.

Per evitare una ingiustificata psicosi che porterebbe a una drastica riduzione del consumo della carne di maiale, la Commissione europea ha comunicato oggi che non è corretto usare il termine "influenza suina", e che la sua denominazione sarà sostituita con la più corretta "influenza A" .

In Italia, il governo invita i cittadini che rientrano dal Messico a restare a casa per sette giorni dal momento del rimpatrio. Lo indica una nota ufficiale del sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio diffusa a Lussemburgo. La febbre suina, però, come ha detto Fazio, arriverà di certo anche in Italia, a meno di qualcosa di simile a un miracolo, ma al momento la sua aggressività è limitata, assomiglia a quella di una normale influenza. Da lunedì comunque inizierà l'incapsulamento delle dosi per quattro milioni di terapie che sono nei magazzini del Ministero.

Nel mondo si registrano intanto decisioni anche più "drastiche", come quella delle autorità sanitarie di Singapore, che hanno annunciato una settimana di "isolamento" per tutti coloro in arrivo dal Messico, anche in assenza di sintomi influenzali.

Il Messico, intanto, cerca di reagire all'epidemia: il presidente Felipe Calderon, per meglio combattere il virus, ha chiesto ai suoi compatrioti di rimanere a casa - fermando parzialmente anche l'economia del Paese - dal primo al cinque maggio. L'indicazione del presidente è arrivata in diretta televisiva, per la prima volta da quando è scoppiata l'epidemia la scorsa settimana. Il Messico sospenderà, quindi, per cinque giorni, i lavori e servizi non essenziali, compresi quelli di alcuni ministeri e aziende private. La misura si aggiunge così al blocco deciso qualche giorno fa delle scuole a livello nazionale, fino al 6 maggio, e allo stop imposto a ristoranti, bar, discoteche, e altri locali pubblici a Città del Messico, dove vivono circa 20 milioni di persone. Secondo il ministro delle Finanze, Agustin Carstens, il Pil messicano avrà un calo tra lo 0,3% e lo 0,5% a causa dell'impatto della crisi sanitaria.

30 aprile 2009

 

 

 

 

 

2009-04-29

Febbre suina, prima vittima negli Stati Uniti. Un caso accertato in Austria

28 aprile 2009

Le risposte dell'esperto sull'influenza suina

Febbre suina: caso sospetto a Pavia. La commissaria Ue: "niente panico"

IL RACCONTO / "Nessun ci ha controllato negli aeroporti"

Il virus che ha sconvolto le abitudini dei messicani

Febbre suina: invia i tuoi quesiti

Come difendersi dalla febbre suina

VIDEO / L'allarme a Città del Messico

MAPPA / I casi di febbre suina nel mondo

 

Il virus della nuova influenza ha causato la prima morte negli Stati Uniti. Si tratta di un bambino di 23 mesi in Texas. È stato inoltre identificato in sette Paesi mentre in Italia si registrano i primi casi sospetti, dei quali quattro in Lombardia e uno in Campania.

In Europa si estende la mappa del contagio dell'influenza dei suini, con il primo caso accertato in Austria e due nuovi casi in Spagna. Il ministero della Sanità di Vienna ha riferito che una donna di 28 anni è risultata positiva ai test per la malattia. Due nuovi casi confermati di influenza dei suini anche in Spagna, che portano il totale a quattro.

Il ministero della Sanità di Madrid ha anche annunciato che il numero di casi sospetti è salito da 32 a 59. "Per tutte queste persone la situazione non è grave perchè stanno rispondendo bene alle cure".

Il sottosegretario al Welfare, Ferruccio Fazio, si è detto "ottimista", in quanto finora il virus "si sta dimostrando molto poco aggressivo". Tuttavia, ha aggiunto, è verosimile che anche in Italia possano verificarsi "a brevissimo" i primi

casi. Nessuna preoccupazione, ma ci si prepara comunque ad affrontare l'eventuale arrivo del virus: in serata è previsto un incontro fra ministero della Salute e Regioni per verificare l'operatività dei piani pandemici regionali.

A livello europeo, oggi a Bruxelles è atteso l'incontro con le industrie farmaceutiche per fare il punto della situazione in vista della riunione dei ministri della Salute Ue. domani a Lussemburgo.

E' dunque salito il numero dei nuovi casi in Europa, con tre pazienti in Germania nei quali è stata accertata la presenza del virus del tipo A/H1N1. Casi sospetti sono all'esame complessivamente in 13 Paesi europei. Altri due casi sono stati confermati in Israele, mentre le autorità sanitarie messicane hanno affermato, in linea con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che le morti sicuramente dovute alla nuova influenza sono sette (non più 20, come affermava fino a ieri), sulle 152 sospette. Per evitare ulteriori contagi oggi sono stati chiusi al pubblico "fino a nuovo ordine" tutti i siti archeologici del Messico. Da oggi gli Stati Uniti hanno un ministro della Sanità, la governatrice del Kansas Kathleen Sebelius; hanno giudicato inoltre fuorviante il termine "influenza suina".

E dopo il primo caso confermato in Costa Rica (il primo in America Centrale), l'Argentina ha bloccato i voli dal Messico fino a lunedì prossimo, 4 maggio, e Cuba ha decretato lo stato di allerta. Sono sette le morti accertate causate dal virus dell'influenza suina in Messico.

Le autorità locali hanno rivisto drasticamente il bilancio delle "vittime accertate" del virus che fino a poco prima era stato fissato a 20. È invece aumentato il numero delle morti "probabilmente" causate dall'influenza: il ministro della Sanità Jose Angel Cordova ha stimato un nuovo bilancio di 159 decessi, sette in più rispetto alla valutazione fatta in precedenza. In totale 1.311 persone sono in ospedale dopo aver manifestato i sintomi della malattia.

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) farà il punto oggi sull'evoluzione della crisi dell'influenza suina nel mondo con degli esperti dei Paesi colpiti dal virus. "Degli esperti dei Paesi colpiti - precisa l'organizzazione - forniranno un bilancio aggiornato sulla situazione attuale e discuteranno delle conoscenze disponibili sulla malattia dal punto di vista virale, epidemiologico e clinico".

Nuovo caso accertato in Germania Le autoritá sanitarie della Baviera intanto hanno confermato il primo caso di febbre suina in Germania. Si tratta di un paziente residente nella cittá di Regensburg e la presenza del virus H1N1 è stata accertata da test di laboratorio.

Ecco utti i casi finora accertati secondo i dati diffusi dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) e dei singoli governi, oltre al già citato Messico

 

 

 

 

 

 

Febbre suina, nuovo caso

in Germania. Il Messico riduce

il numero delle vittime accertate

28 aprile 2009

Le risposte dell'esperto sull'influenza suina

Febbre suina: caso sospetto a Pavia. La commissaria Ue: "niente panico"

IL RACCONTO / "Nessun ci ha controllato negli aeroporti"

Il virus che ha sconvolto le abitudini dei messicani

Febbre suina: invia i tuoi quesiti

Come difendersi dalla febbre suina

VIDEO / L'allarme a Città del Messico

MAPPA / I casi di febbre suina nel mondo

"Dai nostri archivi"

Febbre suina, gli Stati Uniti dichiarano lo stato d'emergenza

Sono sette le morti accertate causate dal virus dell'influenza suina in Messico. Le autorità locali hanno rivisto drasticamente il bilancio delle "vittime accertate" del virus che fino a poco prima era stato fissato a 20. È invece aumentato il numero delle morti "probabilmente" causate dall'influenza: il ministro della Sanità Jose Angel Cordova ha stimato un nuovo bilancio di 159 decessi, sette in più rispetto alla valutazione fatta in precedenza. In totale 1.311 persone sono in ospedale dopo aver manifestato i sintomi della malattia.

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) farà il punto oggi sull'evoluzione della crisi dell'influenza suina nel mondo con degli esperti dei Paesi colpiti dal virus. "Degli esperti dei Paesi colpiti - precisa l'organizzazione - forniranno un bilancio aggiornato sulla situazione attuale e discuteranno delle conoscenze disponibili sulla malattia dal punto di vista virale, epidemiologico e clinico".

Nuovo caso accertato in Germania Le autoritá sanitarie della Baviera intanto hanno confermato il primo caso di febbre suina in Germania. Si tratta di un paziente residente nella cittá di Regensburg e la presenza del virus H1N1 è stata accertata da test di laboratorio.

Ecco utti i casi finora accertati secondo i dati diffusi dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) e dei singoli governi, oltre al già citato Messico

Stati Uniti: 65 casi confermati in sei diversi stati; in California le autorità indagano su un decesso che avrebbe potuto esser causato dal virus, l'unico caso mortale fuori dal Messico.

Canada: 13 i casi accertati in quattro diversi stati.

Costa Rica: un caso accertato, il primo nell'America centrale.

Gran Bretagna: due casi accertati in Scozia, altre sette persone entrate in contatto con loro avrebbero sviluppato lievi sintomi.

Spagna: due casi accertati, altri 32 oggetto di analisi.

Israele: due i casi accertati, i primi in Medio Oriente; la nipote di 5 anni di uno dei pazienti è stata posta sotto osservazione.

Nuova Zelanda: Tre casi accertati su un gruppo di 25 turisti, di cui altri dieci potrebbero aver contratto il virus; altri 56 casi sono oggetto di analisi.

Ecco tutti i casi sospetti:

Australia: 70 i casi potenziali, tra cui alcuni bambini; almeno cinque persone risultano portatrici di un virus di tipo A.

Francia: 20 i casi sospetti oggetto di analisi, nessuno con sintomi gravi.

Germania: due casi sospetti.

Austria: un caso "probabile" di un turista di ritorno dal Messico.

Svizzera: cinque casi sospetti fra turisti di ritorno dal Messico.

Irlanda: quattro casi sospetti.

Polonia: tre casi sospetti fra turisti di ritorno dal Messico.

Danimarca: cinque casi sospetti tra turisti di ritorno dal Messico e dal sud degli Stati Uniti.

Svezia: almeno cinque i casi sospetti.

Olanda: "qualche caso sospetto", senza che sia stato precisato il numero.

Cile: 24 casi sospetti, tutti in osservazione.

Colombia: 42 persone tornate dal Messico poste sotto osservazione,

Brasile: 20 persone sotto osservazione, anche se le autorità non ne considerano nessuno come "sospetto".

Corea del Sud: cinque casi sospetti oltre a uno classificato come "probabile".

Hong Kong: quattro casi sospetti.

Thailandia: un caso sospetto, una turista rientrata da un viaggio in Messico e California.

28 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-28

Il racconto: "Nessun ci ha controllato agli aeroporti"

di Sara Bianchi

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28 aprile 2009

(Reuters)

È tornata lunedì sera da Città del Messico dove è stata una settimana, con un gruppo di amici, per un matrimonio, ma la sorpresa maggiore l'ha avuta in Italia. "Al cancello sotto casa, quando ero ancora con la valigia in mano, ho incontrato un vicino che mi ha chiesto da dove arrivavo. Gli ho detto che tornavo da Città del Messico e lui ha fatto tre balzi indietro". Poco dopo la signora ha bussato alla porta di una condomina per chiedere del parmigiano e la vicina per prima cosa le ha fatto notare: "non hai la mascherina?"

Un allarme, dice Gemma Bossi, che "mi è parso ingiustificato, anche perchè agli aeroporti non ci hanno sottoposto ad alcun controllo: né a Città del Messico, né nello scalo di Madrid e nemmeno all'arrivo a Milano". Sul volo intercontinentale, racconta "avevamo le mascherine, come pure le hostess che erano munite anche di guanti, ma nulla di più". Tutti i passeggeri hanno compilato un modulo intestato al ministero della Sanità spagnolo con i propri dati e, sempre su iniziativa di palazzo della Moncloa, è stato distribuito un vademecun con le istruzioni sul comportamento da tenere in caso di comparsa di malessere nei sette, al massimo dieci giorno dopo il rientro da Città del Messico. Febbre, mal di gola, tosse, dissenteria i sintomi riportati, con l'invito a rivolgersi al proprio medico di base o a fare direttamente ricorso all'ospedale.

Gemma gestisce un bed and breakfast nel milanese e per ora ha deciso di sospendere l'attività per almeno una settimana. I medici, che di sua iniziativa ha consultato, le hanno confermato quanto suggerito dal prospetto ricevuto in volo: prestare particolare attenzione per almeno sette giorni, presunta fase di incubazione del virus. E la situazione a Città del Messico? Sono stati molto solerti, dice "ci hanno da subito fornito le mascherine, non appena si è appreso del rischio influenza suina e ci hanno consigliato di lavare frequentemente le mani".

Carlos Anaya invece è e resta in Italia, ma con il pensiero corre spesso al Messico. Studia all'Università di Sophia, nella cittadella del Movimento dei Focolari di Loppiano, ed è preoccupato per i suoi familiari. La scossa di terremoto di lunedì pomeriggio ha ampliato i suoi timori. Ma il padre, al telefono, lo ha rassicurato "qui siamo tutti tranquilli". Il medico gli ha spiegato che, anche in caso di contagio, affidandosi alle cure sanitarie per tempo, non si corrono grandi rischi e le medicine ci sono a sufficienza.

Carlos tiene sotto controllo la situazione attraverso internet e spesso telefona ad amici e conoscenti in Messico: "quello che più mi ha colpito parlando con loro è la forza di reagire". "Anche se vivo lontano dai miei familiari e in questa situazione mi sento impotente, sono orgoglioso per la maturità e la tranquillità che i messicani stanno mostrando", racconta. E il pensiero corre a un'altra vicenda tragica avvenuta vicino a lui: il terremoto a L'Aquila. "In Abruzzo e in Messico ho sentito gli stessi spunti di speranza e la stessa unità d'intenti in tutte le forze in campo, al di là di colori o appartenenze politiche".

28 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-26

Febbre suina, nessun caso in Europa. Messico, 81 morti

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26 aprile 2009

Come difendersi dalla febbre suina: consigli ai viaggiatori

Peste suina, Coldiretti: Italia non importa carne dal Messico

Influenza suina: domande e risposte

Il virologo: è un nuovo virus assomiglia a spagnola ma abbiamo farmaci

La Casa Bianca rassicura l'opinione pubblica sullo stato di salute di Obama

Otto studenti del liceo "Saint Francis Preparatory" di Queens, a New York, hanno contratto "in forma leggera" il virus dell'influenza suina originaria del Messico. Lo ha confermato il sindaco Michael Bloomberg, sottolineando però che non c'è alcune segnale di diffusione del virus o di epidemia. Tanto che le scuole pubbliche resteranno aperte e solo la "Saint Francis" sarà chiusa nelle giornate di lunedì e martedì. E nel tam-tam di notizie più o meno attendibili, la Casa Bianca ha dovuto rassicurare l'opinione pubblica sullo stato di salute del presidente Barack Obama, che ha effettuato di recente un viaggio in Messico.

Rischio mutazioni. Un nuovo allarme arriva dall'Organizzazione mondiale dell sanità, secondo cui "è piuttosto probabile" che l'attuale epidemia di influenza suina possa mutare in una

forma ancora "più pericolosa". Keiji Fukuda, uno dei virologi dell'Oms ha spiegato che l'organizzazione è pronta a preparare un vaccino se sarà necessario. Va precisato, però, che il virus non si trasmette mangiando carne di maiale: si chiama influenza suina per le sui origini, ma il contagio avviene come le comuni forme di influenza.

La situazione in Italia. Le autorità italiane tranquillizzano i cittadini. Al momento nel nostro Paesela febbre suina rappresenta un "rischio trascurabile" e non c'è alcun bisogno di chiudere le frontiere o di disporre controlli speciali: è il messaggio rassicurante che arriva dal ministero del Welfare, mentre in tutto il mondo aumenta il livello di allerta per l'epidemia che ha colpito alcune zone del Messico. Anche le autorità europee seguono la vicenda avvertono: "Finora non è stato segnalato nessun caso di febbre suina nell'Unione europea".

L'epidemia in Messico. Nel Paese da cui è partito il contagio il bilancio della malattia è salito a 81 decessi dal 13 aprile. Per ridurre il rischio di diffusione del contagio le autorità hanno deciso misure drastiche: chiuse le scuole almeno fino al 6 maggio, sospese le messe e altre iniziative pubbliche. Il ministro messicano della Sanità, Jose Cordova, ha riferito che sono state 1.324 le persone ricoverate negli ospedali del Paese con sintomi sospetti e sottoposte al test del virus.

Casi sospetti. In Israele è stato ricoverato un ragazzo di 26 anni al rientro dal Messico e in Nuova Zelanda una decina di studenti - appena rientrati da un viaggio nel Paese centroamericano - presentano sintomi che corrispondono a quelli della malattia. Tre persone che "presentano i sintomi dell'influenza suina e hanno da poco soggiornato in Messico" sono state poste sotto osservazione e in isolamento in Spagna. Le autorità francesi annunciano di avere "dubbi non confermati" su due casi sospetti legati all'infezione suina, mentre a Marsiglia, una donna incinta di ritorno dal Messico è stata sottoposta a test che hanno dato esisti negativi, escludendo ogni rischio di contagio. Si è rivelata normale influenza anche quella che aveva colpito uno steward della British Airways di rientro dal Messico.

Avvisi per i viaggiatori. Il ministero degli Esteri raccomanda di non mettersi in viaggio per Città del Messico e per gli Stati messicani di Sonora, Baja California e Oaxaca. Ai viaggiatori provenienti dalle aree interessate dai focolai di influenza suina, in caso ritengano di essere stati esposti durante il viaggio a contatti con suini, o con persone affette da influenza suina, si consiglia di tenere sotto controllo il proprio stato di salute per almeno 7-10 giorni. Se durante questo periodo dovesse comparire febbre e sintomatologia simil-influenzale (come mal di gola, tosse secca, mal di testa, dolori muscolari), si raccomanda di consultare, telefonicamente, un medico o contattare i numeri telefonici che saranno forniti dal ministero lunedì mattina.

26 aprile 2009

 

 

 

 

Come difendersi dalla febbre suina: consigli ai viaggiatori

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25 aprile 2009

Influenza suina: domande e risposte

Influenza suina, Coldiretti: Italia non importa carne dal Messico

Influenza suina: allarme in Messico, Usa e Canada

Il virologo: è un nuovo virus, ma abbiamo farmaci

Febbre suina: consigli ai viaggiatori. Evitare di visitare mercati o fattorie, no alla consumazione di carne suina non cotta: sono alcuni dei consigli del ministero della Salute per chi intende recarsi in Messico o negli Stati Uniti, in particolare Texas e California. L'Organizzazione mondiale della sanità ritiene che il virus della febbre suina, che ha già provocato almeno venti morti in Messico e otto casi non mortali negli Stati Uniti, ha "chiaramente un potenziale pandemico". E il direttore generale dell'Oms, Margaret Chan, ha invitato i Paesi non colpiti ad aumentare la loro vigilanza. Tra le misure approntate dal ministero del Lavoro e della Salute è stato diffuso un foglio di istruzioni per chi arriva o parte negli aeroporti e nei porti italiani o ai valichi non Schenghen. Misura predisposte dagli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di frontiera (Usmaf). In tutti gli scali è stato altresì esposto un manifesto che informa dell'esistenza dell'epidemia.

Le raccomandazioni del ministero della Salute

Per chi parte. "Evitare la visita di mercati o di fattorie in cui si può venire a contatto con suini che potrebbero essere infetti; consumare cibi a base di carne suina solo dopo accurata cottura; evitare di portare le mani a contatto con occhi naso e bocca". Il ministero raccomanda anche di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con detergenti a base di alcool, sapendo che la vaccinazione con i tradizionali vaccini antinfluenzali (vaccini stagionali), "pur sollecitando le difese immunitarie, probabilmente non é efficace nei confronti di questa specifica infezione".

Per chi arriva. A chi arriva dai paesi a rischio, il ministero raccomanda "nel caso si ritenga di essere stati esposti a contatti con suini o con persone affette da influenza suina" di "tenere sotto controllo lo stato di salute per almeno 7-10 giorni". Se durante questo periodo si dovesse accusare febbre e sintomatologia simil-influenzale (faringite, tosse secca, mal di testa, dolori muscolari ecc), il ministero raccomanda di "consultare telefonicamente un medico o contattare i numeri telefonici che verranno indicati segnalando il viaggio e l'eventuale contatto con suini o persone affette da influenza".

Viaggiare sicuri della Farnesina invita a rinviare i viaggi

Sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, gestito in collaborazione con l'Aci, si chiede ai viaggiatori di "evitare la frequentazione di luoghi pubblici, di riporre particolare attenzione nella cura dell'igiene personale" e di recarsi in strutture sanitarie in presenza di sintomi influenzali. A meno di motivi improrogabili il sito consiglia "di rinviare i propri programmi di viaggio in attesa che la situazione sanitaria locale torni alla normalità".

Disponibili in Italia 40 milioni di farmaci antivirali

In merito, poi, alla presunta insufficienza nel nostro Paese di scorte di farmaci antivirali per far fronte a una eventuale pandemia da influenza suina, il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha precisato in una nota che si tratta di notizie inesatte, "in quanto sono attualmente stoccate presso il Ministero quaranta milioni di dosi di tali farmaci. Più precisamente sono disponibili circa dieci milioni di dosi di farmaco Zanamivir (Relenza) e 60mila dosi di farmaco Oseltamivir (Tamiflu) pronte per l'assunzione. Sono inoltre disponibili circa 30 milioni di dosi di Tamiflu sotto forma di polvere, per l'incapsulamento della quale è già stato dato mandato all'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze". Polvere che, in estrema emergenza, può essere assunta in soluzione liquida.

25 aprile 2009

 

 

 

 

Influenza suina, Coldiretti: Italia non importa carne dal Messico

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25 aprile 2009

L'interno di una macelleria suina (Marka)

L'Italia non ha importato suini o carne di suino dal Messico. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al 2008 in riferimento ai casi di influenza suina che hanno provocato morti umane nel Paese sudamericano.

"Occorre evitare inutili allarmismi e adottare subito - sottolinea la Coldiretti in una nota - le misure già sperimentate con successo nel caso dell'influenza aviaria a partire dall'obbligo di indicare della provenienza sulle etichette della carne di maiale al pari di quanto é stato già fatto per quella di pollo e per quella bovina rispettivamente dopo le emergenze aviaria e mucca pazza".

Per la Coldiretti infatti "le misure di controllo sanitario, a partire dall'intensificazione dei controlli alle frontiere, devono essere accompagnate da una capillare azione di informazione per evitare che la preoccupazione si traduca in una psicosi senza alcuna ragione sui consumi con danni irreparabili per gli allevamenti italiani".

Secondo l'indagine Coldiretti-Swg la quasi totalità dei cittadini (98%) considera necessario che debba essere sempre indicato in etichetta il luogo di origine della componente agricola contenuta negli alimenti, per colmare una lacuna ancora presente nella legislazione comunitaria e nazionale.

"Si tratta - prosegue la Coldiretti - di una misura importante per la sicurezza alimentare con il moltiplicarsi di emergenze sanitarie che si diffondono rapidamente in tutto il mondo per effetto degli scambi, come nel caso del latte alla melamina proveniente dalla Cina, la carne di maiale alla diossina dall'Irlanda e l'olio di girasole dall'Ucraina".

In merito, poi, alle voci su una presunta insufficienza, in Italia, di scorte di farmaci antivirali sono inoltre arrivate le precisazioni del sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio che ha fornito garanzie sull'esistenza di 40 milioni di dosi di antivirali stoccate presso il Ministero della Salute.

25 aprile 2009

 

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QUATTRO RUOTE

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INTERNAZIONALE

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AUDIO REVIEW

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